ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Moro di Toscanella di Dozza (BO) - 2A

La difesa del Pianeta e l’Agenda 2030

Le buone azioni da mettere in pratica per centrare gli obiettivi fissati dall’Onu: dal clima all’inquinamento di acqua e aria

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un Programma d’Azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.

L’obiettivo più importante è porre fine alla fame e tutte le forme di malnutrizione in tutto il mondo entro i prossimi 15 anni. In considerazione della rapida crescita della domanda globale di cibo, si stima che la produzione alimentare mondiale dovrà essere raddoppiata nel 2050. Cosa si può fare per contribuire all’Agenda 2030? Acquistare abbigliamenti o altri prodotti da negozi che donano una parte dei loro guadagni agli enti benefici. Sostenere un bambino/a a distanza in modo che possa avere accesso a cibo, istruzione e cure mediche. Tenere la dispensa in ordine. Riempire una scatola con cibi non deperibili e donarli a una banca di cibo.

Il clima: cos’è? Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche medie in una regione, dedotte da osservazioni meteorologiche, di temperatura, di pressione atmosferica, di venti, di umidità, di precipitazioni e di nuvolosità relative e lunghi periodi di tempo. Quali sono i 5 fattori climatici? I fattori climatici sono le variabili meteorologiche che determinano il clima di una determinata zona. Includono temperatura, precipitazioni, umidità, pressione atmosferica, venti e nuvolosità. Il clima ha un’importanza fondamentale per le società umane: le sue condizioni in una determinata regione della terra influenzando lo sviluppo economico, l’uso del territorio e le stesse relazioni fra gli individui.

Gli allevamenti intensivi. Con allevamento intensivo o industria-le si intende una forma di allevamento che utilizza tecniche industriali e scientifiche per ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo e utilizzando il minimo spazio, tipicamente con l’uso di appositi macchinari e strutture. Qui gli animali vengono ‘manipolati’. Nell’ industria alimentare gli animali sono considerati macchine sfruttate fino alla morte per la produzione di prodotti destinati a noi essere umani. L’allevamento intensivo è una pratica che si è diffusa nel XX secolo allo scopo di soddisfare la crescente richiesta di prodotti di origine animale (carne, latticini, uova) abbattendone nel contempo i costi.

Le critiche muovono dal maltrattamento degli animali. Negli allevamenti intensivi le condizioni di vita degli animali sono pessime. Su scala globale, la produzione di carni e altri cibi di origine animale comporta poi un uso del terreno molto meno efficiente rispetto all’agricoltura.

Inquinamento: le feci di enormi quantità di animali in aree relativamente piccole causano l’inquinamento delle falde e la contaminazione dell’acqua da parte di colibatteri.

La plastica: in questi ultimi anni sta diventando un grave problema a causa della sua dispersione nell’ambiente. Si stima che negli oceani in un anno si accumulino dalle 4 alle 12 milioni di tonnellate di plastica. Ciò causa l’80% dell’inquinamento marino. Secondo l’Agenda 2030 nell’obiettivo 14 entro il 2025 dovremmo ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino. Ci sono vari modi per ridurre la plastica; • ridurre l’uso di bottiglie di plastica; • utilizzare detersivi sfusi; • utilizzare borse in tela per fare la spesa; • usare bottiglie di vetro; • non usare cannucce di plastica; • ridurre l’uso di accendini.

Classe 2ª A media Moro di Toscanella

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