ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Severino Ferrari di Molinella (BO) - 1E - 1D - 1B

Che spreco, lo spreco: parola di Italo Calvino

La realtà immaginaria della ’Città invisibile’ di Leonia fa riflettere i giovani studenti sui problemi attuali dell’alimentazione

Il pianeta si sta ritrovando ad affrontare la piĂą grave emergenza alimentare del 21esimo secolo.

Una persona su nove non ha abbastanza da mangiare, una su tre è malnutrita, un quarto della popolazione dei Paesi sviluppati è in sovrappeso o segue diete alimentari sbilanciate.

Eppure, ogni giorno, una quantitĂ  enorme di cibo continua a finire tra i rifiuti.

Il problema della fame non è legato, infatti, solo alla carenza di cibo, quanto piuttosto alla sua distribuzione o perché finisce nella spazzatura.

Le aree del mondo in emergenza fame sono sempre piĂą ampie e la malnutrizione colpisce milioni di bambini.

Le cause? Crisi climatica, conflitti in corso, aumento dei prezzi, spreco del cibo. Nel 2015,193 leader mondiali hanno sottoscritto un impegno per il raggiungimento di 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile. Soffermiamoci sul secondo obiettivo: esso intende, entro il 2030, porre fine alla fame, raggiungendo la sicurezza alimentare e migliorando la nutrizione, ma anche promuovendo l’agricoltura sostenibile. Le Nazioni Unite calcolano che tagliando di un quarto lo spreco alimentare globale e distribuendolo dove è necessario, si risolverebbe il problema della fame nel mondo.

Lo spreco di cibo è eccessivo e incomprensibile.

Per far fronte alla crisi attuale, per raggiungere l’obiettivo fame zero, bisogna agire insieme ripensando i nostri sistemi alimentari in modo sano, sostenibile e rispettoso dell’ambiente, attivarsi contro lo spreco e riconoscere le scelte alimentari che danneggiano il pianeta.

Fra le nostre letture in classe, un posto lo riserviamo a Calvino e alle CittĂ  invisibili, un piccolo libro che descrive cittĂ  di ieri e di oggi.

Una fra tutte attira particolarmente la nostra curiosità e ci fa riflettere: è la città di Leonia, la città che rinnova se stessa, buttando via tutto quello che possiede ogni giorno per fare spazio al nuovo, accumulando i resti e buttando barattoli di cibo intonsi in giganteschi immondezzai che si estendono a perdita d’occhio. Una città che consuma e spreca molto più di ciò di cui ha davvero bisogno.

Qual è, allora, la nostra speranza? Certamente un mondo più attento e sostenibile e che Leonia rimanga racchiusa e immaginaria tra le pagine di un libro.

Classe 1E: Sara A., Margherita A., Matilde C., Noah C., Diego F., Dawood H., Amedeo I., Ciprian L., Stella M., Rachele M., Aurora M., Mohamed M., Vincenzo P., Aurora P., Amanda P., Davide R., Matteo R., Giulia T., Giorgia T., Francesco Z.

Noi ragazzi della 1D abbiamo svolto ricerche sullo spreco alimentare, a livello globale e nelle nostre case. I dati sono impressionanti. Ci sono però gruppi di volontari che si occupano di recuperare alimenti freschi o in ottime condizioni per distribuirli ai più bisognosi. Molinella, la nostra città, è fortunata perché ciò avviene grazie a due associazioni e, in misura minore, nelle frazioni. Il presidente diOpere di Misericordia, il signor Amadori, ci ha spiegato che l’associazione raccoglie 6 giorni su 7 cibi freschi, prodotti in scadenza da supermercati, panifici, tavole calde; frutta e verdura da magazzini di Bologna e prodotti dal Banco Alimentare di Imola.

Gli alimenti vengono conservati in frigo, freezer, abbattitore, poi suddivisi in sporte distribuite a famiglie bisognose, attualmente 130, ogni mercoledì, sul retro dell’ex ospedale, tenendo conto di precetti religiosi, presenza di bambini, allergie. Inviano anche cibo, coperte e indumenti in Ucraina. Prima del Covid, ogni settimana venivano portate anche panini imbottiti ai senzatetto. Anche la Caritas si occupa di distribuire cibo ai bisognosi, spiegano i professori Palmese e Tassinari: prima i richiedenti passano da un centro d’ascolto che verifica la natura dei bisogni e lo stato di necessità, anche attraverso l’Isee. Poi, due martedì al mese, vengono confezionate buste di alimenti ritirati al Banco Alimentare o donati da privati e aziende della zona.

Bravissimi questi volontari! 1D: Asfhaq, Baiesi, Botta, Caddeo, Del Prete, El Mahi, Iusco, Lika, Lombardo, Luberto, Mais, Marasco, Naz, Parvez, Perrotta, Prosperi, Rinaldini, Rozzarin, Sciortino, Tavolazzi, Tullini, Zama

Ci siamo chiesti se è possibile evitare lo spreco alimentare e abbiamo deciso di monitorare noi e le nostre famiglie registrando quante volte, ogni pasto, il cibo rimaneva e se veniva riciclato o buttato. Ci siamo accorti che spesso gli avanzi vengono riutilizzati. Come? Dandoli agli animali domestici, usandoli per altri pasti o come compost. Abbiamo però capito quanto sia importante la spesa ’intelligente’: accertarsi prima di cosa c’è in casa, comprare solo il necessario, controllare le scadenze. E i negozi di generi alimentari? Abbiamo intervistato alcuni proprietari e ci hanno fatto capire che c’è molta attenzione: controllano frequentemente il cibo sugli scaffali mettendo davanti quello che scade a breve, scontano o donano ad associazioni ciò che è in scadenza, usano app che permettono di vendere e acquistare a prezzi vantaggiosi l’invenduto a fine giornata. Ci stiamo impegnando, ma ancora molto si può e si deve fare. 1B: Ayan, Gaia, Giulia, Francesco, Gabriele C., Gabriele D., Giorgia, Matteo, Akram, Thomas, Sebastian, Gabriele M., Serena, Miriam, Aurora, Niccolò, Beatrice, Kaoutar, Yasmine, Alex, Michelangelo, Anna 

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