ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Gessi di San Pietro in Vincoli (RA) - 3B

Non dimenticheremo la mattina dell’alluvione

Noi studenti della ’Gessi’ di San Pietro in Vincoli abbiamo vissuto giorni difficili. E ancora oggi ci diamo da fare per riparare i danni

Il 18 maggio 2023, una forte alluvione ha colpito anche le nostre frazioni di Roncalceci, San Pietro in Trento, Coccolia, Ducenta, San Pietro in Vincoli e Gambellara, insomma i paesi nei quali molti di noi della 3^B abitano. Dopo giorni di intense piogge e notizie sconvolgenti, qualche presentimento di pericolo si sentiva nell’aria. Una mattina ci siamo svegliati e non abbiamo sentito i soliti rumori, bensì l’acqua che scorreva. Nel minor tempo possibile, abbiamo portato in salvo le cose più importanti, come il divano, la tv, gli elettrodomestici, gli animali… L’acqua continuava ad entrare, sembrava di avere un fiume in casa. A tutte le ore si scendeva al piano terra per vedere se l’acqua fosse cresciuta.

Questi avvenimenti eccezionali hanno spezzato la nostra routine di tutti i giorni, ci ha tolto le nostre sicurezze come quella di avere una casa confortevole e sicura. però ci ha permesso di sperimentare valori come la solidarietà e la condivisione nel momento del bisogno. La paura più grande è stata quando, una volta che ci siamo riparati in una zona sicura, non sapevamo cosa sarebbe rimasto delle nostre cose. Al telegiornale passavano solo notizie sconvolgenti, come gente che usciva dal lucernario e veniva prelevata grazie all’elicottero o gente che si faceva trasportare in gommone verso luoghi asciutti.

Durante questi momenti abbiamo provato paura, tristezza, rancore e insicurezza ma grazie allo spirito romagnolo siamo riusciti ad andare avanti e non mollare al motto di ’Tin bòta’ e ’Romagna mia’.

Questa situazione ha portato a galla la forza e la volontà inaspettata dei ragazzi che nel momento del bisogno sono stati i primi a rimboccarsi le maniche e aiutare, non solo i parenti, ma anche gli sconosciuti, capendo il dolore che si prova nel vedere la distruzione dei luoghi dove abbiamo trascorso la nostra vita fin dall’ infanzia. Una volta andata via l’acqua sembrava un altro mondo, pieno di fango, sporcizia, animali morti, oggetti smarriti e abbandonati. Ogni cosa non era più al suo posto, nell’aria c’era un odore così sgradevole, che ti faceva venire in mente l’acqua scura dell’alluvione. Appena è andata via l’acqua ci siamo messi subito al lavoro senza soluzione di continuità.

Il messaggio che vogliamo lasciare noi ragazzi, sulla base delle nostre esperienze e che le persone forse non sanno, è che sistemiamo ancora oggi i disastri causati dall’alluvione. Il lavoro sembra poco, a parole, ma in realtà sono tante le ore che ancora dedichiamo a rimettere le cose a posto. Ancora oggi subiamo le conseguenze di quegli avvenimenti perché ogni giorno vengono a galla nuovi problemi e situazioni non risolte. Ad esempio la rottura degli infissi, il fango che fuoriesce ancora dalle porte, le crepe nei muri, l’umidità che i muri trasudano.

Questa alluvione ha lasciato non solo ricordi brutti. Certo ha fatto nascere nuove paure: il timore per l’acqua, per l’arrivo di un’altra alluvione, ma ha anche rafforzato, almeno per un certo periodo, i rapporti umani. Ci siamo sentiti tutti uniti e solidali.

Un dolore che ha colpito particolarmente il nostro cuore è stato vedere le fatiche e i beni di una vita persi nel giro di una notte. A scuola, Matteo, il bidello, ci ha detto: «La natura ha ripreso il suo posto e noi lo abbiamo perso». Parole che ci hanno fatto riflettere. È giusto difendere la natura, rispettarla, aiutarla per il suo e per il nostro bene.

Gli alluvionati della classe 3^B Viola Bolognesi, Aurelia Donzelli, Edoardo Guancini, Irene Pappi, Mattia Rossi, Godwill Steven John Scuola media ‘Gessi’ di San Pietro in Vincoli Prof.ssa Sabrina Briganti

 

La sera del 18 dicembre 2023 alle 19.30, noi della classe 3B dell’Istituto Comprensivo ’Romolo Gessi’ di San Pietro in Vincoli abbiamo messo in scena, nell’aula magna della scuola, ’Un inferno infernale’, testo originale ispirato all’ Inferno dantesco. Dopo una lunga giornata di lezioni noi ragazzi della 3B siamo tornati a scuola alle 16 per  prepararci al debutto. Abbiamo cominciato dalla prova vestiti a seguire quella del trucco e la prova generale chiusa al pubblico. Superate tutte le nostre paure abbiamo scoperto di essere all’altezza della prova e il pubblico ha applaudito calorosamente. La realizzazione dello spettacolo è stato un gioco di squadra. I nostri ’allenatori’ sono stati Massimo Magnani, regista dello spettacolo, Paolo Soprani per le musiche e i balli, la professoressa Briganti per i testi e la produzione. Poi i professori-attori Miriam Piraccini, Valeria Reale e anche l’educatore Diego Ferrucci.

Ma cosa ne pensano gli attori principali del loro spettacolo? Giacomo Carnevale: «Io ho interpretato la parte di Dante Alighieri. Mi è piaciuto molto anche se questa parte era molto lunga quindi super impegnativa. Recitare con la mia classe mi ha portato tante soddisfazioni, poi, insieme, ci siamo divertiti un sacco». Anna Cimatti: «Ho recitato la parte di Virgilio, un poeta fiero e sapiente che non si scompone mai. Ho fatto molta fatica ad interpretarlo perchè sono molto vivace, quasi iperattiva, ma alla fine recitarlo mi è piaciuto molto». Aurora Maltoni: «Io ero Beatrice, ho scelto questa parte perché mi ha colpito sin dall’inizio anche se, essendo molto timida, mi vergognavo a recitarla, alla fine però ce l’ho fatta e questo ruolo mi ha aiutato ad essere più sicura di me stessa». Giacomo Marchini: «Io ho  interpretato il ruolo di Ulisse, è stato bello perchè la mia parte è filosofica e fa riflettere molto». Pio Vicidomini: «Ero Caronte che è un personaggio carismatico come me». Arianna De Santo: «Avevo il ruolo di Francesca, ho scelto questa parte perché mi appassionano le storie romantiche, mi sono stupita di come sia riuscita a migliorare la mia recitazione, alla fine mi sono piaciuta». Alessandro Nardi: «Ho recitato la parte di Paolo. Io e Arianna abbiamo interpretato un amore impossibile, noi siamo giovani, non sappiamo ancora cos’è l’amore, ma credo che interpretare Paolo mi abbia fatto riflettere sul significato della vita, è stato molto bello mettersi nei panni di un uomo innamorato». La recita ci ha fatto capire che siamo in grado di collaborare per la riuscita di un’impresa che all’inizio ci sembrava impossibile.

Anna Cimatti e Arianna De Santo, classe 3^ B Scuola media ‘Gessi’ di San Pietro in Vincoli Prof.ssa Sabrina Briganti 

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