ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Lama - Polinago di Lama Mocogno (MO) - 1A - 2A - 2B - 3A - 3B

«Noi studenti alla scoperta della Resistenza»

Visita all’ex ospedale partigiano di Fontanaluccia e al museo di Montefiorino: «Ora siamo più consapevoli di quello che accadde»

La mattina del 10 novembre 2022 noi ragazzi della scuola media di Polinago ci siamo recati in visita nei territori di Fontanaluccia e Montefiorino, teatro della Resistenza partigiana nell’Appennino modenese. Esperti del territorio ci hanno guidati, in particolare, alla scoperta dell’esperienza dell’ospedale partigiano, allestito da don Mario Prandi a Fontanaluccia, e del museo della Resistenza, sorto nell’ex Repubblica di Montefiorino. Già dai primi anni Quaranta del ‘900 don Mario Prandi fu molto attivo nell’assistenza della sua comunità: infatti istituì inizialmente l’Ospizio di Santa Lucia, dedito alle cure dei più bisognosi; in seguito alla proclamazione della Zona Libera nel 1944, decise di affiancare a questa struttura un ospedale partigiano, che accolse tutti i feriti di guerra. Visitare i locali, che hanno ospitato questo ospedale e che oggi sono divenuti una scuola elementare, ci ha permesso di sentirci più vicini agli avvenimenti del passato, facendoci riflettere sullo stato d’animo dell’intera comunità che, pur di ospitare e curare segretamente i partigiani, viveva in un costante clima di ansia e terrore. Dopo una breve pausa pranzo, l’uscita è proseguita con la visita del museo della Resistenza di Montefiorino. Questo territorio, infatti, è stato uno dei fulcri della lotta partigiana: riuscendo a sottrarsi, seppur per un breve periodo, al dominio nazi-fascista, costituì quella che è conosciuta come Zona Libera di Montefiorino, comprendente le località di Montefiorino, Frassinoro, Prignano, Polinago, Toano, Villa Minozzo e Ligonchio. La visita all’interno del museo è stata sorprendente: abbiamo potuto vedere con i nostri occhi non solo gli indumenti appartenenti agli schieramenti contrapposti, ma anche le diverse attrezzature da campo come, ad esempio, le maschere antigas e strumenti vari usati dai soldati per comunicare. Inoltre il museo, grazie all’utilizzo della tecnologia, ci ha permesso, tramite dei monitor, di corredare la visione dei reperti con le informazioni riguardanti i principali avvenimenti che hanno sconvolto le nazioni durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa esperienza ci ha consentito di sentire più vicini degli avvenimenti che, in genere, siamo abituati a leggere solo sui libri di storia e che, pertanto, ci appaiono distanti e poco interessanti. Invece ora siamo più consapevoli di come realmente le comunità vivessero in quel periodo, aiutandosi nonostante la drammaticità del momento e ciò ci ha fatto capire l’importanza della solidarietà.

Classi 2B e 3B di Polinago Professoresse Serena Mancini e Ilaria Legnami

È iniziata dalla Sicilia la storia di Gianluca Di Benedetto: classe 1974,catanese,malamesed’adozione, collaboratore scolastico presso l’Istituto comprensivo ’G. Dossetti’ di Lama Mocogno. Prima di arrivare a Lama e di lavorare nella nostra scuola, Gianluca ha prestato servizio come collaboratore scolastico presso altre scuole, girando in lungo e in largo sia la Bassa modenese, sia l’Appennino, da Se-stola e Pievepelago fino a Frassinoro. Abbiamo deciso di dargli spazio nel nostro articolo perché, spesso, la figura del collaboratore scolastico viene sottovalutata e non ci si rende conto, invece, di quanto questo ruolo sia importante e permetta il buon funzionamento di tutto l’apparato scolastico. Gianluca svolge questo lavoro da molti anni, precisamente dal 2014,precedentemente, ha lavorato in diverse fabbriche del bolognese. Prima di partire e lasciare la sua amata città natale, Catania, dove torna saltuariamente, è stato proprietario di un’azienda che si occupava della distribuzione di articoli per pavimenti, rivestimenti e termoidraulica. Dal 2018 la vita lo ha chiamato a stabilirsi in Appennino e, proprio qui, sembra immaginare il suo futuro. Nella nostra scuola Gianluca non è un semplice inserviente, si adopera per organizzare feste che allietino piccoli e più grandi. Ogni ricorrenza diventa l’occasione per mettere su spettacolini che coinvolgono tutti, come Natale e Carnevale, ma non solo: Gianluca ha ideato anche la realizzazione della Festa dello Sport, una giornata in cui noi ragazzi celebriamo la chiusura dell’anno scolastico, cimentandoci in svariate attività sportive; sicuramente si tratta di un evento destinato a diventare una tradizione del nostro Istituto e che si ripeterà anche quest’anno, il 27 maggio. Per Natale e la fine dell’anno scolastico, noi ragazzi riceviamo da lui anche dei regali, confezionati e rifiniti personalmente, contenenti gadgets di ogni tipo: bracciali, figurine, fumetti, dolciumi, carte da gioco e piccoli giochi da tavola. Speciali sono le dediche che Gianluca ha cura di scrivere a mano per ogni singolo pacchetto, tutte diverse tra loro, come se volesse riservare ad ognuno di noi un’attenzione e un riguardo particolari. Nell’intervista a cui lo abbiamo sottoposto prima di scrivere l’articolo, gli abbiamo chiesto quanto tempo impieghi per realizzare ogni singolo pacchetto e qual è lo scopo che lo muove a fare tutto questo per noi, ecco la sua risposta: «Inizio a lavorarci mesi prima, investo tanto tempo in quello che faccio e l’unico scopo è il vostro sorriso, mi sento appagato anche dal sorriso di un solo bambino». Gianluca ci dimostra quanto sia importante coltivare l’amore per le piccole cose. Perché non c’è niente di più bello del sorriso di un bambino.

Classi 1A-2A-3A di Lama Mocogno Professori Serena Mancini e Rosario Blasi

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