ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Lelio Orsi di Novellara (RE) - 3A - 3B

La storia di Isa, angelo del Madagascar

Saracino racconta alla Lelio Orsi di Novellara della fondazione nel nome della figlia Giovanna, con cui raccoglie fondi per il paese africano

L’anno scorso la scuola secondaria di primo grado Lelio Orsi di Novellara ha promosso alcune iniziative di solidarietà, come ad esempio la partita del cuore, un torneo di pallavolo svoltosi il 23 dicembre tra le classi terze, finalizzato a migliorare i rapporti tra gli studenti. In quell’occasione abbiamo anche donato degli oggetti scolastici a ragazzi della nostra età meno fortunati. Inoltre, ci è stata data l’opportunità di incontrare Isa Monti Saracino, leader della fondazione «Giovanna per il Madagascar», fondata nel 2010.

Isa viveva a Milano, ma dopo la morte della figlia – di nome Giovanna – lei e suo marito si trasferirono in Madagascar, precisamente nell’isola Nosy Be. Tutt’ora continua questa missione grazie anche al sostegno di varie associazioni e scuole, tra cui la nostra.

In Madagascar la situazione economica non è delle migliori, per questo motivo si cerca di portare aiuto. Dopo aver ascoltato la sua storia, ci siamo resi conto di quanto siamo fortunati rispetto ad altri nostri coetanei che vivono in zone meno agiate della nostra a quel punto abbiamo posto alcune domande a Isa.

Com’è stato trasferirsi dall’Italia al Madagascar? «Ero disorientata, non c’erano negozi, ma c’era il mercato, anche se con la carne avariata e i topi che gironzolavano. I primi tempi non li ho passati proprio alla grande». Ogni tanto torna in Italia? «Alcune volte ho bisogno di tornare in Italia, non per riposare, ma per lo più per raccogliere fondi».

Prima della nascita dei gruppi di volontari in tutta Italia, co-me ha fatto raccogliere fondo? «All’inizio non è stato per niente facile, finché non mi venne un’idea: perché non scrivere un libro? Fu così che trovai i primi soldi».

Isa ha scritto vari libri tra cui «L’isola che c’è», in cui parla della sua vita in Madagascar. Nel 2014 ha scritto un altro libro in cui racconta alcune leggende del Madagascar, intitolato «Il vento racconta». Ci ha narrato una leggenda molto bella, che parla del perché i serpenti in Madagascar sono innocui: tanto tempo fa una bambina trovò un uovo e decise di proteggerlo dagli altri bambini, che volevano cucinarlo. Dopo un po’ di tempo l’uovo si schiuse e ne uscì un serpente che si affezionò alla ragazzina e pian piano iniziò a prendere confidenza con gli umani.

Isa aveva capito fin da subito che in Madagascar era troppo difficile gestire la situazione da sola con suo marito e questo la spinse a fondare dei gruppi anche in Italia che le dessero sostegno. Questa esperienza è stata per noi davvero emozionante, Isa ha una dedizione invidiabile, la passione che mette nelle cose che fa è incredibile. E noi la ringraziamo, perché ha avuto il coraggio di agire oltre che parlare, senza mai arrendersi.

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