ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Gaudiano di Pesaro (PU) - 2A

Cenerentola ci insegna a trovare la felicità

I ragazzi della Gaudiano rileggono la celeberrima fiaba di Perrault e ne assorbono gli insegnamenti: «Seguire i nostri sogni è un diritto»

La magica trasposizione animata Il celeberrimo adattamento della fiaba di Perrault, della Disney riscuote grande successo al tempo dell’ uscita, dopo un periodo di semi- bancarotta da parte della compagnia americana. Considerato, ai tempi dell’uscita, il più grande successo disneyano dopo Biancaneve e i sette nani ( Snow White and the Seven Dwarves,1937), Cenerentola è una fiaba d’amore, magia e di speranza.

La regia è affidata a Clyde Geronimi (animatore di alcuni dei primissimi corti della Disney), Hamilton Lusk (direttore di animazione per Mary Poppins, Peter Pan e altri) Wilfred Jackson( musica di Steamboat Willie, alcune parti di Fantasia e molte Silly Symphonies). Tutti gli artisti hanno saputo sfruttare una fiaba all’apparenza semplice ad una trama bilanciata tra momenti comici e romantici, incalzanti e rilassati, trasformandola in una storia sognante e magica capace di catturare l’attenzione del pubblico.

Arruolamento chiave nella produzione artistica, trovata decisamente intraprendente da parte di Disney, fu Mary Blair, un’illustratrice per i libri per bambini che con la sua concept art diede un contributo decisivo all’aspetto e alle linee dei personaggi, che infatti sembrano più slanciati rispetto alle precedenti creazioni dello studio, che finora aveva ritratto personaggi più tarchiati e animali umanoidi, con linee abbastanza semplici ed essenziali. La concept art si focalizza soprattutto sulla scena della trasformazione del vestito, una delle più difficili da animare perché ritraeva un movimento di rivelazione e di incanto, molto lenta ma espressiva. Disney rivela, durante un’ intervista, che la scena del vestito era la sua preferita in tutti i film che ha diretto.

Affidata a Paul Smith e Oliver Wallace, la colonna sonora propone un’atmosfera a dir poco onirica e sognante con le canzoni, che danno un contributo allo sviluppo della storia. Si può dire che c’è un canto per ogni parte della storia: -Cinderella (Cenerentola) -A dream is a wish your heart makes (I sogni son desideri) -Sing Sweet Nightingale (Canta Usignol) – Bibbidy- Bobbity -Boo (Bibbidi Bobbidi Bu) -So this is love (Questo è l’amore) -The Work Song ( Lavorare, che fatica).

La storia c’insegna che la felicità e la speranza possono essere trovate anche in momenti difficili e situazioni complicate nella vita e che seguire i nostri sogni è il nostro diritto e scopo nel mondo. Il coraggio umano della protagonista si impone come modello d’ispirazione per chi vuole emergere da situazioni di sconforto e di paura, perseverando e combattendo per la propria felicità.

Matteo Koffi Teya, Sami Baig, Amash Warnakulasooriya e Clotilde Paino

 

La Cenerentola, nel corso dei secoli, è stata sottoposta a diverse varianti, che l’hanno resa sempre più conosciuta.

Ad esempio, possiamo trovare la Cenerentola i Perrault, Rossini, Giambattista Basile e Walt Disney. La prima Cenerentola mondiale, però, proviene dall’Antica Cina, scritta nel IX secolo da Youyang Zazu. La Cenerentola di Perrault è tra le opere più famose dello scrittore e la trama è molto simile a quella della Walt Disney, anche se contiene piccole differenze. La versione rossiniana, invece, è un dramma giocoso e lirico, ed il titolo completo è “La Cenerentola”, ossia “La bontà in trionfo”.

L’opera venne rappresentata prima volta nel 1817 al Teatro Valle di Roma, senza riscuotere molto successo. Solo successivamente il dramma godrà del consenso del pubblico non solo in Italia, ma anche all’estero (soprattutto in Francia).

La fiaba più conosciuta è però quella ideata dalla Walt Disney, amata e apprezzata da adulti e bambini. Diventando un classico, è stato il maggiore incasso nei cinema Usa nel 1950 permettendo allo ’studio’ di ristabilirsi economicamente. Il 16 e 17 maggio le classi musicali dell’istituto Gaudiano di Pesaro rappresenteranno al Teatro Sperimentale la versione della Cenerentola, recitata e suonata. “Anche le opere più antiche resteranno per sempre in vita!”

Lucrezia Andreatini, Isabel Battaglia, Niko Della Santina Oliver Marchionni, Edoardo Oltolini, 2ª A, Gaudiano

 

La Cenerentola che viene attribuita a Perrault ha in realtà origini antichissime, si tratta di una storia dell’Antico Egitto. La fiaba francese di Perrault è quella che tutti noi conosciamo riprodotta da Disney nel 1950. Le differenze fra la Cenerentola di Perrault e quella di Gioachino Rossini sono molto evidenti. Nella Cenerentola di Perrault la giovane protagonista perde entrambi i genitori e rimane a vivere con la matrigna e le due sorellastre: Genoveffa e Anastasia. Il re invitò tutte le fanciulle del reame per trovare una sposa al figlio: il principe infatti doveva ballare con loro e scegliere la sua bella. Cenerentola messa in disparte dalle sorelle, ben vestite per il ballo, viene obbligata a rimanere a casa, nello sconforto Cenerentola incontra la Fata Madrina che le dà un vestito e una carrozza, ma a mezzanotte…. Tutti sanno come va a finire.

La Cenerentola di Rossini mette in risalto nel racconto lo scambio di ruoli tra il principe e il servitore e nel tema la parola accompagnata dalla musica diventerà un gioco delle parti dove alla fine trionferanno bontà e amore.

Lorenzo Terenzi, Pietro Molari, Enrico Pezzoni, Carlo Bartolucci classe2ª A 

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