ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

«Sul ring, solo te e la paura: così ti conosci»

Il pesarese Jordan Valdinocci, campione mondiale di Kick Boxing K1, ha incontrato gli studenti delle medie: «Superare i limiti ti fa crescere»

Il pesarese Jordan Valdinocci, campione mondiale di Kick Boxing K1, ha incontrato, gli studenti delle medie de “La Nuova Scuola”. Ci ha raccontato la sua storia: dalla passione per le arti marziali, alla conquista del titolo nel 2021 a Monaco di Baviera.

E ci ha mostrato come un impegno serio con la realtà permetta di trovare la propria strada.

Com’è essere campione del mondo? «Una bella soddisfazione, anche perché qua i mezzi sono limitati, non è come allenarsi a Milano o New York. Mi sono preparato al Mondiale durante il lockdown, mi allenavo nella mia palestra dove stavano facendo i lavori i muratori, al freddo. Il mio avversario tedesco, invece, aveva sei persone dietro. Per questo ho aperto una palestra, per dare ai ragazzi mezzi che io non ho avuto».

Mai pensato di arrivare fin qui? «No! Ho iniziato a praticare questo sport tardi, a 19 anni, da allora mi sono allenato tutti i giorni: quando faccio una cosa, mi piace farla bene. Gara dopo gara mi rendevo conto che vincevo: promoter, allenatori si avvicinavano, dicendo che avevo delle potenzialità. Pian piano mi ci sono trovato dentro: è facendo che capisci che è la strada giusta».

Cosa provi sul ring? «Adrenalina, ma la parte più interessante è il confronto con se stessi e i propri limiti: il ring è un’occasione unica per conoscersi. In quel momento hai la consapevolezza che sei solo.

Convivere con la paura, senza che nessuno ti possa aiutare, è fondamentale. Bisogna avere un certo approccio mentale, oltre alla preparazione fisica adeguata: superare limiti ed emozioni ti fa crescere tanto».

Paura di cosa? «Tante cose! La più scontata è quella di farsi male, poi la paura di deludere le aspettative di chi crede in te e ti ha sempre sostenuto. Poi la paura di non arrivare con la giusta motivazione: se hai l’incontro alle 10 di sabato non è detto che tu sia carico alle 9.30. Devi saper tirare fuori non la rabbia ma quello che sai fare in quel momento».

I valori del kick-boxing? «Lealtà, rispetto per l’avversario e il suo istruttore. È un confronto pulito, ad armi pari. C’è violenza, ma è canalizzata all’interno di alcune precise regole. Rari i comportamenti scorretti perché è già permesso tanto all’interno del ring».

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