ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Ferrari di Maranello (MO) - 3G

La mafia dilaga indisturbata anche al nord

Il fenomeno inizialmente confinato in Sicilia si è diffuso in tutta Italia con spaccio di droga e traffico di armi minando i mercati finanziari

La cattura di Matteo Messina Denaro ha fatto nascere in noi giovani interrogativi rispetto al fenomeno mafioso che abbiamo cercato di approfondire. La mafia è un fenomeno collocabile nel Sud Italia in particolare in Sicilia dopo l’unificazione d’Italia. E a quell’epoca era composta da alcuni uomini che cercavano di mettersi al servizio dei latifondisti per reprimere i desideri sociali di sindacalisti e braccianti. Il termine ’mafiusu’ era comparso in un dramma teatrale del 1863 in scena a Palermo. Ma ben presto questi uomini, ispirandosi ad un fenomeno, ’il familismo amorale’ diedero vita ad un’organizzazione che aveva come principio fondamentale l’odio verso la democrazia. Durante gli anni 60’e 70’ la mafia fece un vero e proprio salto di qualità. Da un lato per il controllo del mercato degli stupefacenti che ha garantito enormi profitti, ma al tempo stesso, la presenza di alcuni boss al nord mandati per scappare dalle inchieste consentì che il fenomeno si sviluppasse anche al di fuori della regione siciliana. Lo scrittore Leonardo Sciascia ha parlato di una ’linea della palma’ paragonando il diffondersi della pianta palermitana nelle località marittime alla modalità con cui la Mafia ha oltrepassato lo stretto di Messina, arrivando anche a Milano. Oggi la mafia violenta, sembra essere meno evidente. Però, purtroppo, non è un segno che indica la morte di questa organizzazione in modo definitivo. Ora i principali ricavi della mafia provengono dallo spaccio di droga, dal traffico d’armi, dalla gestione degli appalti e, in certe zone, dallo smaltimento illecito di rifiuti tossici, un giro d’affari milionario con cui molte famiglie mafiose si sono arricchite risparmiando sui costi e rilasciando nell’ambiente tonnellate di rifiuti nocivi e altamente inquinanti. Si può dire che le organizzazioni criminali siciliane, calabresi, campane hanno scelto di limitare gli omicidi, per poter operare nei mercati finanziari e nell’economia ’legale’. La provincia di Modena è stata una provincia in cui si è diffusa principalmente l’ndrangheta e il Clan dei Casalesi. Negli anni 80 Modena diventò di fatto la ‘succursale’ della camorra di Casal di Principe. C’è stato addirittura un processo che ha dimostrato che nei nostri comuni uomini appartenenti a questo clan mafioso gestivano la vita di molte persone. Ciò che deve farci preoccupare è che la mafia può dilagare sempre più indisturbata perché spesso i suoi valori sono molto diffusi tra i più giovani. La sfida resta, quindi, credere che lo stato democratico resti il miglior governo possibile, e avere la certezza che ciascuno compia il proprio dovere. Tommaso Compagni e Matteo Valenzano 3G IC Ferrari Maranello

Votazioni CHIUSE
Voti: 89

Pagina in concorso