ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Galileo Galilei di Massenzatico (RE) - 1E - 2F

No al bullismo: le azioni hanno conseguenze

Alla scuola media Galileo Galilei di Massenzatico il progetto in quattro tappe: hanno creato uno spot di cui tutti sono stati protagonisti

In questo anno scolastico l’istituto Galilei propone un progetto molto importante, coinvolgendo tutti i suoi alunni, per opporsi a qualsiasi forma di bullismo. Il progetto, dal titolo ’Spot Bullying’ si è svolto dal 7 febbraio (una data simbolica: la Giornata mondiale contro il bullismo ed il cyberbullismo) al 7 marzo.

È stato organizzato in quattro tappe, che segnano i momenti significativi in cui gli alunni hanno potuto confrontarsi, riflettere e dare sfogo alle loro idee e creatività.

Noi alunni di I E abbiamo iniziato il progetto il 13 febbraio, giorno in cui si è svolta la prima tappa. La classe si è disposta in cerchio per partecipare a questa prima attività. Abbiamo ragionato su temi fondamentali, tra cui l’empatia e l’autostima.

Il giorno successivo abbiamo affrontato il secondo incontro e la nostra chiacchierata si è concentrata su ciò che succede nel mondo dell’online, per cercare di capire quanto sia necessario imparare a gestire e a migliorare le relazioni online, facendo attenzione a come ci si comporta nel mondo virtuale.

Durante questo incontro alla classe è stata proposta un’attività: partecipare a una chat di gruppo pensando a come stare bene senza far sentire nessuno offeso o discriminato.

E abbiamo scritto le regole da rispettare in chat, partendo dal rispetto reciproco.

Durante la penultima tappa, che si è svolta in due giornate diverse, il 22 e il 27 febbraio, abbiamo ripercorso tutti gli argomenti affrontati in classe e abbiamo dato vita ad uno spot antibullismo, di cui noi stessi siamo diventati attori protagonisti, mettendo in gioco tutta la nostra creatività. Tutti i ragazzi della scuola hanno partecipato al progetto e hanno svolto queste attività nelle proprie classi, così il 7 marzo studenti e insegnanti si sono raccolti nella palestra della scuola per l’ultima tappa di questo percorso, dove abbiamo incontrato le forze dell’ordine.

C’è stata poi la premiazione dei video realizzati dalle varie classi. I rappresentanti delle forze dell’ordine ci hanno spiegato come si comporta la Legge di fronte agli atti di bullismo verso chi li fa – ma anche verso chi li subisce – e che: «Le azioni hanno delle conseguenze».

Alcuni di noi hanno fatto delle domande agli ospiti delle forze dell’ordine, che hanno risposto chiarendo i nostri dubbi. Subito dopo sono stati visti i video e una giuria composta da professori ha assegnato un premio e un attestato a ogni classe, in base alle caratteristiche migliori del video. Noi di I E ci siamo aggiudicati il premio di Miglior Cast. Partecipare a questo progetto è stato molto bello, ma anche interessante e istruttivo per noi giovani. Classe I E

Lo scorso 27 febbraio le due classi seconde della scuola media Galilei di Massenzatico sono andate alla biblioteca Panizzi, per visitare la mostra di arte ‘irregolare’ dal titolo ’Faccia a Faccia’.

’Faccia a Faccia’ si riferisce alla relazione che c’è tra i tre protagonisti che ruotano attorno al dipinto: l’autore, il soggetto del ritratto e il fruitore, ognuno di loro con un ruolo importante. La visita alla mostra è servita ad approfondire la discussione sull’autostima – soprattutto come consapevolezza di sé – e l’empatia: temi affrontati in classe nell’ambito del progetto contro il bullismo. Quando è arrivata la guida, Chiara Panizzi, abbiamo iniziato il percorso. Chiara ci ha spiegato la storia degli artisti e il motivo per cui avevano creato questi dipinti.

La maggior parte delle opere era stata fatta da persone che si trovavano in un ospedale psichiatrico, persone che non avevano mai avuto esperienze di disegno, ma che lo usavano come modo per manifestare il loro dolore. Chiara ci ha detto anche che anche l’uso dei colori era collegato allo stato d’animo dell’artista. La visita alla mostra aveva lo scopo di conoscere meglio noi stessi, di farci capire la nostra identità, farcela scoprire, farci capire chi siamo anche con i nostri difetti, farci accettare perché noi siamo così e nessuno ci può impedire di essere noi stessi.

La guida ci ha detto che gli artisti molto spesso, anche non consapevolmente, dipingevano volti che erano proprio i loro, che riproducevano realmente la loro condizione, senza fingere, senza filtri. Questo ci ha fatto riflettere sull’importanza di essere sempre noi stessi e di non indossare nessuna maschera per nascondere la nostra personalità. Classe II F

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