ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Maestre Pie di Bologna (BO) - 3A - 1A

Franco Leoni, il sopravvissuto

La sua storia e la strage di Marzabotto raccontate da Daniele Susini ai ragazzi delle Maestre Pie

«La storia deve governare la memoria, va interpretata attraverso il rigore della storia». È iniziato così l’incontro con Daniele Susini, autore del libro ’Ti racconto Marzabotto’ che nella giornata del 1° marzo ha incontrato la classe IIIA delle Maestre Pie di Rimini. L’autore ha raccontato la storia di Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage del 1944, e della loro amicizia. L’incontro fa parte di un progetto sull’educazione alla memoria, in collaborazione con la libreria Viale dei Ciliegi 17 di Rimini, che si chiuderà il 29 marzo con l’incontro al sacrario e al parco storico di Monte Sole di Marzabotto. Dopo aver letto il libro, dalla classe sono emerse tante domande alle quali Susini ha risposto: alcune personali e altre riferite al racconto e alla storia di Lautizi. Il protagonista del libro è venuto a mancare il 17 aprile 2021 ma la sua memoria non è stata cancellata e abbiamo capito che la sua vicenda ci insegna a crescere meglio come cittadini, proprio perché non bisogna dare mai per scontata la Pace. L’articolo 11 della Costituzione Italiana dice infatti che «L’Italia ripudia la guerra» e sono già 80 anni che il nostro Paese non si trova coinvolto in un conflitto: ne dobbiamo essere grati e sollevati. Daniele ha messo a fuoco il suo primo incontro con Franco, avvenuto nel 2014: «È stata la persona che più di tutte mi ha fatto comprendere la prospettiva della vittima». Alcuni di noi consideravano Franco un eroe, altri un guerriero. Ma Lautizi non si vedeva così. E nemmeno Susini, per il quale la vittima «si sente sconfitta, non vuole essere imitata, si sente rifiutata dalla società, che non ascolta il suo dolore, che non crede alla sua testimonianza». Così si sentiva Franco, che aveva un visione della guerra e dei partigiani che dipendeva dalla sua esperienza diretta. Il suo animo di bambino fu infatti segnato dalla strage di Marzabotto, dove perse sua madre e quasi tutta la famiglia, e a causa di questo trauma non riuscì a raccontare la sua storia per anni. Come lui anche Liliana Segre, che solo in recentemente ha avuto il coraggio di parlare ed è riuscita a esporsi. Due personaggi molto diversi: superstite della Shoah, Segre offre la sua testimonianza in modo più riflessivo e intellettuale, Lautizi più spontaneo e istintivo. A fine incontro Susini ci ha invitati, quando visiteremo Marzabotto, a cercare di «vivere il luogo, partendo da ciò che non c’è più. Perché la guerra sottrae e distrugge». Basta pensare a Rimini, città cancellata dalla II Guerra Mondiale: la maggior parte del centro storico è stato infatti ricostruito dopo il 1945. Vittoria Gasperoni, Azzurra Carosi, Filippo Nicola Morri, Diego Cappelletti, Chiara Zoffoli, Alessandro Spallino III A

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