ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Leopardi di Pesaro (PU) - 2D - 3B - 3E

Filo diretto con la Spagna: il bello di Internet

Attraverso il progetto Etwinning i ragazzi hanno potuto svolgere attività a distanza con gli alunni di un paese di montagna in Navarra

Il progetto Etwinning che abbiamo intrapreso a scuola quest’anno è iniziato a novembre, con la collaborazione di dodici alunni della sesta primaria della scuola Cpeip San Benito a Miranda de Arga, un paese di montagna in Navarra, attraversato dal fiume Arga. La prima attività è stata la costruzione di un Padlet, una piattaforma dove puoi lavorare in modo collaborativo con altre persone, per organizzare e presentare le tue risorse didattiche. In questo programma abbiamo inserito i nostri testi di presentazione e i ragazzi spagnoli hanno inserito i loro, in tal modo noi, gli studenti della 2D e i dodici alunni della sesta primaria, abbiamo avuto la prima possibilità di lavorare insieme.

La seconda attività consisteva nel creare un bigliettino di Natale decorato da mandare ai ragazzi, realizzato con Canva, un programma che consente a tutti di progettare e pubblicare online.

Poco prima delle vacanze di Natale abbiamo anche avuto una videochiamata con i nostri compagni spagnoli, durante la quale ci siamo augurati di passare un buon Natale e un buon anno nuovo “faccia a faccia”. Quel giorno ci siamo presentati tutti con dei cappellini natalizi ed è stata un’attività molto divertente. A marzo abbiamo creato una jamboard, cioè uno spazio di lavoro dinamico, dove puoi aggiungere una combinazione di idee e disegnare dai tuoi dispositivi mobili. Con questo programma abbiamo descritto la nostra scuola, l’orario scolastico, le attività, i laboratori e preparato degli stickers digitali con dei messaggi riguardanti giorni e materie preferite degli alunni spagnoli e italiani. Questi testi li abbiamo studiati ed esposti ai ragazzi durante la seconda videochiamata che si è tenuta verso inizio aprile.

Questa esperienza è stata molto coinvolgente per noi e spero anche per gli studenti spagnoli.

È bello vedere come la tecnologia possa essere utilizzata per connettere ragazzi di diverse parti del mondo e creare un ambiente di apprendimento collaborativo. Ciò che ci ha colpito di più sono state le attività che abbiamo realizzato per i corrispondenti spagnoli, perché abbiamo potuto interagire con loro e scoprire aspetti e abitudini della loro scuola, oltre ad aumentare capacità di comprensione della lingua spagnola e la comunicazione orale.

Matteo Mancini e Miki Righi, 2ª D

 

Prof. e giornalisti per un giorno? Sì, si può! Dalla parte degli intervistati durante le interrogazioni a quella di intervistatori nell’evento conclusivo del progetto Benelli, che la nostra scuola ha realizzato per celebrare la nota azienda pesarese delle motociclette. Grazie a un role reversal, per una volta abbiamo potuto sentirci adulti e provare la sensazione di intervistare il noto telecronista di Sky Mauro Sanchini.

Come veri giornalisti ci siamo preparati in classe con i nostri docenti, abbiamo approfondito la vita del pilota e commentatore, analizzato le fonti e formulato domande pertinenti, a cui Sanchini si è sottoposto con entusiasmo. Non è stato per nulla semplice, ma alcune curiosità sono state apprezzate particolarmente: «Cosa si sacrifica durante il percorso per arrivare ad alti livelli?» E ancora: «Com’è cambiata la sua guida su strada dopo gli incidenti avuti in carriera? Quanto è importante la sicurezza stradale?» Le risposte del pilota hanno spaziato dalla sua adolescenza al codice della strada, da aneddoti divertenti a spunti di riflessione sul sacrificio e la dedizione per ottenere la prima moto e vincere il primo Gp.  Insomma, davanti a una platea di giornalisti, davanti ai nostri docenti, alla dirigente e ai nostri coetanei, ascoltare le risposte alle nostre domande è stato motivo di orgoglio. Il successo dell’evento, riportato anche su testate e reti locali, ci ha reso particolarmente felici. E per un giorno ci siamo sentiti adulti, giornalisti e anche un po’ prof.

Classe 3ª B

 

Crescere nel territorio pesarese significa anche potersi avvicinare alla musica grazie ad attività e progetti quali «Crescendo per Rossini».

Quest’anno, con la professoressa Claudia Rondolini, ideatrice e coordinatrice dell’iniziativa, ci siamo addentrati nella vita di Gioachino e della sua arte a partire da alcune tappe e aneddoti come la sua infanzia, trascorsa a Pesaro e la formazione musicale a Bologna, dove viene soprannominato “il Tedeschino”. Poi arrivano il decollo della carriera e la conquista dei più importanti teatri d’Europa.

Ci ha affascinato la storia del melodramma negli anni in cui si «faceva l’Italia»; e ci siamo immedesimati nell’atmosfera di un teatro dell’800, di quella delle sue feste aperte alla cittadinanza, dove socialità e arte da sempre si sono incontrate. Abbiamo potuto quindi riflettere sulle potenzialità della voce umana nel canto attraverso l’incontro con la soprano Katia Natalini ed esplorare come operano le varie professionalità in un teatro con Federica Bassani.

Siamo giunti infine all’opera rossiniana che per la prima volta verrà allestita questa estate al Rossini Opera Festival: Eduardo e Cristina.

Dopo averne conosciute le vicende, siamo curiosi di poter assistere allo spettacolo. L’ultimo aspetto che abbiamo apprezzato della vita del compositore è stato sapere che ha lasciato la sua eredità al comune di Pesaro per fondare un liceo musicale in città dopo la morte di sua moglie.

Classe 3ª E

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