ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Istituto Sacro Cuore di Carpi (MO)

L’inferno dantesco in tre dimensioni

I ragazzi hanno realizzato, dividendosi in gruppi, quattro modelli in cartone che raffigurano la prima cantica della Divina Commedia

Abbiamo costruito un inferno in scala. Con la supervisione del professore di Arte, Gabriele Melegari, noi ragazzi della seconda media dell’Istituto Sacro Cuore di Carpi ci siamo cimentati, divisi per gruppi, nella realizzazione di un modellino di cartone che rispecchiasse la struttura dell’inferno dantesco. L’attività di laboratorio è stata condotta di pari passo con la trattazione dell’argomento in letteratura. In questo modo, abbiamo potuto mettere in pratica quanto appreso durante le ore di italiano. Il lavoro protrattosi per alcuni mesi, ci ha davvero messi alla prova.

Ogni gruppo, pur utilizzando lo stesso materiale, ossia il cartone, ha costruito modelli decisamente differenti, mantenendosi però fedele alla celebre conformazione dell’inferno dantesco: 9 cerchi concentrici che si vanno progressivamente a restringere, formando così una struttura a imbuto che si spinge sino al centro della terra. C’è il gruppo che ha scelto di realizzare un modellino che si presentasse come un inferno visto in sezione, chi invece ha puntato sulle grandi dimensione e chi infine ha sfruttato la sua abilità per costruire un piccola Gerusalemme e la stessa ’selva oscura’ sulla superficie della sua versione cartonata dell’Inferno.

Il 25 marzo, il giorno del Dantedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, è stato davvero bello vedere schierati tutti i nostri modelli, ciascuno con i suoi colori: dai rossi accesi ai marrone terra dei gironi infernali; dai bianchi degli edifici di Gerusalemme; sino ai verdi della selva. Il lavoro a gruppi ci mette spesso alla prova, ma alla fine, oltre che essere un buon espediente per sedimentare e mettere in pratica gli aspetti più teorici, è anche un ottimo modo per imparare a organizzarsi in gruppo, affidandosi ruoli e responsabilità e rispettando le scadenze.

Classe 2°Istituto Sacro Cuore

 

E’ possibile ridurre la malnutrizione infantile correndo? Sembra proprio di sì. Il 17 Maggio, noi ragazzi dell’Istituto Sacro Cuore di Carpi parteciperemo all’evento finale del progetto ’Corsa contro la fame’, organizzato da ’Azione contro la Fame’, un’organizzazione umanitaria internazionale, impegnata a eliminare le cause strutturali e le conseguenze della fame e della malnutrizione infantile nel mondo.

La Corsa contro la fame è un progetto gratuito, aperto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, che ha l’obiettivo di responsabilizzare noi studenti su questa emergenza. Lo scorso 28 marzo, un operatore dell’organizzazione è venuto presso il nostro istituto a presentarci il progetto, spiegandoci in che modo avremmo potuto contribuire a ridurre la malnutrizione infantile, attraverso la corsa. Il giorno della gara, che si svolgerà all’interno degli spazi verdi dell’Istituto, noi ragazzi dovremo cercare di correre più a lungo possibile (il percorso per i ragazzi della nostra età può variare tra 200 e 500 metri a giro), poiché ad ogni giro completato, riceveremo una donazione in denaro, concordata con i nostri sponsor. La parte entusiasmante del progetto, infatti, non è solo il giorno della gara, bensì anche il periodo che precede la competizione. In questi giorni noi alunni dovremo pertanto cercare, tra parenti, amici e commercianti, un buon numero di sponsor, ossia chi sarà disposto a conferirci una piccola somma di denaro ad ogni giro che compiremo.

Con 0,50 euro si può donare una giornata di cura, a base di cibo terapeutico, a un bambino malnutrito, mentre con 28 euro è possibile fornire una cura completa a un bambino denutrito. Il nostro sforzo fisico, unito al contributo monetario, sarà quindi importante per offrire a chi ne ha bisogno, un’adeguata cura di cibo terapeutico, partendo da un giorno, sino a garantire una completa cura: un modo davvero fantastico per contribuire a salvare delle vite divertendosi.

Il ricavato che ’Azione contro la fame’ riceverà, ci ha spiegato l’operatore, sarà devoluto, quest’anno scolastico, al Camerun, una nazione del continente africano sconvolta da conflitti armati, dove la povertà è diffusa e l’acqua potabile è scarsa. In Camerun un bambino su tre, sotto i 5 anni soffre di malnutrizione.

Le zone più sofferenti, anche a causa del cambiamento climatico, sono quelle all’estremo nord del paese. A Carpi, quest’anno ci saranno anche altri due Istituti che parteciperanno al progetto, giunto ormai alla sua ventiseiesima edizione nel mondo. Alla ’corsa contro la fame’ hanno preso parte ben 67.458 scuole, appartenenti a 23 nazioni differenti (www.azionecontrolafame.it/scuole). Sono cifre importanti per un progetto davvero interessante.

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