ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Ponte sul Marecchia di Verrucchio (RN) - 3C - 2D - 2H

Sempre più donne giocano a calcio

L’intervista a un allenatore della squadra femminile Rimini Under 15: «Una disciplina per tutti»

Quanto la gente sa del calcio femminile? Come questo sport influisce sulla parità di genere? Queste e altre domande sono state poste a uno degli allenatori del Rimini Calcio Under 15 squadra femminile.

Con il crescente impatto mediatico nel calcio femminile negli ultimi anni si è notato un aumento delle iscrizioni? «E’ in crescita sia a livello professionale che dilettantistico, sono tante le ragazze che stanno trovando piú interessante questo mondo e di ogni età».

C’è stato un miglioramento a livello giovanile da quando il calcio femminile è diventato professionista? «Grazie alla federazione, sempre più squadre stanno realizzando settori giovanili interamente dedicati al femminile.

Questo non può fare altro che aumentare l’attenzione e il numero di giocatrici. Tuttavia, le nostre ragazze provengono da realtà dilettantistiche, che, come nel mondo maschile, sono il vero serbatoio di atleti. Il professionismo potrà influire nella crescita solo se saranno investiti più soldi in infrastrutture e centri sportivi per i giovani atleti».

Con quale spirito le ragazze vivono le giovanili? «Le ragazze hanno dimostrato di avere un sano spirito competitivo contro ogni avversario e notevoli doti sportive e caratteriali quali sacrificio e impegno, senza però mai tralasciare l’aspetto del divertimento».

Qual è la più grande differenza tra allenare i ragazzi e le ragazze secondo lei? «Umanamente è un’esperienza entusiasmante. Del femminile sono rimasto colpito dalla grande dedizione, determinazione e voglia di lavorare da parte di tutte le ragazze a prescindere dalle condizioni climatiche non sempre favorevoli».

La stagione è ormai conclusa, può esprimere un parere personale sui risultati ottenuti, e quali sono i prossimi obiettivi? «Il campionato ha portato risultati positivi per la formazione Under 15 mentre nei tornei di fine stagione la squadra avrà modo di esercitarsi nel calcio a 11 in vista della prossima stagione.

L’;obiettivo per il futuro è quello di fare uno sforzo ancora maggiore per creare un movimento calcistico femminile importante nel Riminese».

Come il calcio femminile influisce sulla parità di genere? «Il calcio è un sport giocato in tutto il mondo, in cui si ritrovano importantissimi valori della vita che solo il gioco di squadra può conferire e aiutare a migliorare. Il fatto che il movimento calcistico femminile sia cresciuto negli ultimi anni, rafforza il significato di quanto sia effettivamente uno sport per tutti».

Francesco Canarini, Tommaso Fabbri e Riccardo Mini II D

 

Nella scuola Pazzini, abbiamo condotto un’indagine su 84 dodicenni per vedere quali fossero gli sport più praticati, per poi analizzarli insieme a lezione. I più amati sono calcio (11,9%), danza (11,9%), basket (9,5%), Pallavolo (8,3%), equitazione e ginnastica (6%). Abbiamo pensato che la notorietà di uno sport oggi proviene per lo più dai media, che condizionano le scelte di uno sport, come avviene per il calcio. Altre ragioni che influenzano l’iscrizione possono essere le condizioni economiche, così come la lontananza. Inoltre, l’analisi di tali preferenze può fornire informazioni utili a comprendere i gusti dei giovani e valutare il potenziale sviluppo di certi sport.

Questi dati ci fanno notare che la percentuale di studenti che non pratica sport si aggira sul 20,4%. Ciò nonostante, se si mette a confronto con la media nazionale, del 35,2%, possiamo notare che la differenza è piuttosto alta (15%). E non tutti gli studenti inseriti in questa indagine che non praticano uno sport sono necessariamente sedentari, perché potrebbero praticarlo senza essere iscritti ad alcuna associazione. Tutto questo ci porta a capire che a Villa Verucchio lo sport è molto praticato.

Raffaele Manfroni Teresa Carlini II H

 

Lo sport non è soltanto l’allenamento dal punto di vista fisico, ma è anche allenamento interiore. Fare uno sport significa sacrificarsi, sudare, piangere, buttare il cuore oltre l’ostacolo e avere molta dedizione e umiltà.

Uno sport poco conosciuto è il Taekwondo, un’arte marziale le cui parole d’ordine sono “dedizione e umiltà”. Il mio maestro ha sempre detto che bisogna avere rispetto verso gli avversari, i compagni e essere umili.

Tutto questo ha dei costi: il coraggio di resistere al dolore, alle sconfitte e alle ingiustizie. Solo così si può diventare un campione, nello sport e nella vita. Il Taekwondo aiuta dal punto di vista mentale, dà il coraggio di dire la propria opinione e permette di migliorare l’attenzione e l’educazione. Se non avessi iniziato a fare questo port, ora non sarei quello che sono. Ci sono persone che dicono che tutto lo sforzo è inutile, invece no. Un esempio è Vito dell’Aquila, campione olimpico, che si è allenato duramente e ora ha trasformato la disciplina in lavoro. Oppure, la maestra della Nazionale, Elena Blundo, vicecampionessa del mondo e dottoressa in fisica, conosciuta all’estero. Lo sport crea dei valori e ci può rendere migliori.

Nicolas Achilli III C

 

Lo sport, in particolare il calcio, è sempre stato legato alla figura maschile, ma negli ultimi tempi tutto sta cambiando. Giovedì 31 marzo a Rimini sono stati disputati i campionati studenteschi di calcio maschili e femminili. La scuola IC Ponte sul Marecchia ha partecipato a questi campionati con una squadra tutta al femminile accompagnata dalla prof Tomassoni. Il nostro istituto si è qualificato al IV posto.

Un bel momento in cui hanno vinto sport, amicizia e parità di genere.

Agnese Fabbri e Giulia Rampoldi IIIC

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