ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Fiorini di Dovadola (FC) - 1D - 3D

Trote a rischio estinzione, salviamo i fiumi

I ragazzi ’intervistano’ un esemplare del fiume Rabbi: «Corsi d’acqua inquinati, ecco perché siamo una specie vulnerabile»

I giornalisti si avvicinano al fiume Rabbi, che attraversa il paese di Premilcuore, alle porte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. E’ una soleggiata mattina d’autunno, anche se una bassa nebbia copre la valle: si sente una brezza leggera, che sfiora il viso come una carezza gelida. Il fiume, gigantesco, scorre impetuoso, circondato dall’odore della Natura.
I giornalisti riescono con molta difficoltà, afferrandola con le mani, a fermare una trota, che è molto scivolosa e che nuota così in fretta che acchiapparla si è rivelata un’impresa titanica.
T.: Oddio, un pescatore!
G.: Non si agiti, siamo dei giornalisti e siamo venuti qui per intervistare proprio lei!
T.: Proprio me?!?
G.: Certo! Iniziamo con le presentazioni. Noi siamo i ragazzi della Scuola Secondaria Glauco Fiorini di Dovadola: e lei?
T.: Il mio nome è Trotina, sono una trota mediterranea, in latino salmo cettii.
G.: Che trota acculturata! Sa anche il latino!
T.: Sono acculturata e anche protetta!!! Vuole sapere il perché?
G.: Molto volentieri!
T.: La trota mediterranea è stata dichiarata ’specie vulnerabile’ in Europa e a rischio di estinzione in Italia, perché gli uomini non solo inquinano i fiumi, che ormai sono ’rovinati’, ma nel passato hanno immesso nei nostri habitat una specie alloctona, la trota atlantica, che è molto più grande, più potente e più saziante di noi, ma che, purtroppo, mangia tutto quello di cui dovremmo nutrirci noi…
G.: Non sapevo esistessero specie diverse di trote! Noi eravamo venuti per intervistare una trota e basta! In che modo, quindi, la vostra specie viene conservata e fatta riprodurre?
T.: Attraverso il progetto Life STREAMS, gli umani ci tengono in incubatoi e utilizzano la tecnica della spremitura. In natura, invece, amiamo riprodurci in acque basse con correnti, in fondali con ghiaia o sabbia, con cui ricopriamo le nostre uova per proteggerle dai predatori.
G.: Purtroppo, l’uomo e i cambiamenti climatici stanno provocando gravi danni alla Natura, soprattutto agli ambienti acquatici.
T.: Non me ne parli! Molti fiumi sono un disastro: acque sporche, piene di plastica, carta e… chi più ne ha più ne metta! E sapesse come è cambiato il sapore dell’acqua! Per fortuna qui ancora si sta bene! L’acqua è buona, limpida e cristallina.
G.: L’acqua, quindi, qui è veramente azzurra, non come nel racconto di Calvino, che ha per protagonista Marcovaldo, che pesca in un fiume le cui acque sono rese blu dagli scarichi di una fabbrica.
T.: Che giornalisti acculturati!
G.: Che trota simpatica! A proposito di cultura, secondo lei, è meglio definire il Rabbi un fiume o un torrente?
T.: Secondo me il Rabbi è un fiume, che a Forlì si immette nel Montone, il ’vostro’ fiume, che nasce in Toscana e che, insieme al fiume Ronco-Bidente, sfocia ad estuario nel Mar Adriatico.
G.: Ne sa veramente ’a pacchi: siamo stupiti!
T.: E questo è niente!!! [La trota inizia ad ululare]
G.: Cosa sta facendo?
T.: Sto imitando il verso del lupo!
G.: Quindi lei è anche poliglotta: conosce le lingue?
T.: Che domanda?! Certo che conosco le lingue! Altrimenti, come farei a dialogare con voi?
G.: Ha ragione! Come ha fatto ad imparare le lingue degli altri animali?
T.: Sa, molti animali vivono nel Parco Nazionale e spesso vengono al fiume ad abbeverarsi: così, per passare il tempo, parliamo un po’…
G.: Una domanda indiscreta: lei e i suoi amici di che cosa parlate?
T.: Di tutto!!! Ultimamente parliamo spesso delle inondazioni, della siccità, dello scioglimento dei ghiacciai, del fatto che l’umanità dovrebbe conservare l’acqua come l’oro..
G.: Eh già, che tristezza… Pensare che in passato gli uomini guardavano al futuro e al progresso come a qualcosa di meraviglioso… A questo proposito, lei che messaggio vorrebbe lasciare alle generazioni future?
T.: Vorrei dire loro di non inquinare mai più, di rispettare la Natura e di guardarla con la meraviglia negli occhi.
G.: Grazie mille per questa splendida chiacchierata: a presto!
T.: Grazie a voi per l’opportunità che mi avete dato

classi 1ª e 3ªD

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