ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Pedrazzoli - Fiumalbo di Fiumalbo (MO) - 1C

«I nostri nonni speciali e sempre presenti»

I ragazzi riflettono sulla figura che viene festeggiata il 2 ottobre: «Per noi sono un punto di riferimento importante»

Dal 2005, in Italia, il 2 ottobre si celebra la festa dei nonni. Noi ragazzi della 1°C della scuola media di Fiumalbo siamo andati a trovare i nostri nonni, abbiamo scelto tra di loro quelli più chiacchieroni e li abbiamo intervistati. Qualcuno purtroppo i nonni non li ha più fisicamente, ma ne conserva vivo il ricordo nel proprio cuore, ed ha scritto una lettera ad essi indirizzata per ricordarli. In questo modo tutta la classe ha partecipato con entusiasmo e, è il caso di dirlo, con grande amore alla stesura di questo articolo, che raccoglie un collage di interviste che i nonni in questione sono stati molto felici di rilasciare, e che testimoniano il profondo affetto che lega noi ragazzi ai nostri adorati nonni.

Tra i «nonni migliori del mondo», cioè i nostri, ci sono nonna Silvana, che è di origine americana, e lo rivela nel divertente accento col quale parla, poi c’è il «nonnone» Andrea, che porta il 49 di scarpe, nonno Moreno che va a funghi (e ne raccoglie anche tanti!); nonna Anna: quando c’è lei tutti i problemi svaniscono, poi c’è la nonna che vizia i nipoti che la fanno sentire più giovane e indispensabile, e che si emoziona quando vede gli stessi nipoti rivivere le cose che hanno vissuto i loro genitori; nonna Mirella, bravissima cuoca (come tutte le nostre nonne); poi nonno Paolo, nonno Giovi, nonna Carla, che sono sempre presenti anche se non ci sono più.

Le domande che noi alunni-nipotini abbiamo rivolto ai nostri nonni speciali sono state molte, soprattutto mirate a fare un paragone tra generazioni che ormai sono diversissime. Come eravate alla mia età? Chi era il vostro miglior amico? Chi erano i vostri primi fidanzatini? Come andavate a scuola? Quali erano i vostri sogni? Quali avete realizzato di questi? A quali avete rinunciato? Quali sono quelli ancora da realizzare? Come eravate prima della mia nascita? Cosa facevate? Come siete adesso? Che musica vi piace? I film? Le serie TV? I piatti preferiti? Gli amici? Gli hobby? Come erano i vostri genitori quando eravate ragazzi voi? Le risposte sono a volte tenere, a volte divertenti: la maggior parte dei nonni ha risposto che «andava a scuola a piedi»; che i genitori all’epoca erano severi, che più che fidanzatini avevano «simpatie», oppure «il mio primo fidanzato fu tuo nonno». I gusti musicali poi, sono ovviamente diversissimi da quelli dei ragazzi di oggi: si va dalla musica anni ’60/70 a quella anni ’80 (senza trascurare il liscio), ma qualcuno apprezza anche i Queen e Vasco Rossi. La maggior parte dei nonni adora giocare a carte oltre che, ovviamente, passare più tempo possibile con i propri nipotini, e la cosa, vi assicuriamo, è assolutamente reciproca!

 

«Ciao nonni, oggi la prof mi ha chiesto di fare un’intervista ai miei nonni più chiacchieroni, ma visto che voi due non ci siete più e che gli altri nonni non li ho mai conosciuti, ho deciso di scrivere una lettera, in vostro onore e per ricordarvi. Allora, cari nonni, volevo dirvi che voi due mi mancate tanto e che vorrei che foste qui accanto a me a sostenermi e a spronarmi in ogni scelta che faccio.

Vi volevo dire che quando la prof ci ha proposto questa attività sui nonni io mi sono messa a piangere, ma qualcuno mi ha detto che voi sarete per tutta la vita nel mio cuore, ed è proprio vero: voi siete state le persone più brave, gentili e premurose che io abbia mai incontrato, e vi avrò tutta la vita al mio fianco, soprattutto in certi momenti e nei miei sogni più belli!

La vostra cara Sofi

 

Noi ragazzi della classe abbiamo anche immaginato il nostro futuro da nonni e abbiamo raccolto qualche idea, che desidereremmo trasmettere ai futuri nipotini.

Anche se siamo ancora molto giovani abbiamo pensato a come sarà, un giorno, essere nonni.

«Caro/a nipotino/a spero veramente di fare molte cose con te come: giocare insieme, andare a fare una passeggiata, aiutarti quando hai bisogno. Ti vorrei insegnare tutte le tradizioni di famiglia e a rispettare chi ti sta intorno.

Credo che non ti nasconderò mai niente perché non ho bisogno di farlo».

«Quando sarò nonno anch’io spero di avere un bravo nipotino e di aiutarlo a crescere». «Quando sarò nonna vorrei avere due nipoti, maschio e femmina, che si vogliono bene. Le cose importanti che insegnerei loro sarebbero: portare rispetto ai loro genitori, imparare a giocare ed essere socievoli, essere sinceri. Mi piacerebbe passare molto tempo con loro o al cinema o sul divano a guardare la Tv». «Io con il mio futuro nipote vorrei giocare a calcio, ma non vorrei mai andare in macchina con lui! Io gli vorrei insegnare a giocare a calcio, ad andare in bicicletta e ad andare a caccia, ma non vorrei mai che lui scoprisse che io ho imparato solo ad 11 anni ad andare in bicicletta!».

«Quando sarò nonno ai miei nipoti dirò di inseguire sempre i propri sogni e se anche avranno un ostacolo di non fermarsi mai. Ai miei nipoti non vorrei mai nascondere niente, perché se da grande farò qualche errore molto grave lo dirò loro in modo che sia un esempio da non seguire. Io con i miei nipoti vorrei divertirmi il più possibile, finché posso. E non so come, ma non vorrei mai abbandonarli».

«Io sarò una nonna scatenata e voglio avere tanti nipotini da abbracciare, viziare e coccolare. Io avrò lunghi capelli avvolti in una grande treccia, una maglia a maniche corte con una felpa alla moda e dei pantaloncini corti e un paio di infradito ai piedi. Voglio giocare a tutti i giochi possibili all’aperto, insegnerò loro ad arrampicarsi su un albero e li aiuterò ad andare bene a scuola».

«Io da grande vorrei essere nonno di cinque bambini e insegnare loro a giocare ai videogiochi». «Secondo me io da nonna sarò una nonna sprint oppure starò sul letto a dormire tutto il giorno. Altrimenti mi piacerebbe diventare come mia nonna: una grande cuoca.

Con mio nipote mi piacerebbe andare a fare passeggiate e parlargli un po’ della mia vita, degli amici grandiosi che ho avuto. Gli vorrei tanto insegnare ad essere una persona forte e a credere in sé stesso».

Classe 1°C Marco Ballantini, Riccardo Berti Pagliai, Alyssa Cassai, Gioele Capasso, Sofia Franceschi, Nicholas Gianasi, Michele Giordano, Maryam Manfredini, Angelica Nizzi, Emma Nizzi, Lapo Scandagli, Aurora Viti. Docente tutor: Silvia Guareschi

Votazioni CHIUSE
Voti: 3

Pagina in concorso