ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Pedrazzoli Fiumalbo di Pievepelago (MO) - 1A

«Il Modena calcio un modello da seguire»

Studenti accolti allo stadio Braglia da giocatori e staff: «Foto, autografi e chiacchierata con Magnino: una esperienza bellissima»

Visitare lo stadio ’A. Braglia’ e incontrare calciatori e staff della società sportiva Modena FC è stata l’esperienza più significativa della nostra prima media. Vedere i giocatori allenarsi, visitare lo stadio vuoto e attraversare gli spalti, cantare i cori in curva, sono solo alcune delle emozioni che abbiamo provato la settimana scorsa. Molti di noi giocano a calcio, moltissimi lo seguono, ma dopo questa giornata possiamo dire che tutti abbiamo iniziato a tifare Modena! Quando abbiamo iniziato ad organizzare la visita e a programmare l’intervista, le nostre aspettative non erano molto alte. Pensavamo di trovare una squadra che ci avrebbe guardato con freddezza, come chi viene ’disturbato’ in un momento di lavoro da un gruppo di ragazzini delle medie. Ebbene, ci siamo ricreduti! Abbiamo trovato persone calorose, che ci hanno accolto con gentilezza e si sono mostrate gentili e disponibili con tutti noi. I giocatori, nonostante il duro allenamento, si sono messi a disposizione per fare foto e autografi. In particolare il centrocampista Luca Magnini è stato molto paziente e ha risposto in modo dettagliato a tutte le nostre domande. Questo ci ha permesso di conoscere meglio, non solo l’ambiente del Modena in particolare, ma anche di rivalutare il mondo del calcio in generale. Infatti, quando abbiamo intervistato il calciatore, siamo rimasto colpiti dalla sua responsabilità verso il futuro, perché, pur essendo molto impegnato con il calcio, continua i suoi studi. Luca ci ha detto che riesce a portare avanti la carriera calcistica, che è molto impegnativa, e con-temporaneamente gli studi. Infatti frequenta l’Università e si sta laureando in Economia Aziendale. Loro per noi sono un esempio positivo al contrario di alcuni calciatori che pensano solo alle loro ricchezze e non al futuro. Incuriositi dal suo rapporto con la scuola, gli abbiamo fatto alcune domande. Come andavi a scuola? Luca ci ha risposto che a scuola andava bene e che non aveva problemi nello studio. Come ti senti quando prendi un cartellino rosso? Luca ci ha risposto che per lui, quando prende un cartellino rosso è come prendere una nota disciplinare. Usi mai il Modena quando giochi a FIFA? Luca ci ha risposto che alcune volte gioca a FIFA ma non ci gioca regolarmente. Preferisce stare con le persone che ama. Dalle sue risposte abbiamo capito quanto sia lontano dallo stereotipo del calciatore ignorante e pieno di sé, come spesso appaiono i big delle grandi squadre. Questo ci ha sorpresi positivamente e tutti siamo d’accordo nel dire che un giovane calciatore come Luca Magnini rappresenta per noi un esempio di sportivo da seguire, un modello di professionista positivo e sano. Abbiamo anche notato che il calciatore Luca Magnino oltre ad essere stato molto disponibile rispondendo alle innumerevoli domande, si è espresso in modo corretto ed adeguato con nostra grande ammirazione (soprattutto della nostra professoressa di italiano, che si è congratulata con lui per l’ars oratoria). Incontrare e conoscere Luca è stata una bella sorpresa e sentendolo parlare abbiamo capito quanto sia importante esprimersi bene e con chiarezza. Molto spesso notiamo che i calciatori durante le interviste o i post-partita, parlano in modo scorretto, spesso volgare, dando brutto esempio ai giovani ragazzi e ragazze che li seguono in TV. Alcune curiosità che vogliamo condividere con i nostri lettori sono che Luca Magnino è stato ispirato da Gennaro Gattuso, poiché ammirava la sua grinta nel giocare. Se invece dovesse scegliere un personaggio famoso con cui andare a cena, uscirebbe con Michael Jordan.

Classe 1 ^A IC Pievepelago

Avendo visto gli allenamenti del Modena abbiamo notato che i giocatori nonostante la nostra presenza si sono allenati con intensità. C’erano giocatori che essendo infortunati hanno seguito un allenamento personalizzato e abbastanza leggero, lo stesso è accaduto con giocatori con qualità diverse per esempio i portieri che hanno eseguito un allenamento diverso dagli altri. Quando si allenavano non effettuavano soste. Hanno iniziato l’allenamento con una corsetta facendo degli allunghi lungo la fascia, subito dopo hanno formato un cerchio passandosi la palla senza farla prendere ai giocatori al centro (torello). Dopo il seguente esercizio si sono disposti in campo, divisi in due squadre, e hanno eseguito una partitella, una squadra attaccava e l’altra disturbava senza prendere mai la palla e viceversa, l’allenamento si è concluso così. Abbiamo notato che il calcio e la scuola sono due mondi molto vicini, infatti prendere un cartellino rosso in campo è un po’ come prendere una nota disciplinare a scuola. La squadra è come una classe: ognuno fa un allenamento adeguato alle proprie caratteristiche però restando insieme. Le partite sono come le interrogazioni: batte il cuore prima di entrare in campo, ma una volta che si inizia a parlare, passa la paura e ci si impegna alla ricerca di un bel… voto in pagella! Noi non abbiamo dubbi: il Modena ha preso un bel 10 e lode!

Classe 1^A di Pievepelago

Amidei Francesco, Benassi Ambra, Bernardi Emma, Biondini Andrea, Borresi Nicolò, Franchini Anna, Giannotti Michela, Lami Jacopo, Lori Gaia, Mihai Laurentiu, Nieri Gabriele, Pighetti Anna, Salihu Elma, Samakova Erionit, Sereafini Matteo, Shaini Vlera, Stircu Antonio, Zanotti Anna, Zouhair Taha Prof.ssa Ilenia Rizzo

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