ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Giacomo Leopardi di Grottammare (AP) - 3C - 3D

«La nostra vita lontano dalla guerra»

La ragazza russa intervistata dai compagni di classe: «Mi manca la mia città ma qui mi trovo bene»

La classe 3C quest’anno ha avuto il piacere di ospitare una ragazza che viene dalla Russia, precisamente da San Pietroburgo. Il motivo purtroppo ovvio è quello della guerra tra Russia e Ucraina in atto da più di 11 mesi.

Abbiamo deciso di porre alcune domande alla nostra compagna di classe, Tania, proprio perché siamo interessate alla sua vita precedente e al motivo per cui la famiglia ha deciso di trasferirsi qui a Grottammare.

Con chi sei venuta in Italia dalla Russia? «Sono venuta con mia sorella e i miei genitori che hanno deciso di andare via all’improvviso perché mio padre è un medico militare».

Quando e perché è stata presa la scelta di lasciare il tuo paese? «Quando l’esercito ha reclutato mio padre in quanto medico per combattere contro l’Ucraina».

Come ti sei sentita quando vi hanno detto che dovevate andare via da San Pietroburgo? «All’inizio non me ne rendevo conto, perché è successo tutto in fretta, ma dopo una settimana ho iniziato molto a sentire la mancanza di casa».

Che cosa vi ha portati a scegliere Grottammare? «Abbiamo conoscenti qui e ci potevano ospitare».

Poi abbiamo chiesto una cosa molto personale che ci ha fatto anche riflettere: come stai vivendo la separazione dagli amici e dai tuoi cari? «In realtà mi sento triste, mi mancano le mie amiche e spero che ci rivedremo, non smetto di comunicare con loro sui social».

Come ti trovi in Italia lontana dalla tua città? «Mi trovo abbastanza bene, c’è una grande differenza tra il mio paese e l’Italia.

Mi manca la mia città, ma cerco di trovare anche qui le cose che mi fanno felice».

Ti sei sentita accolta dalla classe? «Sia gli insegnanti che gli studenti mi hanno accolta molto bene. Il primo giorno alcune persone della classe sono venute da me e mi hanno chiesto di tutto. Ora ho stretto amicizia con le ragazze della classe e mi sento a mio agio quando parlo con loro; sto imparando velocemente la lingua italiana ma è comunque difficile l’adattamento, ammetto che ogni tanto mi sento giù, ma provo a trovare sempre qualcosa di positivo anche nella vita che conduco ora qui con voi».

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