ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Boiardo di Ferrara (FE) - 2A

«Guardavo film d’essai. Mi si aprì un mondo»

Gli studenti della 2A si cimentano con un’intervista a Maurizio Cinti. I cronisti sono guidati dalla professoressa Caterina Brandoli

La 2A della scuola Boiardo, guidata dalla professoressa Caterina Brandoli, si cimenta con un’ intervista a Maurizio Cinti.

Maurizio Cinti è video maker, curatore di rassegne cinematografiche. Ha realizzato numerosi documentari anche in collaborazione con il comune di Comacchio. Lavora con team italiani e internazionali. Opera per la diffusione della cultura del cinema negli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, tenendo corsi teorici e pratici.

Presso la scuola Boiardo ha tenuto un ciclo di lezioni con workshop di regia nell’ambito del progetto ministeriale “Cinema Mutante”, sul tema dei diritti umani.

Come e quando ha iniziato a svolgere la professione di regista? «Definirmi regista non è adatto, più che altro sono un videomaker, ho iniziato a “creare video” già a 14 anni, negli anni ho frequentato personaggi che mi hanno ispirato a da 15 anni è diventato il mio lavoro» Quale percorso di studio ha seguito? «Corsi sul cinema, sul videomaking e sul montaggio video.

Non ho frequentato scuole di cinema ma la mia grande passio-ne per il cinema mi ha portato ad approfondire  l’argomento nei modi più disparati» Da ragazzo come ha capito che questa era la sua passione? «Ho avuto una fidanzata che era perennemente in ritardo, ho iniziato a colmare questi suoi ritardi, guardando film d’essai che trovavo in una videoteca vicino a casa sua. Mi si aprì un mondo ed ogni serata le raccontavo il film che avevo visto. Da allora ogni giorno guardo almeno un film» Lei ama lavorare con i giovani e nelle scuole; quale esperienza porta nel cuore come insegnamento ricevuto dai ragazzi? «Mi piace molto lavorare con i giovani, a volte mi fanno impazzire per la mancanza di disciplina durante le giornate dedicate alle riprese ma, alla fine dei percorsi, mi rendo conto che da giovani è normale “fare panico in classe” e apprezzo il loro entusiasmo e curiosità» A quali progetti cinematografici sta lavorando? «Ad alcuni documentari sull’arte» Il suo genere preferito? «Drammatico/Fantascienza» Come si è sentito a dirigere il suo primo cortometraggio “La ragazza della laguna”? «È stato molto interessante parlare di bullismo promuovendo anche il territorio che ospitava la scuola coinvolta» Maurizio, un consiglio. Io sono un appassionato di cinema e mi diletto a fare l’attore in un laboratorio a Ferrara. In questi giorni non riesco a creare nuove storie che possano accattivare un ipotetico pubblico. Come fai quando ha momenti di blocco? Prende spunto da un libro, da un film? «Cerco di essere sempre curioso, sono un gran osservatore.

Ogni storia se raccontata bene diventa interessante. Prendi spunto dai tuoi genitori, dai tuoi amici, dai tuoi parenti e dai tuoi prof. Vedrai che ognuno di loro ha una storia che merita di essere raccontata» Che obiettivi ha in mente per il futuro? «Lavorare nel mondo del surf e del kitesurf, sono le mie più grandi passioni dopo il cinema» Quale film famoso le sarebbe piaciuto girare? «Interstellar» Qual è il suo regista preferito? «Stanley Kubrick» Qual è il suo attore o la sua attrice preferito/a? «Kristen Stewart».

 

Silenzio, Motore, Cinema Mutante: l’esperienza della 2ª A La 2A ha avuto l’opportunità di partecipare ad un progetto: “Cinema Mutante”. Avevamo il compito di creare un cortometraggio su un diritto negato nella società: abbiamo scelto la parità tra uomini e donne, ispirandoci al cartone animato dei Puffi. Prima di iniziare con la pratica ci è voluta un po’ di teoria: professionisti ci hanno spiegato ogni tipologia di diritto, la storia del cinema, i tipi di inquadratura, gli strumenti da usare sul set, i suoni e come registrarli.

Poi siamo passati alla fase di invenzione della storia e alla scrittura del copione. La nostra storia racconta di due studentesse che, durante una lezione di educazione civica, si addormentano e cominciano a sognare. Il loro mondo onirico viene movimentato dall’entrata in scena di Gargamella, il nemico dei puffi.

Dopo aver cercato di dare vita a una Puffetta malvagia, lo stregone, stanco per il lavoro che è stato costretto a svolgere, si addormenta sulla tastiera cliccando il tasto “moltiplica”. Sua moglie, vedendolo sonnacchioso, per dispetto pigia il tasto “invio”. Di qui le migliaia di Puffette create dall’intelligenza artificiale, le quali, arrabbiate, muovono alla conquista del mondo, sotto la guida della più perfida tra di loro, la prima Puffetta, con l’intento di togliere i diritti agli uomini.

L’obiettivo viene raggiunto. Fortunatamente si trattava solo di un incubo: le due ragazze si risvegliano, ritrovandosi nella loro classe. Per organizzare meglio il lavoro, con l’aiuto del videomaker Maurizio Cinti, abbiamo prestabilito ruoli precisi. Ci vediamo il 19 maggio, al Cinema Apollo, quando sarà proiettato il nostro corto!

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