ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Bertola di Rimini (RN) - 1A - 1G - 2D - 2L

Un dialogo virtuale tra religioni

Tramite una piattaforma sono stati creati sei ambienti con elementi distintivi di ogni culto

La nostra classe sembra un arcobaleno, in cui sono presenti personalità, storie e provenienze diverse, tuttavia i vari colori stanno insieme formando un ponte che ci collega tra di noi.

Questo ponte è servito per attraversare e superare anche le differenze religiose, accorgendoci che ognuno conosceva poco la realtà degli altri, e a volte anche la propria. Ci siamo recati nei luoghi di culto di sei religioni, cattolica, protestante, buddista, ebraica, ortodossa, musulmana, anche se non sempre questi luoghi di culto sono presenti nella città in cui si vive. Come abbiamo fatto? Il nostro tour operator ci ha diviso in gruppi tramite Google Classroom, ci ha assegnato un luogo di culto per gruppo e tramite la piattaforma Thinglink abbiamo creato sei ambienti sotto forma di foto sferiche, taggabili, come le foto dei social, in modo che in ciascuna di esse fossero presenti gli elementi distintivi di quel culto. Queste caratteristiche vengono visualizzate come etichette interattive, cliccabili. Non avevamo mai utilizzato questa piattaforma, ma se è vero che ‘apprendi l’Arte e mettila da parte’, ci è servita anche per acquisire una visione veramente tridimensionale rispetto ai semplici spaccati di edifici che si trovano sui libri. Questi ambienti sono stati collegati tra di loro come se fossero scatole cinesi, una sorta di Escape room, in cui il passaggio da un ambiente a un altro è subordinato al rispondere a una domanda. Siamo così passati dagli sgarbi che a volte ci facciamo a lezione ad essere dei piccoli Sgarbi. Ma non è finita, abbiamo anche inserito una sezione musicale, in cui viene spiegato come l’utilizzo della musica sia diverso a seconda dei riti religiosi, ed una in cui segnaliamo gli edifici patrimonio Unesco per ogni religione. Abbiamo infatti appreso l’esistenza di questa categoria, anche se a Rimini non esistono edifici che ne fanno parte. Tuttavia la nostra città si è candidata a Capitale italiana della cultura per il 2026. Un altro aspetto importante che abbiamo imparato è che bisogna sempre segnalare la provenienza delle fonti, per cui creeremo anche una piccola sitografia ed affronteremo la questione della licenza delle immagini. Viviamo infatti in un mondo in cui le immagini vengono condivise, senza talvolta riflettere né sulla loro proprietà, né sulla loro circolazione. L’ultima fase è stata la creazione dell’articolo per il giornalino di istituto, il BertOnline e l’esposizione in classe, che avverrà durante l’ora di religione, mentre questo progetto rientra in generale nell’ambito di educazione civica. Di virtuale per noi esiste solo il visore Class VR che utilizzeremo a breve per visualizzare gli ambienti creati, di reale c’è il legame tra di noi.

Classe 2 L

 

Professor Cantoro: L’anno scorso, durante una passeggiata al parco della Cava in compagnia dei nostri alunni, ho notato lo stato di abbandono del Fruttario al suo interno. Da qui la proposta di un progetto per risanare tutte le piante e gli alberi custoditi nell’area in questione.

Grazie al Comune di Rimini ci è stata data la possibilità di bonificare il vecchio Fruttario e di prendercene  cura. Samuele: Ci siamo mai fermati a chiederci che strada abbiano fatto un caco, un melo o un fico che ci regalano tanto piacere e gusto al palato? Noi ragazzi della scuola di primo grado A. Bertola, il 24 marzo, abbiamo fatto la nostra prima visita al Fruttario. A tutti noi è piaciuta molto come esperienza perché penso che nel tempo, per i ragazzi della nostra età, sia andata persa la voglia di sporcarsi le mani e riusciamo sempre meno ad allontanarci dal mondo tecnologico. È sempre bello ritrovarsi a contatto con la natura, ascoltarla e al contempo ascoltarsi nel silenzio e nelle bellezze che ci regala. Speriamo di vedere crescere tutto ciò che abbiamo piantato prima della fine della scuola, solo con amore si può comporre una rete fatta non solo di terra e sapori, ma soprattutto di valori e di emozioni. Prof. Pietro Cantoro Samuele Belli 1 G

 

Il progetto Iter (acronimo di Thermonuclear experiment reactor) è un progetto internazionale, di grande complessità, che prevede l’investimento di enormi quantità di denaro. Vi partecipano un consistente numero di nazioni. Esse collaborano alla riuscita dell’esperimento che ha come proposito quello di dimostrare che la fusione su larga scala è possibile. Si tratta di un reattore sperimentale funzionante con combustibile a base di deuteriotrizio con il quale si auspica, un domani, sia possibile produrre enormi quantità di energia in maniera sicura e sostenibile. Anche l’Italia, attraverso l’agenzia europea Fusion for Energy, partecipa al progetto occupandosi soprattutto della progettazione e costruzione dei sistemi di sospensione magnetica. L’Italia non si è però limitata solo a questo, tanto che la nostra nazione ha vinto oltre il 50% delle commesse legate alla realizzazione del sistema. I programmi iniziali prevedevano l’accensione del dispositivo per il 2019 ed un costo totale di 10 miliardi di euro; nel 2009 i costi sono lievitati arrivando a 15 miliardi di euro. Il 16 giugno 2016 il consiglio direttivo ha comunicato che per la produzione del primo plasma ci vorranno ancora nove anni. Se riusciremo a dominare questa impresa avremo l’occasione di contribuire in maniera incredibile ad un futuro migliore ma soprattutto sostenibile. Gianluca Petrini 2 D

 

Durante il mese di febbraio presso la nostra scuola si è svolto il torneo annuale di calcetto delle classi prime. Ci ha seguito in questa impresa la professoressa A. Cancellotti, nostra insegnante di educazione motoria. Ci sono stati due tornei, uno maschile e uno femminile, che si sono svolti nella stupefacente palestra delle Bertola; le partite erano a eliminazione diretta e le squadre hanno giocato con determinazione e passione fino al ventesimo minuto. La carica si avvertiva perfino dagli spogliatoi.

Questo torneo ci ha dato l’opportunità di conoscere nuove persone. Ci siamo divertiti, ma ci siamo anche scoperti molto compatti e abbiamo creato una squadra unita, leale. Ci siamo aiutati pure nel prepartita per ottenere la vittoria finale, orgogliosamente raggiunta! L’occasione per dimostrarci a vicenda la nostra solidarietà!

Matteo Lucchi, Giorgia Cenci, Davide Drudi, M. Vittoria Tomassini, Gianluca Fabbri, Aurora Capitani 1 A

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