ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC di Misano di Misano Adriatico (RN) - 3E - 3F

Viviamo un’emergenza ambientale

Marco Affronte, divulgatore scientifico: «Abbiamo aggiunto all’atmosfera terrestre 1,2 gradi»

Come sta la nostra Terra? Lo abbiamo chiesto al divulgatore scientifico Marco Affronte per affrontare il tema degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Abbiamo incontrato il naturalista.

Come possiamo considerare lo stato di salute della Terra? «Siamo in un momento molto particolare della storia della Terra. È la prima volta che la crisi è causata dagli esseri umani, che sottopongono tutti gli ambienti naturali a una forte pressione.

Possiamo definirlo di emergenza ambientale. Gestirlo, significa compiere una trasformazione profonda: la transizione ecologica, costruire un sistema di società diverso, incastrato con le esigenze del pianeta, in equilibrio con esso e quindi sostenibile».

Cosa significa che le risorse della terra sono limitate? «Siamo abituati a prendere risorse dal pianeta come se fossero infinite, invece sono limitate.

Consumandole le trasformiamo in qualcos’altro, ma questo qualcos’altro non riesce a ritornare alla sua forma originaria. Occorre passare dall’economia lineare all’economia circolare, dove le risorse naturali che prendiamo, anche se in forma diversa, tornano indietro, per essere riutilizzate, diventando quasi infinite».

Perché è pericoloso il surriscaldamento globale? «Abbiamo aggiunto all’atmosfera terrestre 1,2 gradi in più di temperatura e questo sta portando all’estremizzazione degli eventi: piogge, uragani, venti forti, bufere sono diventati molto intensi e frequenti con un impatto anche nel lungo periodo. Dall’accordo di Parigi sappiamo che non dobbiamo superare gli 1,5 gradi in più e che, oltre il limite di 2 gradi, ci sarebbe un baratro. Il riscaldamento globale è un mostro con le fauci aperte che sta cercando di aggredirci e dobbiamo essere molto uniti e celeri, nel cercare di contrastarlo».

Da diversi anni sappiamo che il pianeta è in pericolo, perché non riusciamo a invertire la rotta? C’è pericolo di estinzione? «Negli ultimi anni stiamo invertendo la rotta, la transizione ecologica è iniziata, con le energie rinnovabili, ma lo stiamo facendo troppo lentamente. Siamo molto restii ai cambiamenti ed è difficile convincerci che qualcosa è necessario. In questo momento non si parla di estinzione umana ma il pericolo è di andare incontro a un periodo dove saranno sempre di più le persone che soffriranno, perché non avranno acqua e cibo. L’obiettivo dei prossimi decenni è cercare di garantirci un futuro, dove la qualità della vita si mantenga com’è ma all’interno di un modello sostenibile, in equilibrio con il pianeta».

Alunni delle classi III E e III F

Il consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Misano Adriatico si interessa della topografia della città per dare un input allo ‘stradario di genere’.

Con l’aiuto delle professoresse Cosetta Fraternali e Marina Bertuccini è nato il progetto ‘RispettoSì’, promosso dal Gruppo Sgr. Grazie al progetto abbiamo stretto un’alleanza collaborativa con la classe II E dell’ITES ‘Valturio’ di Rimini, seguita dalle docenti Cristiana Balducci e Caterina Pischedda. Partendo da un laboratorio sul rispetto, tenuto dalla dottoressa Ciacci, abbiamo lavorato sulle nostre emozioni e la loro gestione, per poi incontrare gli amici del Valturio che ci hanno condiviso biografie di donne che, con le loro vite, hanno rivoluzionato la cultura, la scienza, la politica e lo sport. Tra esse il CCRR sceglierà le candidate da proporre, il prossimo 13 aprile, al sindaco Fabrizio Piccioni, per l’intitolazione di vie della nostra città.

Come indica l’Agenda ONU 2030, realizzare la parità di genere e l’empowerment di donne e ragazze è un traguardo fonda-mentale per lo sviluppo sostenibile e a noi piace pensare di aver dato il nostro piccolo contributo.

Viola Bartolini, Vittoria Mignani III E, Maria Luce Riciputi Miriam Siracusa III F

Lo sai che anche tu puoi aiutare l’Agenda Onu 2030 a raggiungere i suoi obiettivi di salvaguardia ambientale? Iniziando da casa tua, potresti installare pannelli fotovoltaici, per autoprodurre energia pulita, sostituire i vecchi elettrodomestici con quelli di nuova generazione a basso consumo. Se invece hai impianti tradizionali, dovresti assoluta-mente evitare inutili sprechi: attivare la lavatrice solo a pieno carico, spegnere la luce ogni volta che si esce da una stanza, chiudere l’acqua quando ti spazzoli i denti. Anche il cibo non va sprecato, per questo prima di andare al supermercato, prepara la lista della spesa e occhio alle offerte 3×2, perché convengono solo quando sai di consumare tutto il prodotto. Attento poi a riporre gli alimenti nel posto giusto del frigorifero, così da conservarli più a lungo, congela gli avanzi. Per muoverti usa i mezzi pubblici, la bicicletta e per le lunghe percorrenze l’aereo solo se non ne puoi fare a meno. Pianta alberi, piante e fiori e soprattutto mettiti nell’ottica che è giunto il tempo di abbandonare ‘i fossili’ per passare alle rinnovabili.

Marco Massaccesi, Riccardo Casadei, Josephine Mosconi, Carolina Merli III E

RINNOVABILI

Rinnovabili è una delle parole magiche della transizione ecologica. Risorse destinate a non finire, come il sole e il vento. Sono stati presentati due progetti per la costruzione di parchi eolici in mare, per produrre energia al 100% rinnovabile. Uno tra Rimini e Cattolica, con 51 pale eoliche alte 200 m, a 15 km dalla costa e l’altro, da Ravenna a Misano, con pannelli fotovoltaici galleggianti e un hub per il gas. Se l’impatto ambientale è limitato, quello paesaggistico evidente. Siete favorevoli o contrari? Gioele Bambini, Giacomo Bartolucci III E, Lucia Carboni, Emma Fornari, Luca Pini IIIF

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