ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Galileo Galilei di Massenzatico (RE) - 1E - 2E

«Abbiamo dato voce ad Achille e Agamennone»

I ragazzi della I E hanno curato dizione, intonazione e cercato la colonna sonora: così è nato un moderno podcast dedicato agli eroi dell’Iliade

Noi ragazzi della scuola secondaria Galileo Galilei di Massenzatico, della classe I E abbiamo svolto il progetto podcast dedicato all’Iliade.

Nel podcast, realizzato da noi studenti, abbiamo affrontato due episodi importanti dell’Iliade: il Proemio e la lite tra Achille e Agamennone. Il progetto si è svolto in tre giornate diverse.

Durante il primo incontro abbiamo conosciuto l’insegnante che ci ha spiegato in cosa consistono e come si realizzano i podcasts; nel secondo incontro abbiamo iniziato a registrare i contenuti del podcast, mentre nel terzo incontro abbiamo ascoltato il podcast per la prima volta insieme alla professoressa di italiano. Prima di iniziare a realizzare il podcast, ne abbiamo visto uno sul rapimento di Elena, quindi la professoressa ha spiegato alcune regole alla classe e alcune cose da fare per avere un buon podcast. Ad esempio: bisogna scegliere un argomento, scegliere la musica di sottofondo, le persone giuste per avere la giusta intonazione e la lettura scorrevole.

Ogni alunno ha svolto un ruolo: chi leggeva il testo in versi dell’Iliade, chi leggeva dei commenti seri e chi dei commenti ironici. Tutti realizzati da noi. Poi ci siamo esercitati a leggere e a migliorare l’intonazione e qualcuno di noi ha realizzato le musiche, attraverso una app, da inserire nel podcast. Poi abbiamo iniziato a registrare i primi passi e ognuno ha cominciato a leggere il Proemio e la professoressa ha registrato. Dopo, un altro alunno ha fatto il commento serio, poi un altro ha fatto il commento scherzoso. Abbiamo continuato a registrare e sul momento la professoressa ha tagliato dei pezzi detti male o con un’intonazione sbagliata e ha inserito le musiche di sottofondo.

Dopo aver registrato ogni pezzo, ascoltavamo ciò che avevamo fatto per capire come stesse venendo. Infine la professoressa ha sistemato tutte le voci, insieme alle musiche create da noi, decidendo insieme alle professoresse le musiche che dovevano essere inserite.

Tra le varie recitazioni doveva esserci uno spazio e non bisognava parlare velocemente per far capire meglio l’argomento a chi lo ascolta. La professoressa che ci ha aiutato a realizzare il podcast è venuta in classe dopo aver sistemato il podcast per annunciarci che aveva concluso la creazione del podcast. Quando è entrata ha acceso la lavagna Lim e ha inserito la chiavetta di memoria mentre si complimentava con la classe per la buona riuscita del lavoro.

Successivamente è stato messo il podcast creato ed è stato fatto vedere alla classe, che molto attentamente l’ha guardato e ha riso per le parti ironiche. Quando abbiamo finito la classe era molto contenta ed entusiasta.

Tra applausi e ringraziamenti abbiamo pensato che sarebbe fantastico ripetere questa esperienza.

Sofia, Nicholas, Giovanni, Giulia

 

La scuola media avvicina gli studenti allo studio della letteratura italiana.

Tra i vari poeti trattati ricordiamo Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore della Divina Commedia: opera immortale, celebrato tutti gli anni il 25 marzo in occasione del Dantedì con eventi culturali.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo di allora, Dario Franceschini, approvò la direttiva per istituire il Dantedì il 17 gennaio 2020; è stata scelta la data del 25 marzo, poiché molti ritengono che il viaggio narrato nella sua celebre opera sia iniziato quel giorno del 1300.

Attraverso attività svolte, è venuto alla luce che l’Emilia-Romagna vanta un notevole patrimonio dantesco: Guido da Castalde, della nobile famiglia reggiana dei Roberti, nel 1306 diede ospitalità a Dante durante il suo viaggio da Padova in Lunigiana. In escursione alla Pietra di Bismantova, citata nel IV canto del poema, il poeta sembra aver trovato ispirazione per il secondo regno ultraterreno: la montagna del Purgatorio.

Negli ultimi canti del Purgatorio è presente la figura di Matelda ritenuta la figura allegorica della felicità dell’uomo prima del peccato originale e riconquistata con il percorso dell’espiazione. Da alcuni è stata invece identificata come Matilde di Canossa: la Signora delle terre che andavano dall’Emilia alla Toscana e stretta alleata di papa Gregorio VII, noto per aver umiliato l’imperatore Enrico IV nei pressi del castello di Canossa.

Dante ha esaltato Matilde per aver rafforzato il potere temporale del papato con l’eredità dei suoi domini.

Infine a Reggio Emilia, nel Museo Diocesano, è conservata una delle tre copie del famoso Liber figurarum di Gioacchino da Fiore, codice miniato risalente alla metà del XIII secolo e testo ispiratore del regno del Paradiso.

Classe II E

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