ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di I grado G. Mercuriale di Forlì (FC) - 2B

Costituzione, ecco cosa abbiamo imparato

I ragazzi riflettono su ciò che hanno trasmesso loro le ore di educazione civica, in cui si parla anche di ambiente, tecnologia e molto altro

La prof dice che è bello osservarci mentre facciamo educazione civica perché partecipiamo tutti, abbiamo i volti illuminati e gli sguardi attenti! Se alziamo la testa verso le pareti della nostra classe vediamo alcuni lavori che abbiamo fatto nei mesi passati e ci sentiamo orgogliosi… Appesi ritroviamo i nostri volti e le nostre biografie che ci ricordano che siamo tutti diversi tra di noi ma proprio per questo unici e irrepetibili e per fortuna tutti godiamo dei benefici dell’art. 3 della nostra Costituzione: ’Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…’.

Se continuiamo a far scorrere lo sguardo sul lungo striscione di carta appeso alla parete vediamo immagini e frasi che ci ricordano l’art. 32 della nostra Costituzione ’La Repubblica tutelala salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…’.

A noi ragazzi della 2ªB piace confrontarci e imparare cose nuove e questa ora di lezione ci permette di approfondire, fare tante domande e partecipare.

Le tematiche che si affrontano nel lungo percorso scolastico sono molteplici e spaziano dalla conoscenza della nostra Costituzione alla tutela dell’ambiente, dal corretto utilizzo delle nuove tecnologie fino alla memoria degli eventi storici del passato.

Quest’anno la nostra classe sta affrontando numerosi percorsi in questa materia, tutti partono dalla conoscenza della nostra Costituzione e dei nostri diritti e doveri di cittadini e si legano ad un macro-progetto di istituto intitolato ’Costruire legalità e partecipazione per la salvaguardia del bene comune’.

Riportiamo qui di seguito, alcune riflessioni dei nostri compagni della nostra classe, per far comprendere quante cose stiamo analizzando e imparando.

Almass:«Quando facciamo educazione civica sono partecipe perché gli argomenti sono interessanti e io voglio dire ciò che penso facendo sentire la mia voce!».

Anna: «Le elezioni per il rappresentante di classe sono state bellissime: anch’io sono stata eletta e ho capito il significato dei concetti di democrazia (rappresentativa e diretta) di ballottaggio e persino del broglio elettorale! Visto che un mio compagno ha ben pensato di ingannare tutti votando per ben tre volte; lui non credeva di fare un’azione illegale e rideva…ma ciò che ha fatto è stato molto grave». Vanessa riporta che l’attività che più le è piaciuta è stata l’incontro sulla legalità con il dottor Alfredo Catenaro: «Nell’arco di quell’ora passata con il commissario di polizia abbiamo parlato degli atteggiamenti che si rendono necessari per la costruzione di cittadini responsabili.

Abbiamo analizzato molti esempi di illegalità, parlando di bullismo, cyberbullismo e di tutti quei comportamenti sbagliati che danneggiano le persone; questi racconti mi hanno fatto riflettere sull’importanza di non pensare solo a sé stessi e di non andare a ridurre o compromettere le libertà delle altre persone».

Elena: «A me ha colpito l’incontro con i medici dell’Avis perché oltre a spiegarci l’associazione dei donatori di sangue e il suo funzionamento ci hanno fatto pensare all’importanza di questo gesto all’apparenza così piccolo. Non avevo mai riflettuto sul fatto che ognuno di noi, in qualsiasi momento, potrebbe aver bisogno di una sacca di sangue per salvarsi la vita».

Chiara e Abibatou invece riportano le parole della nipote del grande Gino Bartali che nella giornata dell’11 febbraio ’23 ha raccontato, nel Palafiera del Quartiere Romiti, i grandi gesti di umanità del nonno come Giusto tra le nazioni: «Abbiamo imparato tante cose sulle leggi razziali uscite durante il fascismo che limitavano fortemente la vita degli ebrei e delle persone ma soprattutto abbiamo appreso che i gesti di coraggio e di altruismo possono salvare la vita a delle persone. Nel caso di Bartali 800 vite!». Classe 2ªB

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