ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado di Calisese di Calisese (FC) - 3H

Un solo sogno: stop alla violenza sulle donne

Un’alunna della scuola di Calisese: «Venivo presa di mira sui social, per i commenti offensivi dei coetanei ho smesso di pubblicare foto»

Sempre più spesso, in tv e sui social network, si sente parlare di violenza sulle donne. A questo proposito noi, alunni della III H della scuola media di Calisese, abbiamo deciso di intervistare ragazze di età compresa tra 11 e 14 anni, con esperienze personali significative a riguardo, per capire se questa forma di violenza può interessare anche il mondo degli adolescenti. L’indagine parte dalle ragazze della scuola media e fa un salto nel passato per andare a indagare i momenti drammatici vissuti dalle giovani, incapaci di togliere dalla memoria alcuni traumatici eventi. Ma già il riconoscerli, ed esternarli, è un passo importante verso il superamento degli stessi.

La prima a parlarci di una violenza verbale e psicologica subita è stata Irene che, a partire dal secondo anno della scuola primaria, iniziò a soffrire per l’atteggiamento ostile da parte di un’insegnante.

«Ai colloqui dichiara la ragazza – mia mamma fece una confidenza privata alla maestra, chiedendo di tenerla per sé. La docente, invece, il giorno successivo raccontò il fatto in questione di fronte a tutti. Da quel momento è cominciato l’inferno, anche se la docente faceva credere a mia madre che io stessi bene».

«Molto tempo dopo – aggiunge la ragazza – è arrivato un maestro che iniziò a prendermi in giro scherzosamente. Seguendo il suo esempio, però, i miei compagni iniziarono a prendermi di mira. Dopo un paio di mesi lo confidai a mia madre. Lei ne parlò subito al dirigente, che prospettò l’ipotesi di una denuncia.

Tutto si sistemò rapidamente, ma non dimenticherò mai quel periodo».

Secondo Mia, un’altra alunna della nostra scuola, la violenza di genere spesso può originarsi da adulti poco affidabili, anche amici di famiglia, che conducono uno stile di vita discutibile.

«In questi casi -precisa Mia- è fondamentale che i genitori siano molto attenti e pronti a inter-venire, come fece prontamente mia madre in una situazione spiacevole che ho vissuto circa 3 anni fa».

Lucrezia, amica di una nostra compagna di classe ci ha raccontato: «Venivo presa di mira sui social, come Instagram e TikTok e anche a scuola dai miei coetanei. Per i loro commenti offensivi ho smesso di pubblicare video e foto». La ragazza considera ora i social una sorta di terra di nessuno, dove molti si sentono liberi di scrivere ciò che vogliono perché protetti da uno schermo e di mancare di rispetto agli altri, spesso senza pagarne le conseguenze.

Alunni e insegnanti della III H di Calisese: Battistini Alessia, Bocchini Luigi, Bongiorno Beatrice, Cepeda Burga Brian, Cepeda Burga Elvis, Citarella Marta, Darouachi Saber, El Brini Wafaa, Faedi Samuele, Gasperini Federico, Giorgini Crispian Sebastian, Guidi Linda, Mitev Todorov Marinov Mitev, Mortani Alberto, Noumi Hadhria, Ostolani Lorenzo, Pesaresi Mattia, Pistocchi Anita, Placuzzi Giacomo, Teodorani Vittoria, Ventrucci Alice. Docenti: Prof.ssa Boninsegna Elisabetta, Liardo Gianluca.

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