ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

La violenza sulle donne si combatte a scuola

In classe occorre parlare di più di stereotipi e parità di genere. L’obiettivo è quello di insegnare l’amore e il rispetto

Una donna su tre dichiara di aver subito violenze fisiche o psicologiche. È un numero enorme, che solo a immaginarlo ci fa paura. Il 96% delle vittime non segnala neanche gli abusi subiti. Come biasimare queste donne? Pensano che denunciare sia inutile, che ciò non farà la differenza, che cercheranno di sottovalutare le loro parole o di smentirle. La violenza di genere oggi è indubbiamente uno dei principali problemi sociali, eppure sembra che a tutti vada bene così, basta che non se ne parli troppo. Invece, è il caso di dirle a gran voce certe cose e bisogna cominciare proprio a parlarne a scuola, perché le differenze di genere si combattono a partire dalle famiglie, ma anche tra i banchi.

La Giornata internazionale per l’eliminazionedellaviolenzacontro le donne, celebrata lo scorso 25 novembre 2021, è stata l’occasione in classe per parlare di alcuni “stereotipi”, cioèpregiudizi ancora duri da combattere. Ci siamo posti alcune domande e abbiamo provato a fare delle riflessioni: “In famiglia, chi si occupa maggiormente della cura della casa e dei figli? Ci sono lavori che sono considerati ancora tipicamente maschili? Pensiamo ad alcune pubblicità, quale idea della donna trasmettono?”. Ne abbiamo dedotto che alcuni stereotipi sono stati fortunatamente superati.

Per esempio, come ha dichiarato una nostra compagna, “il rosa agli uomini sta da Dio”. Per altri aspetti, siamo ancora immersi in una cultura poco rispettosa delle donne.

Abbiamoancheparlatodell’aspetto più delicato: il corpo. A noi ragazze viene insegnato dall’infanzia che dobbiamo coprirci bene, pantaloni e maglioni accollati, perché altrimenti “distraiamo i ragazzi”. Noi, piccole donne, veniamo colpevolizzate sin da bambine di avere un corpo. Poi, quando cresciamo,

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso