ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Leopardi Giacomo di Grottammare (AP) - 3C - 3D

Eco game, il quiz che premia il riciclo corretto

Organizzato dall’Istituto alberghiero di San Benedetto per promuovere la raccolta differenziata e contro lo spreco alimentare

Il progetto «Eco Game», organizzato dall’Istituto alberghiero di San Benedetto, consiste in una gara in cui vince la classe che totalizza più punti nell’indovinare come i materiali possono essere riciclati in modo corretto. Durante la prima parte del progetto ci è stato illustrato attraverso video e documenti l’utilità del riciclo in un mondo, come il nostro, quasi sommerso ormai dalla spazzatura. Abbiamo capito che innanzitutto occorre non sprecare cibo ma anche che l’acquisto continuo di nuovi prodotti sempre più sofisticati non riuscirà a soddisfare mai pienamente le nostre esigenze, sia materiali che affettive. Alcune regole non le conoscevamo, per esempio che il cristallo e la carta da forno non vanno riciclati, la bottiglia di plastica deve essere schiacciata prima di essere buttata e poi che tutto ciò che è a forma di contenitore può essere riciclato. Ogni classe aveva un telecomando con il quale rispondere a tempo alle domande che apparivano sullo schermo, rispondendo correttamente si faceva il punto. Le domande erano varie e riguardavano non solo i rifiuti ma anche la sostenibilità dei materiali e i comportamenti salutari per l’ambiente. Alla fine ci siamo divertiti molto e la nostra classe ha vinto perciò siamo passati al livello successivo: la finale. Quest’ultima si è svolta nel plesso dell’istituto Alberghiero, con la partecipazione anche di classi di altre scuole.

Il quiz si è svolto proprio come nella prima prova, con il telecomando bisognava selezionare la risposta giusta il prima possibile. Il tutto era diviso in tre round: nei primi due la nostra classe era in gioco per la vittoria ma non siamo riusciti a superare l’ultimo round e siamo arrivati secondi. Alla fine hanno premiato le squadre vincitrici, a noi hanno date delle pennette USB è un buono sconto di 20 euro per una cartoleria, oltre ad offrirci un buonissimo buffet fatto proprio dagli studenti dell’Alberghiero. L’obiettivo del progetto era proprio quello di sensibilizzare sui problemi riguardanti l’ambiente e insegnare a tutti, studenti e professori, come nel nostro piccolo possiamo contribuire alla diminuzione dei rifiuti e dell’inquinamento enorme che comportano. È stata un’esperienza alternativa che ci ha insegnato in modo nuovo la gestione dei rifiuti e un’etica del consumo attento e sostenibile.

 

Nel corso dell’anno scolastico abbiamo svolto un progetto riguardante l’educazione civica.

Abbiamo scoperto la dieta mediterranea e i benefici sulla salute e la socialità. Ci siamo chiesti se è possibile un’alimentazione sana e sostenibile: intervistando i nonni e i fruttivendoli locali abbiamo ampliato la conoscenza dei prodotti coltivati e allevati nel nostro territorio e abbiamo capito che se ci limitassimo il più possibile al consumo di tali prodotti potremmo anche noi fare la differenza nel ridurre lo sfruttamento ed inquinamento della terra. I nostri nonni e parenti ci hanno descritto i piatti ti-pici di un tempo e che, pensate un po’, utilizzavano solo prodotti locali e stagionali, dunque loro sì che avevano un’alimentazione sostenibile oltre che più genuina. Nella nostra classe è venuta anche una rappresentante dello Slow Food, un’associazione che ricerca il mantenimento della biodiversità.

È stato molto interessante comprendere che molte specie animali sono in pericolo per colpa della società che sta continuando a sfruttare eccessivamente le risorse e che se mangiassimo meno, ma più prodotti locali, sarebbe più sano per tutti. Infine per mettere insieme tutte le informazioni apprese durante il progetto ognuno di noi ha creato un menù a km zero. Nei gustosissimi menù sono stati utilizzati tutti i prodotti locali e stagionali tipici delle Marche. Dunque conoscere le risorse del territorio e consumare prodotti locali ha diverse conseguenze positive, come la riduzione degli imballaggi e dell’inquinamento legato ai trasporti oltre che sulla salute dell’organismo in quanto i prodotti sono trattati meno arrivando spesso in giornata nei negozi dove si acquistano. Adesso anche noi possiamo con le nostre scelte alimentari contribuire alla sostenibilità del pianeta, e non è poco visto che tutti mangiamo e tutti i giorni.

 

La classe 3C ha aderito al progetto «Give me five»: lo scopo quello di responsabilizzare e formare sui temi relativi al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile dei centri urbani in modo particolare. Ci siamo suddivisi in cinque gruppi composti da quattro alunni; ogni gruppo ha avuto il compito di costruire un quartiere di un’ipotetica città che avesse la caratteristica della sostenibilità. I materiali utilizzati da ogni gruppo sono stati: carta, cartone e tetrapak. Ogni quartiere della città doveva contenere elementi verosimili: una scuola, il municipio, centri commerciali, luoghi di culto e un ospedale. Il lavoro sta per essere ultimato nel rispetto dei tempi stabiliti. Il progetto ci ha insegnato a condividere idee e responsabilità rispettando le opinioni di tutti i membri del gruppo e abbiamo capito che si possono costruire edifici belli, funzionali ed ecologici, ovviamente non con la carta. La scienza e lo sviluppo tecnologico possono ideare materiali alternativi che non inquinano e i cittadini, ognuno con le proprie responsabilità, hanno il dovere di creare città in cui vivere bene e allora sicuramente saranno anche bellissime!

I protagonisti della pagina dei Campionati di giornalismo di oggi sono gli studenti e le studentesse dell’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Grottammare.

L’articolo di apertura sull’alimentazione sana e sostenibile è stato realizzato dalla classe 3C, mentre il servizio sul progetto «Eco Game» è a firma di Alessia Ficcadenti e Diego Palanca della classe 3D.

Infine, il pezzo sul progetto «Give me five» è opera di Daniele Cianella, della classe 3C. In tutti i loro lavori i ragazzi e le ragazze della scuola di Grottammare sono stati coordinati dalla professoressa Fabiola Delfino.

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