ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Raimondo Montecuccoli di Pavullo (MO) - 1H

Una passeggiata nella storia del territorio

Tuffo nel Medioevo: divisi in squadre e dotati di mappa, abbiamo iniziato la nostra escursione da via Mercato alla chiesa di Monteobizzo

Può una passeggiata nel territorio trasformarsi in una passeggiata nella storia? La risposta è certamente affermativa, perché la storia non si legge solamente sui libri, ma esiste un modo diverso e ancora più interessante per scoprirla: basta guardarsi intorno, osservare i luoghi che attraversiamo e imparare a leggere le tracce che il passato ha lasciato in ogni angolo. Nella prima escursione lungo la Via Romea abbiamo attraversato molti luoghi corrispondenti ad altrettanti momenti storici. Divisi in squadre e dotati di mappa, cartelline e abbigliamento adatto (all’inizio dell’escursione pioveva!) siamo partiti a piedi da scuola, diretti in via Mercato per vedere la casa dove ha soggiornato papa Pio VII, che nel 1804 attraversò un tratto della Via Romea per raggiungere Parigi e incoronare Napoleone imperatore. A Pavullo il pontefice fu ospitato nella migliore abitazione disponibile, l’unica con una cappella privata. Il proprietario di casa, Cesare Gottardi, non volle alcuna ricompensa per la sua ospitalità, ma chiese solamente di mettere sulla facciata della casa un’epigrafe che ricordasse il grande evento. Quell’epigrafe c’è ancora.

Usciti dal centro abitato e seguendo i segnavia, abbiamo percorso un sentiero del CAI che ci ha portati su un altro tratto della Via Romea. Qui è stato molto interessante scoprire che anche attraverso i nomi dei luoghi (toponimi) si può fare storia: Poggio Castro, Castrum Feronianum, Prato del Palancato, Guerro ci raccontano l’intera storia del Frignano, dai Liguri Friniati che conquistarono il territorio nel IV a.C., ai Romani che lo conquistarono nel II a.C, passando poi per Bizantini, Longobardi e fino al Sacro Romano Impero.

Passeggiando sul crinale abbiamo notato il sistema di avvistamento medievale costituito da una serie di torri, tutte in collegamento visivo tra loro. Una di queste, la Torricella, l’abbiamo anche visitata da vicino.L’ultima tappa dell’escursione è stata la Chiesa di Monteobizzo, un edificio che ha circa mille anni essendo stata fondata nel XII d.C. e che fino al XV secolo è stato il luogo di culto più importante di Pavullo. Della costruzione originaria rimane solamente l’abside, decorato con tutta una serie di animali scolpiti, mentre il resto dell’antica struttura è stato completamente rifatto nel 1650, come riporta la data sul portale d’ingresso.

L’attività è stata davvero molto coinvolgente, perché ci ha permesso di calarci nei panni di persone del Medioevo, aiutandoci a capire quanto fosse difficile percorrere le strade dell’epoca soprattutto con il brutto tempo o con il buio. Inoltre abbiamo scoperto che si può studiare in modo divertente, attraverso il gioco di squadra e facendo attività fisica all’aperto.

Infine ci siamo accorti di essere circondati da cose davvero interessantissime, che per essere notate hanno bisogno del nostro sguardo pieno di curiosità.

Classe 1°H Scuola Secondaria di I grado ‘Raimondo Montecuccoli’ di Pavullo

Il sogno di ogni studente, lo sappiamo tutti, è non andare a scuola. Tuttavia, a volte, andarci diventa davvero incredibilmente piacevole. Noi alunni di Pavullo, infatti, abbiamo la fortuna di abitare lungo una delle strade più importanti d’Europa in epoca medievale: la Via Romea Germanica Imperiale. Romea si riferisce al punto d’arrivo: Roma; Germanica si riferisce al punto di partenza: la Germania; Imperiale si riferisce al fatto che fu utilizzata da più di sessanta imperatori. La strada infatti collegava il cuore dell’impero con il centro della cristianità. Inoltre gli imperatori dovevano raggiungere Roma per farsi incoronare dal Papa. Per oltre duemila anni hanno percorso la via moltissimi personaggi famosi e interi popoli: gli Etruschi, Annibale e i Cartaginesi, i popoli germanici che invasero l’impero romano, San Francesco, Matilde di Canossa, Federico II, Napoleone e molti altri tra poeti, scrittori e artisti. Ma soprattutto la strada era utilizzata da mercanti, eserciti e pellegrini diretti a Roma, in particolare durante gli Anni Santi. Il progetto a cui abbiamo partecipato ’A caccia di Tesori lungo la Via Romea’ si è svolto in collaborazione con l’associazione di promozione culturale ’Via Romea Germanica Imperiale’ e durante le uscite siamo stati accompagnati dal suo presidente Dario Bondi e da alcuni soci, che ringraziamo in modo particolare. L’attività ha coinvolto tre classi prime del nostro istituto: 1ªA, 1ªD, 1ªH e ogni classe ha svolto tre uscite. La prima a tema storico-artistico, la seconda a tema scientifico naturalistico e la terza legata alle tradizioni e ai prodotti gastronomici tipici. Le uscite hanno interessato l’intero territorio di Pavullo che si è rivelato ricchissimo da ognuno di questi punti di vista.

Classe 1°H

Nella seconda uscita lungo la Via Romea abbiamo visitato la località di Sasso Rosso, che prende il nome da un grande masso di colore rosso presente nell’area. Si tratta di un’ofiolite, un tipo di roccia formatasi nelle profondità marine circa centottanta milioni di anni fa e poi emersa durante il processo di formazione della catena appenninica. La particolare colorazione della roccia ha fatto nascere una leggenda che ha come protagonista nientemeno che il diavolo. Ora ve la raccontiamo… Lucifero era un angelo che si credeva migliore di Dio e a causa di ciò venne cacciato dal Paradiso dall’Arcangelo Gabriele. Lucifero, scagliato verso la Terra, cadde su un enorme sasso nei pressi della casa di una signora pavullese. Affamato rubò delle crescentine e trovandole deliziose ne fece una gran scorpacciata. Aveva davvero esagerato e gli venne un terribile mal di pancia. Quindi, per digerire, decise di rifugiarsi in una grotta che si trovava all’interno del grande masso. Intanto l’Arcangelo Gabriele lo cercava per tutta la Terra e quando lo trovò gli disse che di lì a breve sarebbe stato rinchiuso nell’Inferno. La rabbia di Lucifero fu grandissima e a causa di ciò il sasso in cui si era rintanato diventò rosso.

Classe 1°H

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