ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Bismantova di Castelnovo Nè Monti (RE) - 3A

«Quando la bontà è l’arma più forte»

Gli insegnamenti di Pasquale Marconi alle future generazioni. I pensieri dei ragazzi della media Bismantova di Castelnovo Monti

Cinquant’anni fa ci lasciava una delle figure più significative per Castelnovo ne’ Monti e tutta la montagna, l’onorevole Pasquale Marconi. Per chi non lo sapesse, è per sua iniziativa se abbiamo un ospedale ed è grazie a lui se abbiamo un acquedotto. E ancora una volta è grazie a lui se abbiamo strade e gallerie. Pasquale Marconi – nato a Rosano di Vetto il 18 febbraio del 1898 – è stato un partigiano valoroso che, data la sua formazione medica, aiutava chiunque avesse bisogno senza badare alla fazione politica. Diventato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, viene nominato commissario prefettizio di Castelnovo e sindaco di Vetto d’Enza. Eletto parlamentare della Democrazia Cristiana per le prime tre legislature, è tra i membri dell’Assemblea Costituente.

Per ricordare la sua storia e farla conoscere alle nuove generazioni, la nostra scuola ha aderito al progetto promosso da Istoreco.

Assieme alla compagnia teatrale Nove Teatro e con il regista Gabriele Tesauri è stato allestito uno spettacolo sulla sua vita, dal titolo esemplificativo «Siate esageratamente buoni». Un titolo esplicativo, che mette in luce la fede e la bontà di un uomo incorruttibile. Alcuni ragazzi della nostra classe sono stati scelti per recitare insieme ai veri attori.

«Io non conoscevo l’onorevole Marconi – sottolinea Armando – e sono rimasto colpito dalla sua figura. Durante le prove, prima dello spettacolo di dicembre, abbiamo cercato di capire quali fossero i suoi pensieri, leggendo alcune pagine del suo diario». «Grazie al suo impegno – aggiunge Josè – abbiamo l’ospedale Sant’Anna e possiamo curarci senza dover fare lunghi viaggi in macchina. Marconi non si è fermato davanti alle difficoltà, ha seguito sempre i suoi ideali, come quando si fermato ad abbracciare alcuni ebrei in partenza per i campi di sterminio». «Un episodio che mi ha colpito – racconta Arianna – è stato quando, appena diventato medico, non ha potuto operare come chirurgo, visto che non possedeva la tessera fascista. E’ stato un uomo buono e onesto fin dall’infanzia. Da ragazzino aveva donato il suo unico paio di scarpe a un bambino più povero, che non ne possedeva neanche uno». «Sono curioso di conoscere la storia di personaggi così importanti per la nostra comunità»: confida Marco. E altri hanno aggiunto ancora: «Siamo venuti a conoscenza di una persona coraggiosa e umile. Un esempio da seguire. Persone che non avevano niente, ma che condividevano quel poco con tutti». Gentile e caritatevole, devoto alla famiglia e al suo lavoro. In molti ricordano quanto fosse bravo a scuola, amante della storia e dell’arte. Piena di tenerezza e d’amore è la frase che scriveva alla moglie Irma un po’ sovrappeso duranti i soggiorni romani: «Ti abbraccio fin dove arrivo». Insegnamenti d’altri tempi di chi non perse mai la retta via. Classe III A Scuola media Bismantova di Castelnovo Monti

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