ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Manzoni di Reggio Emilia (RE) - 2C - 3A

«Vi presentiamo la nostra biblioteca diffusa»

Scuola media Alessandro Manzoni (Reggio): il progetto con Officina Educativa per imparare ad amare la lettura anche in compagnia

«Alla fine siamo davvero riusciti a portare a termine il progetto? Si riuscirà a leggere di più a scuola e ad amare la lettura anche e soprattutto in compagnia? Nel prossimo articolo la vostra curiosità sarà colmata con un nuovo aggiornamento sul nostro progetto della Biblioteca diffusa». Ve le ricordate? Queste sono le domande lasciate in sospeso dalla classe IE, la quale, dopo aver raccolto idee e progettato i possibili arredamenti per gli spazi della biblioteca diffusa, ha passato la palla a noi ragazzi della II C. Tutto è cominciato giovedì 30 marzo, quando, dopo un primo momento di spiegazione del progetto da parte di due educatrici di Officina Educativa, la classe IE ci ha esposto le sue idee e abbiamo compreso che il nostro compito sarebbe stato quello di concretizzare le proposte dei nostri compagni e tirare fuori altre idee con lo scopo di creare nella nostra scuola alcuni piccoli spazi-biblioteca e iniziare ad organizzare meglio la sala principale.

Con Officina Educativa ci siamo messi al lavoro subito e abbiamo pensato inizialmente alle finalità della biblioteca, al possibile regolamento, ai possibili eventi a tema e a come pubblicizzare e rendere inclusiva la biblioteca principale. Dopo esserci confrontati, divisi in gruppi, abbiamo fatto finta di essere veramente in biblioteca e rappresentare le nostre idee nella vita reale. Ad esempio: il gruppo che aveva lavorato sull’inclusività ha realizzato una scenetta che facesse comprendere che la biblioteca fosse per tutti, proponendo libri a caratteri maiuscoli o silent book.

Dopo aver svolto tutto questo lavoro sulla biblioteca principale abbiamo scelto due spazi della scuola fra tutti quelli pensati dalla classe IE e abbiamo inizia-to ad allestirli seguendo tutte le idee che erano emerse precedentemente. Grazie ad alcuni arredi forniti da Officina Educativa abbiamo realizzato due ambienti.

Al primo piano lo ’Spazio relax’, pensato per rilassarsi, leggere, fare lavoretti creativi, giocare con le parole, disegnare: provvisto di due pouf, un tavolino per libri, cancelleria ed oggetti vari come segnalibri e mandala. Ha come sfondo l’opera d’arte ’Parole parole parole’ contro la violenza sulle donne dell’artista reggiana Elena Mazzi, che può servire da fonte di ispirazione per scrivere ‘parole cura’.

Il secondo spazio, al secondo piano, è lo ’Spazio attivo’ pensato per essere uno luogo a tema, ogni volta diverso, e dove alunni e docenti potranno organizzare attività laboratoriali e creative. Il tema per inaugurarlo sarà ’Viaggio e avventura’, con fantastiche attività pensate da noi ragazzi. Ed ora possiamo finalmente rispondere alla domande lasciate in sospeso: ce l’abbiamo fatta, la Biblioteca Diffusa prende forma.

Juliette Manchion II C

 

Una settimana di scuola diversa dalle altre e ritrovarsi in bicicletta invece che tra i banchi.

Noi studenti delle classi terze della Manzoni abbiamo pedalato per un’intera giornata di scuola, durante la settimana dedicata alle iniziative per la salvaguardia della Terra. Un progetto, ’Apprendo Pedalando’, che abbiamo iniziato in prima media con Amica Bici e concluso quest’anno, nella settimana tra il 17 e il 23 aprile, che le insegnanti di Scienze Motorie hanno condotto in collaborazione con l’associazione Fiab. In occasione del 22 Aprile in cui si celebra l’Earth Day le classi terze sono partite dalla scuola in via Emilia Santo Stefano e sono andate a visitare la Vasca di Corbelli a Rivalta, accompagnati da tre volontari della federazione e dalle docenti coinvolte. Il percorso totale in bici è stato di 20 km, ma senza pensare alla fatica noi studenti abbiamo soprattutto riso e scherzato, riuscendo a rispetta-re le regole raccomandate dai volontari Fiab. E’ stato proprio questo l’intento dell’uscita: riuscire, con il divertimento, a coinvolgere i ragazzi a usare meno le automobili e i mezzi a motore e quindi ridurre le emissioni di anidride carbonica e riuscire poi a trasmettere l’intenzione ad altre persone a noi vicine.

L’iniziativa non è stata solo a sostegno dell’ambiente però, è stata anche un’attività di studio.

Infatti per arrivare a destinazione abbiamo dovuto oltrepassare l’antico letto del Crostolo. Durante il viaggio i collaboratori, facendo delle soste, hanno spiegato la storia del fiume e la sua importanza per la città di Reggio Emilia: il progetto dei romani e le deviazioni apportate, la diga e il suo percorso. Arrivati alla Vasca di Corbelli ci siamo riposati e, ripartiti, abbiamo percorso un’altra strada per riuscire a trovare un posto in cui fermarci e fare merenda. L’uscita è stata un modo per creare un legame tra gli studenti e la natura che, come tutti sappiamo, di questi tempi si sta indebolendo a causa soprattutto di un eccesso di tecnologia.

Giacomo La Rosa III A

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