ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Bullismo e cyberbullismo: come sconfiggerli

La violenza sta aumentando nelle scuole di ogni ordine e grado. Non bisogna che ci sia odio ma solo amore e amicizia

Il bullismo è nato alla fine degli anni 70. Ci sono meccanismi psicologici del gruppo o della classe, dinamiche interne. Il bullo nasconde traumi e disagi, il bullismo si può manifestare sotto forma di rabbia, prepotenza, violenza fisica e psicologica. Per arginare il problema è nata “Convy School”: cioè un aiuto valido per denunciare in modalità anonima il bullismo all’interno delle scuole, dove il 42% degli alunni ha subito violenze psicologiche. Il fenomeno del bullismo è più frequente nel Nord Italia, dagli 11 ai 17 anni ne soffre circa il 20%. Il termine bullismo è stato inventato da Bill Belsey, che unisce la parola “Cyber” e la parola “Bullismo” che deriva dall’ Inglese bullying. Nel mondo 246 milioni di bambini e adolescenti subiscono il bullismo a scuola. In Italia il numero totale di casi gravi di bullismo e cyberbullismo è di 19.800. Ci sono diversi tipi di bullismo: quello verbale che si trasmette a parole, quello fisico che si esprime con orribili gesti fisici, quello sociale quando un gruppo ti esclude ripetutamente e il cyberbullismo che si trasmette attraverso i social. La strategia migliore è la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo in grado di scoraggiare i comportamenti di prevaricazione e prepotenza. Questa è una testimonianza di bullismo vero: Emilie, un’adolescente francese, si suicidò perché era vittima di bullismo. È morta il 22 gennaio 2016, aveva 17 anni e si è tolta la vita perché vittima di bullismo a scuola. La ragazza frequentava l’istituto Notre-Dame De La Paix. Durante gli ultimi mesi di vita, in famiglia avevano notato il suo atteggiamento depresso ma avevano attribuito la cosa al divorzio dei genitori. La chiamavano “Clocharde” e ridevano delle sue vecchie scarpe da ginnastica. Il cyberbullismo è la manifestazione di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come il bullismo on line sui social. Il cyberbullismo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo o da un gruppo su una vittima nei social network. Ci sono app contro il cyberbullismo: Piattaforma Elisa, Senza Paura-Liberi dal bullismo, My tutela, Youpol (che interagisce con la Polizia di Stato) e Kaitiaki Safe (è il servizio online che aiuta i genitori a proteggere i loro figli dal cyberbullismo). Nel cyberbullismo c’è un uso inappropriato della rete, realizzato fuori dal controllo degli adulti, con cui i ragazzi si scambiano contenuti violenti, denigratori, discriminatori, rivolti a coetanei considerati diversi. Ci sono 7 diversi tipi di cyberbullismo: flamming: conflitti verbali, harassment: molestie, denigration: fake news, notizie false, volte a denigrare, cyberstalking: terrorizzare le vittime tramite invio ripetuto di messaggi, impersonation: furto di identità, tricy o outing: diffusione di informazioni carpite ed exclusion: esclusione da un gruppo. Un’app molto usata per il cyberbullismo è Blue Whale Challenge creato dallo studente russo Philiph Budeikin per portare al suicidio di massa bambini e ragazzi fra i 9 e i 17 anni. Ci sono altre app, molto popolari, come Snapchat e Tik tok, che permettono una diffusione rapida di video, foto e filmati. A causa di un video privato diffuso in rete dagli amici, una giovane ragazza, Carolina Picchio, si tolse la vita. Si tratta della prima vittima riconosciuta del cyberbullismo in Italia. Si è suicidata a 14 anni lasciando un biglietto “Spero che adesso sarete più responsabili con le parole.” Succedeva nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 2013, 10 anni fa. Il 7 febbraio è stata istituita la giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo: la prima si è svolta il 7 febbraio del 2017. Occorre parlare, confidarsi o chiedere aiuto, anche via rete. Sconfiggiamo il bullismo e il cyberbullismo, tutti insieme.

Lorenzo Filipponi, Aurora Valzania, Elisa Manfredi, Giada Guberti, Nicole Baccarelli, Pietro Barattoni, Sofia Buzzi, Elenoire Costa, Gabriele Curani, Mercedes Hadzovic, Martina Salzarulo, Giacomo Saragoni e Svetlana Seferovic, classe 5^ B Scuola primaria ‘Garibaldi’ di Ravenna

L’umanità va avanti con nuove tecnologie e idee: l’uomo sta rischiando di modificare l’ecosistema naturale; l’uso dei pesticidi sta mettendo a rischio l’impollinazione delle api e così anche la nostra vita, infatti il 70 % del cibo sulle nostre tavole lo dobbiamo al duro lavoro incessante delle api. Dal 2006 l’uomo sta cercando attraverso la tecnologia di ricreare l’impollinazione con macchine, droni e robot. La testimonianza tecnologica più vicina a noi è quella dello smartphone. Nel 1876 “nacque” il primo telefono che a quei tempi serviva solo per telefonare; venne ideato da Antonio Meucci. Inizialmente esistevano solamente i telefoni fissi, ma siamo poi passati al telefono mobile ed anche alle cabine telefoniche, esistenti ancora oggi, per poi arrivare allo smartphone. Il telefono di oggi influisce negativamente sulla memoria ed il sonno, ma anche sulla nostra attenzione. Purtroppo sta diventando un mezzo pericoloso soprattutto per gli adolescenti. Si sono evolute anche le automobili e gli aeroplani; le prime auto erano molto inquinanti e pesanti. La prima, chiamata “carro di Cugnot”, venne creata nel 1769, aveva un motore a vapore. In seguito sono state inventate le auto con il motore a scoppio, per poi arrivare a quelle elettriche che usiamo oggi. Le nuove auto ci permetteranno di risparmiare più tempo perché avranno un motore potentissimo. Il primo aeroplano fu inventato il 17 dicembre 1903 grazie ai due fratelli Olivere Wilbur Wright. Furono i primi a creare un mezzo capace di sollevarsi da terra servendosi di un motore particolare. Anche i treni si sono evoluti: il 27 settembre 1825 la locomotiva n.1 trainò il primo treno commerciale della storia. Per quanto concerne la scuola si suppone che sarà molto più tecnologica e diversa rispetto a quella di oggi. I libri cartacei verranno sostituiti da quelli digitali. Gli appunti verranno scritti su computer e tavolette grafiche. Gli studi hanno affermato che nel 2050 tutte le case saranno dotate di sistemi elettronici, totalmente rinnovabili. Entro il 2050, la tecnologia trasformerà le case in raccoglitori e accumulatori di energia, con l’elettricità, ora generata da combustibili non fossi-li, che molto probabilmente verrà utilizzata per riscaldare le case. Nel futuro cambierà anche l’alimentazione. Molte altre cose si modificheranno, l’uomo cambierà e di certo anche la natura intorno a lui. La nostra mentalità continuerà ad evolversi, ci saranno molti cambiamenti dovuti al bisogno di modificarsi in base a nuovi obiettivi. Tutto sarà in evoluzione, anche il nostro modo di pensare e di vivere ma dobbiamo riflettere perché ogni nostra azione avrà una conseguenza.

Adjovska Djelabije, Dell’Erba Elena, Mileo Alea, Miraglia Francesco, Ahmed Fiha, Bergantino Pirazzini Diego, Cicchetti Matteo, Cliucinicov Sabryna, Eviani Diego, La Malfa Alice, Pagliarani Elia, Solimene Sofia e Tredici Francesco, classe 5^ B Scuola primaria ‘Garibaldi’ di Ravenna

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