ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Pietro Zangheri di Forlì  (FC) - 2B

Crescere consumatori digitali consapevoli

La maggior parte dei ragazzi usa Instagram e TikTok. Grazie a un laboratorio con un’esperta hanno imparato a gestire i social

Il 25 gennaio si è presentata nella nostra classe una giovane signora, che ci ha coinvolti, nell’ambito delle iniziative promosse da SapereCoop, nel laboratorio ’Crescere Consumatori Digitali’. Esso, della durata di due ore, è stato utile, perché ci ha sensibilizzato sull’uso e consapevole dei nuovi media.

Il laboratorio è iniziato con un sondaggio sui nostri profili per capire quali applicazioni dei social fossero le più gettonate. E’ emerso che app quali Facebook, Linkedin e Twitter sono poco usate, mentre la stragrande maggioranza usa Instagram (21 su 23) e TikTok (22 su 23); inoltre, tutti usiamo YouTube e 12 accedono anche a Twitch.

Alcuni hanno dichiarato di pubblicare contenuti, specialmente su TikTok, tuttavia la maggioranza ne usufruisce per giocare o per puro intrattenimento.

Il lavoro è poi continuato con un’attività di brainstorming, dalla quale sono emerse molte parole che avevano attinenza con il titolo del laboratorio, quali informazione, fake news, discussioni, litigi, socializzare, ingenuità, cyberbullismo… L’esperta ci ha poi proposto la visione di un video molto buffo: veniva offerto ad alcuni bambini un vecchio telefono a rotella e si chiedeva loro se sapevano cosa fosse e come si usava.

Un bambino non aveva idea di cosa fosse, gli altri sì, perché lo avevano visto nei film, tuttavia alla richiesta di usarlo non sapevano come fare. La cosa più divertente è stata che provavano a premere i tasti della rotella, ignorando che questa dovesse girare; inoltre, richiesti di sollevare la cornetta, sono rimasti attoniti, non conoscendone il significato. Tutti i bambini tuttavia hanno trovato molto bello il vecchio apparecchio, ma di uso troppo complicato.

Il laboratorio è poi proseguito con l’illustrazione delle competenze digitali. La nostra guida ci ha parlato di informazioni e literacy: gestione di dati e contenuti su internet; di comunicazione collaborazione: interazione e uso di norme comportamentali appropriate; della creazione di contenuti digitali: sviluppo e integrazione di copyright e licenze; di sicurezza: protezione con password e antivirus, tutela della salute e integrità; e da ultimo del problem solving: risoluzione dei problemi e identificazione dei gap di competenze digitali.

Abbiamo riflettuto sulle possibili minacce in cui possiamo incorrere navigando in rete. Ci è stato spiegato che può accadere che arrivino messaggi o e-mail dall’apparenza molto realistica, che segnalano un problema sui nostri account e che ci indirizzano su altri siti cui accedere con i nostri dati personali, in modo tale da carpirceli. A tal proposito, una nostra compagna ha raccontato di una cliente di sua madre cui sono stati estorti molti soldi con la tecnica dei finti account. Un altro compagno ha raccontato di essere stato contattato da una persona che sosteneva di essere un malato terminale e che voleva donare il suo patrimonio a lui, per cui gli chiedeva dei dati personali.

La nostra guida ci ha poi chiesto di dare una definizione di alcuni termini legati al gergo della rete. Noi li conoscevamo e non abbiamo avuto difficoltà a spiegarli, mentre la nostra prof si è mostrata più in difficoltà. E’ proprio vero che a volte genitori ed insegnanti in questo ambito si mostrano meno esperti di noi ragazzi della generazione Z, cresciuti con il digitale! Ci siamo soffermati sul termine hater, perché, se è vero che gli ’odiatori’ possiedono la prerogativa di formulare commenti critici, distruttivi e denigratori, d’altro canto proprio la propaganda negativa crea popolarità. Anche il fango può aiutare a creare il personaggio. Infine abbiamo fatto un gioco a gruppi nel quale dovevamo esaminare alcune etichette alimentari in rete per scoprire quelle maggiormente affidabili. Non è stato facile, perché non siamo allenati a riconoscere la veridicità delle pagine, però grazie agli accorgimenti suggeriti d’ora in poi saremo tutti più avveduti. Crescere consumatori digitali vuol dire imparare a usare la tecnologia digitale con piena consapevolezza e con l’esperienza fatta in classe abbiamo sicuramente fatto un passo in avanti in tale direzione. Classe II B

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