ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Alighieri Dante di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC) - 2B

Suggestioni del passato e volo nel futuro

Visita al Museo dell’Uomo e dell’Ambiente nel Palazzo Pretorio di Terra del Sole: i ragazzi si sono immersi nella vita di un secolo fa

C’è un luogo nel Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo dove è possibile immergersi nella vita dei primi del ‘900, un luogo dove prendono forma i racconti dei nonni e dei bisnonni. E’ il Mua, Museo dell’Uomo e dell’Ambiente situato all’interno del Palazzo Pretorio di Terra del Sole.

Istituito nel 1972 per volontà della Pro loco, il museo propone un percorso etno-antropologico che illustra la vita e il lavoro degli abitanti delle nostre colline fino agli anni ‘40 del secolo scorso. Attraverso l’accurata ricostruzione degli ambienti ci si può immergere nella vita quotidiana di un secolo fa, in un percorso che illustra la struttura della casa colonica, la famiglia mezzadrile con le sue antiche gerarchie ed usanze, l’aia coi suoi riti agresti, la cucina domestica con la sua calda atmosfera, i lavori ’donneschi’, i miti e le credenze popolari, i giochi e gli eventi musicali della piazza. Durante la nostra visita al museo noi ragazzi abbiamo guardato con occhi straniti e sbalorditi gli oggetti di un passato in fondo non troppo lontano, ma che testimoniano il grande cambiamento delle condizioni di vita avvenuto nel nostro territorio in qualche decina di anni.

Alcuni oggetti non esistono proprio più ai giorni nostri e ci fan-no anche un po’ sorridere, come il ’prete’ che veniva inserito sotto le coperte per riscaldare il letto nelle fredde notte invernali; altri sono cambiati al punto tale da essere quasi irriconoscibili come il ferro da stiro che era riempito di brace per raggiungere la temperatura giusta per stirare. Quello che è evidente, però, è che la vita in quegli anni doveva essere davvero molto dura, ogni attività richiedeva fatica, tempo e la collaborazione di tante persone.

A questo punto ci è venuta una curiosità: cosa potrebbe esserci fra 50 anni in questo museo per descrivere il nostro modo di vivere? Cosa potrebbe vedere una scolaresca in visita come testimonianza del passato? Probabilmente i ragazzi sarebbero accolti da un robot che sarà la loro guida e che li accompagnerà nella ricostruzione di un’aula scolastica dell’inizio del secolo, il ventunesimo. Qui, con tono distaccato, la guida indicherà i banchi di legno, i libri cartacei, le penne a sfera e le matite e un oggetto descritto come ’contenitore di materiale scolastico, munito spesso di rotelle, che gli alunni utilizzavano per portare libri e quaderni da casa a scuola e da scuola a casa’, in sostanza uno zaino. E poco più lontano in una teca di vetro i ragazzi potrebbero leggere nella descrizione: ’Tipico portaoggetti scolastici. Si apriva e si chiudeva con una cerniera e poteva essere di vari colori o riportare il logo di vecchie squadre di calcio. Si tratta di un astuccio’.

Appoggiato ad una parete si potrebbe trovare un vecchio termosifone, sicuramente un oggetto che non esisterà più, già ora in effetti esistono altri strumenti per il riscaldamento delle case. Nelle abitazioni un sistema termoregolatore sarà alimentato dai pannelli solari e ci sarà un piccolo sensore che terrà gli ambienti sempre alla stessa temperatura senza sprechi …

o forse non ci sarà più bisogno di un sistema di riscaldamento visto che a causa del cambiamento climatico la temperatura del pianeta continuerà ad innalzarsi.

Ma quello che incuriosirà di più i ragazzi sarà probabilmente un ambiente completamente dedicato a una grande pandemia documentata da foto e da vecchi articoli di giornale. Era il 2019 e un virus letale, il Sars Covid 19, si diffuse in tutto il mondo e costrinse l’intera popolazione ad isolarsi e a chiudersi nelle proprie case. La ’nuova peste’ provocò la morte di milioni di persone e in questa stanza saranno raccolti oggetti che testimoniano la pandemia: mascherine, igienizzanti, vaccini, tamponi da fare in casa, greenpass.. e forse qualcuno al ritorno a casa andrà dai nonni, cioè da noi, a chiederci come sono andate veramente le cose. E noi, che c’eravamo, sapremo certamente rispondere!

Classe 2ªB

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