ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Pirandello di Pesaro (PU) - 1A - 1D - 3B

Archivio di Stato, che magia: è la nostra storia

L’affascinante viaggio dei ragazzi della 3ª B tra le carte che raccontano di legami famigliari, guerre e tanto altro: molto ancora da svelare

Nel mese di marzo, noi alunni di terza della scuola “L. Pirandello, abbiamo visitato l’archivio di Stato. La sede si trova nel cuore della città, in posizione centralissima, ma è poco nota alla maggior parte dei cittadini. Siamo stati accolti dalla Direttrice che ci ha spiegato che qui sono conservati e consultabili i documenti della nostra storia passata (atti notarili, documenti militari, giornali d’epoca e anche le cartelle cliniche del San Benedetto, l’ospedale psichiatrico di Pesaro ormai dismesso).

Detto così potrebbe apparire come un luogo noioso e polveroso, invece questo è un posto magico e ce ne siamo subito accorti. Attraverso i documenti qui conservati abbiamo ricordato le fasi della Grande guerra e i suoi effetti nella nostra città: il Manifesto della chiamata alle armi per i residenti nel Distretto militare di Pesaro, l’allerta per i territori con affaccio sull’Adriatico, le norme di sicurezza per la popolazione, l’entrata in vigore della tessera annonaria e l’avvio del servizio di assistenza scolastica per i figli dei richiamati in guerra.

Poi è seguita la parte laboratoriale: siamo stati divisi in gruppi e, finalmente, abbiamo avuto l’opportunità di toccare e leggere documenti antichi. All’inizio non è stato facile interpretarli ma poi dai fogli matricolari sono emersi i nomi dei nostri nonni e bisnonni! Con grande commozione ed entusiasmo abbiamo appreso notizie, il più delle volte sconosciute anche ai nostri genitori: i bisnonni di Mirka e di Manuel operavano nell’artiglieria, nel reggimento dei bersaglieri c’erano gli antenati di Elena e Matteo, quello di Gloria era un fante e quello di Francesco (ricordato come “puntatore scelto”) fu promosso a “caporale maggiore”, mentre il trisnonno di Susanna fu insignito della medaglia al valore per aver rischiato la vita per portare in salvo il suo ufficiale.

Purtroppo, non sono mancate anche notizie tristi: abbiamo appreso di tante, troppe, morti in battaglia o di lunghi periodi di prigionia; curioso è il caso del nonno di Gian Marco dichiarato disertore, per non aver risposto alla chiamata alle armi, pur trovandosi all’estero, o di un altro bisnonno punito con cinque giorni di prigionia per aver disubbidito a un ordine. Abbiamo concluso la visita parlando di guerra e follia con l’ausilio delle cartelle cliniche dell’ospedale psichiatrico S. Benedetto di Pesaro.

Al di là delle scarne diagnosi è palpabile il dramma umano delle persone ricoverate e lo shock causato dal trauma postbellico.

Dopo questo tuffo nel passato, siamo usciti con la consapevolezza che nell’archivio di stato di Pesaro si conserva un grande tesoro di carta, la maggior parte del quale è ancora in attesa di essere svelato.

3ª B secondaria “L. Pirandello”

 

Il 17 marzo le classi prime hanno incontrato l’avvocatessa Giulia Cometti, che è stata molto coinvolgente, mentre spiegava alcuni articoli della Costituzione italiana, guidandoci a comprendere alcuni concetti importanti. I colori della bandiera rappresentano il verde delle nostre pianure, il bianco, la neve delle Alpi, il rosso, il sangue versato per unificare l’Italia. La Costituzione è stata scritta dai padri costituenti (anche il padre dell’attuale Presidente Sergio Mattarella), dopo la II Guerra mondiale nel 1946. Ci ha colpito la loro affermazione: quello che è successo non dovrà mai succedere alle generazioni future! I primi 12 articoli sono i più importanti, il primo recita: “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro …”.

Altri due articoli sono molto interessanti: il terzo che tratta il principio di uguaglianza, l’undicesimo che dichiara che l’Italia ripudia la guerra. Tante idee sono state espresse: ognuno è libero di professare la propria religione, l’Italia protegge il territorio, monumenti e musei e li rende accessibili a tutti, promuove la cultura. Ci sono diritti inviolabili come salute e istruzione e quindi con questa non si permette il ritorno del Fascismo e della dittatura; il potere di scelta appartiene al popolo. In conclusione ci ha ricordato la data del 2 Giugno, giorno del referendum in cui ha vinto la repubblica, quando le donne hanno votato per la prima volta.

Classe 1ª A secondaria “L. Pirandello”

 

La professoressa Pezzolesi aveva comunicato a noi e ai nostri genitori che sarebbe stata svolta un’attività di robotica educativa in peer education con alunni dello Scientifico “Marconi” in PCTO. Arrivato il gran giorno, il 3 Marzo, il prof Giacomo Alessandroni prima alla digital board ha disegnato e ci ha rivolto delle domande su quello che avremmo progettato e realizzato insieme. Poi, aiutato dagli alunni più grandi, ognuno di noi ha ricevuto dei bicchieri di carta colorati, dei cucchiai, degli occhi mobili (precedentemente acquistati dalla professoressa), dei motorini con le pile (portati dal prof dello Scientifico) e ha costruito un robottino. Con la pistola con colla a caldo abbiamo incollato i cucchiai al bicchiere, aggiungendone un altro sopra.

Con forbici o penne abbiamo forato bicchieri per far passare al loro interno dei fili di rame sottilissimi collegati a batterie. In cima ai bicchieri abbiamo incollato un motorino a cui sono state collegate le estremità dei fili e poi un pezzo di gomma. Grazie alle batterie il motorino ha fatto girare la gomma, che, vibrando, ha mosso il robottino. Ognuno l’ha personalizzato, disegnandoci sopra. Purtroppo qualche errore di valutazione come per esempio aver bucato troppe volte il proprio bicchiere, indebolendo troppo il robot, non ha permesso di riuscire nel progetto a qualcuno della classe, ma anche questo fa parte dell’esperienza. Per tutti noi è stata un’attività molto emozionante e divertente perché abbiamo sperimentato come far muovere oggetti inanimati e avremmo piacere di ripeterlo anche il prossimo anno. Lavorando insieme, siamo stati tanto entusiasti che ci siamo dimenticati di far merenda!

Simone Aluigi, Diego Del Bianco, Riccardo Troiani (1ª D secondaria “L. Pirandello”)

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