ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Annibal Caro di Montegranaro (FM) - 2C, 2D

Angelina Mango: la noia alla ribalta

Annoiarsi per crescere e maturare. Al giorno d’oggi ’non sapere cosa fare’ è avvertito come un grido d’allarme

«Spesso i momenti tristi sono il seme, il preludio a una nuova felicità, il buio prima della luce».

E’ quanto ha dichiarato la vincitrice di Sanremo, Angelina Mango, in una recente intervista che abbiamo ascoltato. Anche la noia, quindi, celebrata dalla sua canzone, va accolta così come tutti gli altri sentimenti che ci portano giù, in fondo. Nel periodo dell’adolescenza e dell’infanzia i bambini e i ragazzi dovrebbero avere la necessità e la possibilità di annoiarsi, per crescere e maturare. Al giorno d’oggi, invece, ‘il non sapere cosa fare’ viene spesso avvertito come un grido d’allarme che ci trasforma in tuttofare e si finisce per riempire la quotidianità dei più disparati impegni come attività sportive, corsi pomeridiani, uscite con gli amici e altro. Ciò che ci spinge ad allontanare la noia è la paura di non saper gestire i momenti di pausa, il timore di sprecare il nostro tempo, di non riuscire a stare soli con noi stessi. Pertanto moltissimi adolescenti sono spinti a cercare vie di fuga alternative per distrarsi, per rompere gli schemi, per evadere dalla noiosa quotidianità.

Così iniziano a frequentare qualsiasi tipo di compagnia, iniziano a fumare o a bere oppure passano ore ed ore davanti ai videogiochi scollegandosi dalla realtà. In un saggio del 1930 intitolato ‘La conquista della felicità’ Bertrand Russell scriveva: «Una generazione che non riesce a tollerare la noia è una generazione di uomini piccoli, nei quali ogni impulso vitale appassisce». Oggi più che mai siamo d’accordo con il grande filosofo inglese: annoiarsi agevola la fantasia, genera creatività, ci permette di stimolare le nostre risorse, le nostre potenzialità al fine di raggiungere nuovi obiettivi o semplicemente ci concede del tempo per riscoprirsi. ‘Il dolce far niente’ infatti ci costringe anche a guardarci dentro, a connetterci con noi stessi, a riflettere e, nella giusta dose, ci consente di essere persone migliori. In questi attimi di sospiro, bambini, ragazzi ma anche adulti possono fermarsi un secondo, assaporare la lentezza e coltivare un nuovo seme. La noia, in definitiva, non è un virus da debellare, ma è un trampolino di lancio verso qualcosa di nuovo, è un’occasione di rinascita e la capacità di andare oltre i problemi, di vivere con leggerezza ma non con superficialità. Perché la noia, per quanto venga scacciata, ritorna sempre come la ‘Cumbia’ e nei momenti difficili bisogna imparare a ballarci sopra.

Classe II D

 

Spesso ci viene chiesto se il modello scolastico attuale italiano soddisfi i nostri desideri. Non sempre. Ci è sufficiente osservare i sistemi scolastici esteri per prendere coscienza di quante e quali cose vorremmo modificare. Nel nostro paese si fornisce una preparazione generale in tutti gli ambiti, mentre a noi piacerebbe essere liberi di organizzare il nostro percorso formativo. Ammiriamo le scuole statunitensi e finlandesi, dove, tra una variegata molteplicità di corsi, è possibile sceglierne uno matematico o artistico. Ci piacerebbe che il materiale didattico sia gratuito e  accessibile a tutti; vorremmo aule spaziose, stanze ricreative dai muri colorati, laboratori di scienze, banchi nuovi, sedie comode e cuscini variopinti, librerie e lampadari al posto di sterili neon. Walker, maestro americano trasferitosi in Finlandia, racconta una scuola dai tempi distesi: blocchi orari di 45 minuti di lezione, ciascuna seguita da 15 minuti di intervallo. L’Associazione Docenti Italiani approva tale metodo, chiamato apprendimento intervallato, basato sulle teorie del neuroscienziato Fields: dopo 20 minuti di lezione occorre un intervallo per attivare la memoria a lungo termine. In Finlandia il concetto di classe è superato da tempo e si lavora per gruppi di apprendimento, dove il focus è sullo studente e sulle relazioni: si dà più importanza alla responsabilità e alla fiducia che alle verifiche, gli insegnanti tendono ad evitare valutazioni negative.

Insomma, un modello a cui forse ci stiamo avvicinando ma ancora distante dall’impostazione pedagogica attuale. Forse è il momento che anche il sistema d’istruzione italiano realizzi qualche modifica. Tutti dobbiamo contribuire a creare un modello scolastico che plasmi cittadini felici, realizzati e consapevoli, in grado di orientarsi nel mondo per migliorarlo.

Classe II C

 

Un buon rapporto con il proprio insegnante è molto importante per lo sviluppo emotivo e cognitivo dello studente. Un docente che ti contagia con l’amore per la sua materia può lasciare il segno. La psicologia e le recenti ricerche neuroscientifiche affermano che una figura rassicurante nei confronti di un adolescente contribuisce alla costruzione di un futuro adulto sicuro e sereno. In un sondaggio pubblicato nel 2022 su Dea Scuola è emerso che gli studenti desiderano docenti che sappiano orientarli alla felicità, farli sentire accolti e liberi di esternare la propria emotività, riconoscere e valorizzare le proprie passioni, doti e inclinazioni. Un vero docente «dovrebbe valutare gli studenti anche sulla base dell’impegno e del miglioramento», come afferma la nostra prof Ercoli; dovrebbe aprire  spazi di discussione, dove esplorare tematiche adolescenziali, favorire il confronto, la conoscenza reciproca, l’accettazione di idee diverse, plasmando un gruppo classe coeso e produttivo. Per Alessandro D’Avenia, scrittore italiano, una nuova classe è una ‘biblioteca di inediti’, libri da scoprire e da leggere, poichè uno studente non si comprende in un istante, ci vuole il tempo dell’approccio e una scoperta lenta di quanto in lui è custodito. Il docente che vorremmo è interessato a noi, ha la chiave per entrare nel nostro mondo e rimanerci.

Classe II C

 

Gli studenti delle classi II C e II D della scuola media ‘A. Caro’ di Montegranaro, nella stesura degli articoli sono stati coordinati rispettivamente dalle docenti Elisabetta Messi e Daniela Isidori. Classe II C: Clara Bettucci, Lorenzo Capodoglio, Ayman Chafer, Aurora Chiarini, Viola Corvari, Valentina Maria Costanzi, Amjad El Harras, Er Rafay Youssef, Adam Ezzahary, Leonardo Girotti, Ilia Luconi, Maria Moise, S. Anthony Phillips, Matteo Plini, Marco Quintili, Sohayb Rajraji, Federica Ripa, Norah Romagnoli, Anna Scocco e Federico Stizza. Classe II D: Matteo Amaolo, Angelica Amato, Alessio Antinori, Arianne Atienza, Viktoria Butteri, Riccardo Chiacchiarelli, Federico Cernetti, Allae Chaouki, Agnese Evangelista, Ting Lai Xiao, Nora Lattanzi, Luciano Liao, Francesco Luberti, Lorenzo Mariotti, Alice Matteucci, Sare Mhayate, Leonardo Nicolelli, Diego Renzi, Enea Rossi, Flavia Strappa, Esma Sulejmani, Gloria Temperini, Tommaso Tintinelli e Marta Ubaldi.  

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