ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Istituto Santa Filomena di San Giovanni in Marignano (RN)

«Il giornalismo racconta la verità»

Il campionato Cronisti in classe e le riflessioni dei ragazzi nell’ultima uscita su il Resto del Carlino

Ultima pagina sul Resto del Carlino? Ci sembra opportuno fare un bilancio. Il giornalismo è il complesso delle attività necessarie a fornire e commentare notizie, cronache, informazioni, suggerisce il vocabolario, ma a noi piace ricordare le parole di Tiziano Terzani, cronista e scrittore: «Il giornalismo non è un semplice mestiere ma qualcosa di più. È un atteggiamento verso la vita che muove dalla curiosità e finisce col diventare servizio pubblico: è missione». Come diceva Eugenio Scalfari, «richiede una vocazione. Se quella vocazione non c’è, è inutile provarci». Noi ci abbiamo provato. Per noi vivere questa esperienza è un’opportunità imperdibile che ci permette di socializzare, crescere, imparare e conoscere. Lo facciamo perché vogliamo diventare grandi, ci dà soddisfazione vedere i nostri articoli pubblicati, rispondere ai dubbi o alle domande che altrimenti sarebbero rimaste senza una risposta e perché è divertente stare insieme ai nostri compagni. Non sempre siamo d’accordo su quello che è necessario scrivere: alcuni di noi vorrebbero allungare l’articolo, altri riassumerlo. Alla fine troviamo sempre una soluzione, un punto di incontro che arriva dopo tanti ma o perché. Scrivere un’intera pagina di un giornale vero, con tanto di fotografie, è stata davvero una sfida importante, come allestire la vetrina di un negozio, per dirla come Vittorio Feltri. Attirare l’attenzione sui nostri articoli è stato un lavoro accurato che ci ha motivati tutti fino ad arrivare a creare un piccolo giornale della nostra scuola, PRIMOBANCO, che esce due volte all’anno, una a quadrimestre, in cui raccontiamo i momenti più importanti e divertenti come le gite, le attività pomeridiane dei laboratori, le feste di inizio e fine anno e il musical, interpretato dai ragazzi di terza.

In Italia ci possiamo ritenere parecchio fortunati rispetto ad altri paesi quali Cina, Arabia Saudita, Bielorussia e Vietnam perché abbiamo libertà di stampa che ci permette di scrivere e dire ciò che pensiamo e vogliamo. Certo, quello del giornalista non è un lavoro facile e a volte al primo impatto potrebbe sembrare anche noioso, presto però ci si accorge che aiuta a riflettere su cosa è giusto o sbagliato e insegna ad amare il vero. Noi, immedesimandoci nei grandi giornalisti, abbiamo scritto articoli allo scopo di raccontare alle persone la realtà in modo veritiero, perché un giornalismo che è fatto di verità ha il potere di fermare la violenza e la sofferenza che, invece, false e cattive parole possono causare.

Morgan Bucchi, Claudio De Mitri, Giovanni Maria Martini, Tommaso Sartori, Francesco Guerra

 

Il termine «generazione zeta» si riferisce proprio a noi, nati tra il 1997 e il 2012: figli della generazione X e degli ultimi ’baby boomer’. Veniamo definiti sfiancati e pigri, individualisti e più propensi al fare che all’essere.

Molti della ’generazione Z’ si sentono stanchi. Il loro atteggiamento ha subito una rovina a partire dal 2021: in calo l’interesse a viaggiare e a esplorare il mondo, in calo l’attenzione all’emergenza climatica, in calo l’interesse per i problemi ambientali e per le notizie di attualità.

Il dottor Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta dell’Istituto Minotauro di Milano, attribuisce le cause di questo nostro indebolimento a genitori e adulti incapaci di porgere orecchio alle nostre domande e accettarci così come siamo con le nostre paure e le nostre fragilità.

Essi si aspettano da noi eccellenti rendimenti e questo genera in noi una forte ansia, non solo da prestazione, ma generalizzata e d’identità. In una società che promuove l’individualismo e la competitività, quasi nessuno dei grandi sa più ascoltarci e accoglierci in modo vero, senza pregiudizi e noi siamo sempre più sfiancati e soli.

Penelope Mami, Virginia Olmeda, Riccardo Prioli e Leonardo Molari I B

 

L’intelligenza artificiale è una tecnologia in continua evoluzione che sta rivoluzionando diversi settori. Si basa sulla creazione di algoritmi in grado di apprendere da dati e situazioni pregresse. Oggi l’intelligenza artificale viene usata nella medicina, nel settore automobilistico, nella finanza, nella sicurezza e nella robotica.Ultimamente è stata resa disponibile una versione aggiornata e sviluppata di una nuova applicazione, GPT-4. ChatGPT è un assistente virtuale basato sulla tecnologia di intelligenza artificiale. È stato addestrato su una vasta gamma di argomenti e può fornire varie informazioni. Utilizza l’elaborazione del linguaggio naturale, per comprendere e rispondere alle richieste in modo efficiente e preciso. Si tratta di un ’chatbot’ che elabora conversazioni umane e fornisce risposte a qualsiasi domanda, come una persona reale. L’intelligenza artificiale, tuttavia, non potrà mai sostituire l’uomo completamente perché è priva di sentimenti, non ha emozioni, non riconosce il bene e il male e non avendo un cuore non sa amare, ma soprattutto non conosce la libertà.

Claudio De Mitri, Morgan Bucchi, Tommaso Sartori e Giovanni Maria Martini II A

Non tutti sanno che a San Giovanni in Marignano è nato nel 1839 Respicio Olmeda Bilancioni, volontario garibaldino. Si tratta del telegrafista che il 9 agosto 1866 trasmise da Bezzecca, in provincia di Trento, la famosa frase “Obbedisco” pronunciata da Giuseppe Garibaldi, comandante italiano durante la III Guerra di Indipendenza: quando il neonato Stato italiano, alleato della Prussia, combatteva contro l’impero austro-ungarico.

Oggi il paese ricorda ancora Respicio con una targa sul muro della sua casa natale di via Roma.

Elisa De Marchi e Francesco Guerra

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