ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Pedrazzoli Fiumalbo di Pievepelago (MO) - 2C

Paride Milianti, campione della montagna

Il grande sciatore di Abetone ha partecipato a tre Olimpiadi e ha vinto la 3-Tre. E’ stato anche allenatore della ’Valanga Azzurra’

Paride Milianti, nato all’Abetone il 21 agosto 1934, è stato campione di sci, nella specialità di slalom gigante. Grazie all’insegnamento di un principe conosciuto sulle piste, imparò a sciare all’età di cinque anni, quando saltando da un sasso all’altro del fiume si ruppe una gamba. Ciò nonostante continuò a sciare anche mentre lavorava come scalpellino; il suo primo paio di sci gli fu regalato da suo nonno. Abbiamo avuto l’onore di intervistare Paride che ha risposto a tutte le nostre domande con l’umiltà e la simpatia che da sempre lo contraddistinguono. A quanti anni ha partecipato alla sua prima gara? «A sedici anni feci la mia prima gara e da lì nacque una passione inarrestabile. Ho smesso solo qualche anno fa perché ormai le piste da sci sono piene di giovanissimi snowboarder che sfrecciano a gran velocità e temo di incorrere in qualche incidente». Questo sport lo praticava anche da bambino? «Non mi dedicai solo allo sci ma anche ad altri sport, ovvero il ciclismo, il tennis e la corsa». Qual era la sua strategia per le gare? «Prima della gara cercavo di ricordare la pista. La prima gara che ho vinto andavo giù cercando di non rompermi niente e così alla fine ho vinto cercando semplicemente di non cadere». Qual è stato il suo più grande successo? «Il mio più grande successo fu la 3-Tre, vinta nel 1962 a Madonna di Campiglio. Complessivamente questa gara è stata vinta da soli 4 italiani, tra cui io». Come erano gli sci quando lei ha iniziato? «Gareggiavo con degli sci di legno, senza le lamine sotto, molto pericolosi con la presenza del ghiaccio. Oggi le attrezzature sono fatte di materiali resistenti e moderni, più sicuri. All’epoca era diverso». A quante Olimpiadi ha partecipato? «Partecipai a tre Olimpiadi: la prima fu quella di Cortina nel 1956, la seconda fu nel 1960 a Squaw Valley dove sono arrivato quarto (il mio massimo risultato olimpico). L’ultima Olimpiade, nel 1964, a Innsbruck, dove sono arrivato tredicesimo». Ha gareggiato con Zeno Colò? «Ho gareggiato con il grandissimo Zeno Colò, leggenda dello sci italiano.» Cosa ha fatto una volta terminata la sua carriera? «Terminata la mia carriera agonistica ho iniziato una nuova esperienza da allenatore, insegnando alla ’Valanga Azzurra». A quanti anni ha smesso di sciare? «Ho smesso di sciare all’età di 85 anni, ho avuto molte soddisfazioni nella vita, quindi non ho rimpianti della mia scelta». Facciamo un salto nel tempo. Com’è stato vivere nel periodo della guerra? «A cinque anni dovetti subire gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, avendo tedeschi e americani alle porte e per sopravvivere dovetti fuggire da un luogo all’altro. In questo periodo ho dovuto assistere alla morte di varie persone, ha rischiato la vita anche mio nonno. Mi ricordo che attraversavamo la strada nascosti nei carri, sperando di non essere fermati»./><br Quali consigli dà ai ragazzi della nostra generazione? «Praticate molto sport e fatelo con impegno e otterrete buoni risultati». Classe 2°C di Fiumalbo Greta Dina Brugioni Dimitru Dragomir Matteo Frullani Ginevra Morelli Greta Nardini Niccolò Nardini Gregorio Nizzi Miriam Zinanni Prof. Ilenia Rizzo

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