ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Primaria Fondoreno di Fondoreno (FE) - 5°

«La tua donazione fa un cane felice. Grazie»

I giovani cronisti della classe quinta del plesso di Fondoreno lanciano una colletta alimentare. L’iniziativa fa centro, è un successo

Ed eccoci arrivati alla terza ed ultima puntata dell’inchiesta sul grave fenomeno dell’abbandono degli animali scritta dai giovani cronisti della classe quinta del plesso di Fondoreno dell’ Istituto Comprensivo “F. De Pisis”. Inchiesta che si conclude con un atto concreto, un gesto di grande umanità dei reporter.

Dopo la cronaca di un episodio realmente successo quest’ estate, un’ inchiesta e un’ intervista a chi si occupa di animali abbandonati, ecco una colletta alimentare a favore della Lega per la difesa del cane, sezione di Ferrara. I cronisti sono coordinati dall’insegnante Daniela Garau.

Andiamo a leggere.

La colletta alimentare Durante il nostro lavoro ci siamo chiesti che cosa potessimo fare per aiutare i tanti cani ospitati nei rifugi. Ci siamo ricordati delle parole di Greta Thunberg “Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”. Queste parole ci hanno ispirato a organizzare una colletta alimentare perché il cambiamento parte da ciascuno di noi. Chiunque, nel suo piccolo, può contribuire a migliorare le situazioni e poiché l’unione fa la forza, eccoci qui, a creare locandine con il desiderio di coinvolgere i compagni delle altre classi della scuola. La nostra iniziativa ha avuto un effetto farfalla che si è propagato anche al di fuori della scuola. In pochi giorni, i tavoli della nostra aula si sono riempiti di cibo e giochi per cani. Lo slogan della nostra locandina “La tua donazione fa un cane felice” è ora diventato una bellissima realtà per i tanti cani accolti nel rifugio della Lega nazionale per la difesa del cane, sezione di Ferrara.

La considerazione In seguito alla crisi economica, dopo la pandemia, e alla cessazione delle condizioni offerte dallo smart-working, si è registrato un calo di adozioni dai rifugi. Molte persone, che dopo la pandemia hanno perso il lavoro, hanno ricevuto aiuti alimentari per i propri animali da parte di associazioni onlus come Balzoo, il primo Banco Italiano Zoologico.

I giovani reporter classe quinta La classe quinta della Scuola Primaria di Fondoreno dell’Istituto Comprensivo “F. De Pisis”. Ecco la redazione.

Matteo Ballada, Marcello Bernardi, Miruna Teodora Capraru, Simone De Angelis, Federico Fogli, Isobel Gaulier Brinig, Giacomo Giannone, Anita Lena Marangoni, Nathan Marchetti, Beatrice Messori, Marcello Mirandola, Davide Pio, Lucrezia Raminelli, Leonardo Sivieri, Martina Tartarini, Leonardo Tognon, Samuele Vecchio.

Insegnante che ha coordinato i cronisti Daniela Garau

 

A fotografare la situazione degli animali da compagnia abbandonati è Legambiente che ha diffuso il rapporto Animali in città 2023. In Italia, a oggi, due milioni di cani non sono iscritti all’ anagrafe e non hanno il microchip. Il Sud è l’area del Paese più colpita dall’abbandono, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio, che registrano i numeri più significativi di cani vaganti tra 480 a 290mila e un numero di cani randagi tra 240 a 145 mila. In Italia l’abbandono dei cani è un reato, come recita l’articolo 727 del codice penale, ed è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1000 a 10.000 euro. Legambiente, con il premio Animali in città 2023, ha premiato le città che si sono distinte nelle azioni dedicate alla prevenzione dell’abbandono. In primis Milano, Modena, Verona e Ferrara.

Ma perché i proprietari abbandonano i propri cani? Alcuni li abbandonano per problemi economici, altri non portano avanti l’impegno di curarli perché adottare o acquistare un animale domestico comporta delle responsabilità. Il problema aumenta d’estate quando le famiglie partono per le vacanze ed il loro “pelosetto” diventa un problema. Così alcuni cani vengono abbandonati nelle autostrade rischiando di morire travolti, altri vengono abbandonati all’esterno delle pensioni che hanno il compito di ospitare gli animali per un breve periodo. Le persone che lasciano incustodito l’animale all’esterno delle pensioni non sono perseguibili dalla legge ma le strutture che li accolgono non possono legalmente affidarli ad una nuova famiglia a meno che il proprietario non dia il consenso alla cessione di proprietà alla struttura.

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