Sessualità e amore, il ruolo del Consultorio

Dal menarca alle malattie, tutte le domande degli adolescenti. Un’ostetrica e una ginecologa al lavoro nello ‘Spazio giovani’

L’educazione all’affettività e alla sessualità può ancora essere considerata da alcuni in Italia come una sorta di “tabù”. Si tende, a volte, ad aggirare questa tematica sia in famiglia che a scuola, ma riteniamo che parlarne sia del tutto necessario per la corretta istruzione dei ragazzi.

Non discuterne sarebbe come fare un salto nel passato, quando alcuni argomenti non erano mai affrontati, e ci si trovava davanti ai fatti senza alcuna conoscenza. Tendenzialmente, quando si è genitori si cerca sempre di inventare miti e storie per proteggere l’innocenza dei bambini, come quella della nascita dei piccoli sotto le foglie di cavolo, camuffando, di conseguenza, ciò che realmente accade.

Ma quando si sviluppa un pieno desiderio di conoscenza su questo tema nei ragazzi? L’abbiamo chiesto alle due professioniste del Consultorio Imolese che curano lo ‘Spazio Giovani’, che è aperto per i ragazzi dai 14 ai 19 anni il lunedì dalle 14 alle 16 e il mercoledì dalle 14 alle 17 all’Ospedale Vecchio (per appuntamento con l’ostetrica e la ginecologa: 0542-604190 tutti i giorni dalle 8 alle 9 e dalle 12 alle13,conlapsicologa:0542/604194, il mercoledì dalle15 alle 17) «Possiamo affermare che il ‘processo’ vero e proprio inizia nel momento in cui si avvertono e manifestano delle alterazioni sia fisiche che mentali. Questo lasso temporaneo è più comunemente noto come la pubertà.

L’adolescenza, come la pubertà, è un periodo complicato che solitamente comincia all’età di 11-13 anni e finisce ai 18-22. Questa fase è caratterizzata da vari cambiamenti corporei: nelle femmine il menarca, la crescita del seno e del bacino e nei maschi il cambiamento della voce, la crescita dei peli e l’aumento della muscolatura… Da questo momento in poi non si è più nella parte infantile della vita, ma si è pronti a sperimentare nuove sensazioni, emozioni, nuovi tipi di rapporti. Qui a Imola abbiamo la fortuna di avere il Consultorio in cui ragazzi/e possono andare gratuitamente e senza genitori per farsi aiutare da esperti, che sono sempre pronti a fornire consigli e spargere conoscenza>.

Sono stati proprio questi esperti a fornirci alcuni dati relativi al 2022 sul Consultorio di Imola. «Nell’ultimo anno più di 700 ragazze sono venute al Consultorio. I maschi, invece, sono stati 46, dato comunque più alto rispetto a quello degli scorsi anni che si aggirava attorno ai 40».

Perché per i maschi questo dato è così basso? «Sinceramente neanche noi lo sappiamo con certezza, ma possiamo dedurre che i ragazzi, a volte, non si sentono ‘parte in causa’, perché non toccati dall’impegno della gravidanza e dal senso di responsabilità, come invece sono le ragazze».

«Confrontandoci con una delle dottoresse del Consultorio, abbiamo appreso di casi di ragazzi e ragazze totalmente impreparati sull’argomento, che hanno dovuto affrontare gravidanze in giovane età e impreviste, e non sapevano come gestire la situazione. L’uso dei contraccettivi è quindi essenziale, per prevenire gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili…».

«Abbiamo affrontato anche la questione della cosiddetta pillola del giorno dopo, che va usata solo per le emergenze, ma che viene erroneamente utilizzata da alcune persone come metodo contraccettivo. L’educazione all’affettività e alla sessualità è necessaria proprio per prevenire questi casi, e formare adulti che sanno assumersi la responsabilità delle loro scelte. Durante le prime visite alcuni si trovano in imbarazzo, e sono titubanti nel parlare, ma questa vergogna – che è naturale e che si supererà man mano – è solo il primo passo nell’importante scoperta del proprio corpo, che ci serve per comprendere più a fondo noi stessi».

Zoe Tibis, Muhammad Iqbal, Aurora Poli, Mouad Said, Alessandro Nardi

III B medie Orsini