ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Raffaello Sanzio di Porto Potenza (MC) - 3A - 3B - 3C - 3D - 1A - 1B - 1C

«Ragazzi, non abbattetevi mai e credete in voi»

I consigli agli studenti dei ginnasti Cingolani e Levantesi, quest’ultimo vincitore dell’oro con la nazionale ai recenti Europei

Abbiamo incontrato due ginnasti italiani pluripremiati: Matteo Levantesi, vincitore dell’oro pochi giorni fa con la nazionale agli Europei, e Andrea Cingolani. Con l’aiuto dei nostri professori di Educazione fisica, abbiamo preparato le domande per l’intervista e con le docenti di lettere abbiamo realizzato e confezionato dei piccoli doni per gli ospiti. Cingolani, nato il 14 agosto 1990 a Tolentino, fa parte della Virtus Pasqualetti di Macerata e gareggia per l’Aeronautica militare dal 2013. Ha vinto varie medaglie: sei volte l’oro nei campionati italiani, il bronzo al corpo libero nell’Europeo di Mosca nel 2013, mentre in quello di Monaco nel 2022 ha ottenuto la medaglia d’argento con la squadra azzurra. Levantesi, nato il 18 aprile 1997 a Fermo, fa parte della Virtus Pasqualetti, il cui tecnico è Sergiy Kaspersky. Le sue specialità sono le parallele e la sbarra, è fra i pochi atleti in grado di eseguire il movimento Cassina. Nel 2022 ha vinto l’argento agli Europei con la nazionale e in Coppa del mondo a Cottbus (Germania) alle parallele. Nel 2019 ha partecipato al mondiale di Baku arrivando in finale.

Com’è nata la vostra passione per la ginnastica artistica? Levantesi: «Grazie ai miei fratelli maggiori. Ho iniziato a 4 anni, ma frequento le palestre da prima di imparare a camminare».

Cingolani: «A 7 anni per caso.

Ero in un parco, un signore che non conoscevo (e che poi è diventato il mio allenatore) mi ha notato e mi ha consigliato di iniziare questo sport, perché secondo lui ero molto portato».

Quali sacrifici avete dovuto affrontare per la ginnastica? Cingolani: «A 18 anni sono andato a vivere da solo a Milano. Ho dovuto rinunciare al tempo libero con gli amici e la famiglia, seguo un regime alimentare molto stretto. Sono tutti sacrifici che però vengono ricompensati dalle soddisfazioni sportive, come ad esempio quella di essere riuscito a far certificare con il mio nome una posizione sugli anelli: so che, quando smetterò di gareggiare, il mio nome rimarrà in questo sport».

A scuola avete avuto problemi a conciliare lo studio con lo sport? I docenti vi sono venuti incontro o vi hanno ostacolato? Cingolani: «Ho avuto problemi, sono stati pochi gli insegnanti che hanno saputo comprendere il mio impegno pomeridiano, tanto che ho lasciato le scuole superiori per finirle privatamente. Oggi mi pare di vedere che qualcosa nel mondo della scuola stia cambiando e ci sia maggior comprensione nei confronti degli atleti».

Levantesi: «Le gare e gli allenamenti mi portavano spesso a fare assenze e questo era mal visto dai docenti».

Quali sono gli attrezzi che danno più emozioni e quali quelli più difficili? Levantesi: «Tutti gli attrezzi sono più o meno difficili. Per gareggiare con la squadra è importante saperli praticare tutti, ma ovviamente ognuno ha il suo prediletto».

Cingolani: «La sbarra e il cavallo con maniglie sono stati gli attrezzi in cui ho sempre avuto maggior difficoltà. L’attrezzo che prediligo sono gli anelli».

Avete mai pensato di abbandonare questo sport? Se sì, perché? Levantesi: «Sì, ci sono stati momenti molto duri. Mi sono operato per due volte al crociato, e fra la prima e la seconda operazione ho pensato di mollare tutto, ma nessun altro sport mi ha fatto provare emozioni come la ginnastica, quindi mi sono risollevato e ho ritrovato la forza di andare avanti. Ricordatevi che sta sempre a noi e alle nostre capacità saper affrontare questi momenti, nello studio come nello sport». Cingolani: «In uno sport di alto livello è normale che arrivino dei momenti in cui pensi che ti stai allenando per tante, troppe ore al giorno. Abbandonare gli amici e avere poco tempo libero in età adolescenziale mi pesava molto e ho pensato di mollare. A un certo punto mi è arrivata una convocazione per un test per entrare in nazionale e mi sono detto: «Se entro, continuo, altrimenti mollo»: sono entrato per primo».

Avete qualche idea su cosa fare alla fine della vostra carriera da ginnasti? Levantesi: «Sogno di poter creare delle strutture per i bambini e i ragazzi in difficoltà, magari nella nostra regione». Cingolani: «Continuerò a lavorare per l’Aeronautica militare».

In conclusione, noi ragazzi a volte ci facciamo prendere dall’ansia, quali consigli ci dareste per gestirla? Cingolani: «Di non abbattervi mai, non dovete perdervi d’animo davanti a nessuna difficoltà.

Nel nostro caso, dopo tanti anni di gare, lo sport è diventato un lavoro e non sentiamo più l’ansia come le prime volte, abbiamo imparato a domarla». Levantesi: «Si deve sempre avere un obiettivo proprio e bisogna sempre credere in se stessi e nei propri sogni».

Conclusa l’intervista, non potevamo lasciare andar via Andrea e Matteo a mani vuote. Infatti abbiamo regalato loro delle magliette personalizzate con la frase «Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore» e le firme di tutti i ragazzi delle quattro le terze del nostro istituto. Abbiamo anche regalato ai due atleti due pergamene create da un gruppo di ragazzi di terza media con un portachiavi a forma di quadrifoglio, per augurare loro successo nei prossimi impegni. Loro hanno ricambiato concedendoci foto e autografi.

Giorgia Canfarini, Sara Lombardo e Davide Tonnicchia 3ªA Diego Scoccia 3ªB Alice Bruni 3ªC Giulia Giannini 3ªD Emanuela Vicino 1ªA Anita Scocco e Maria Rebichini 1ªB Denis Demaj 1ªC

 

Il giornale scolastico «SanzioInForma» prosegue le attività con vecchi e nuovi «giornalisti in erba», alunni delle classi terze, seconde e prime della scuola. La redazione dà la possibilità di comunicare le proprie passioni, emozioni e opinioni, e di far conoscere anche fuori dalla scuola le esperienze educative e didattiche. Molto formative sono anche le attività svolte per organizzare piccole manifestazioni e partecipare a eventi della nostra scuola sotto la guida della dirigente Nicoletta Ambrosio e alla presenza di autorità e personalità del territorio, e l’acquisizione di pratiche e tecniche giornalistiche, come l’intervista e le inchieste. Componenti della redazione. Alunni: Valerio Balestra, Alice Bruni, Paolo Calvagni, Camilla Canfarini, Giorgia Canfarini, Daniele Cardinali, Gabriele D’Antuono, Denis Demaj, Reinaldo De Pietto, Simone Di Benedetto, Sebastian Forlani, Ginevra Galassi, Vittoria Galassi, Sophia Gheco, Giulia Giannini, Sara Lombardo, Ginevra Mandolesi, Maria Rebichini, Diego Scoccia, Anita Scocco, Giulia Tiberi, Davide Tonnicchia, Fabio Truglio, Emanuela Vicino.

Docenti: Claudia Bartolucci e Roberta Cingolani.

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