ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Zangheri di Forlì (FC) - 3F

«Per molti di noi la prima volta a teatro»

I ragazzi hanno assistito allo spettacolo ’Se devi dire una bugia dilla grossa’. Ecco le loro reazioni tra stupore ed entusiasmo

Grazie alla partecipazione al Campionato di Giornalismo il 29 gennaio la nostra classe ha colto l’occasione di andare a teatro. Alle classi partecipanti è stato permesso di assistere ad uno spettacolo in cartellone in collaborazione Accademia Perduta/Romagna Teatri. Abbiamo scelto la commedia brillante ’Se devi dire una bugia dilla grossa’ e, nonostante fosse domenica pomeriggio, tutti e 23 ci siamo recati al teatro Diego Fabbri.

Nessuno di noi però sapeva che Forlì aveva avuto per 2 secoli circa un altro Teatro Comunale, che venne distrutto nella notte del 9 novembre 1944. Infatti i tedeschi in ritirata avevano minato e poi fatto saltare la Torre civica, detta dell’Orologio. Il crollo della Torre Civica distrusse il Teatro che non fu più edificato, mentre la Torre dell’Orologio venne ricostruita negli anni ’70 del ’900. Abbiamo visto anche la borchia in Piazzetta della Misura che ricorda ciò che accadde poche ore prima della Liberazione di Forlì. Tornando alla nostra esperienza, per molti di noi era la prima volta da spettatori a teatro. Siamo rimasti molto sorpresi dal fatto che in platea non ci fossero ragazzi e che il pubblico fosse adulto. «La cosa che mi faceva più divertire è stato sentire le signore che ridevano come matte». (Francesca) «È stata la mia prima volta in un teatro e devo dire che non è andata affatto male. Dietro di me c’era una signora che rideva ogni dieci secondi e letteralmente un poco mi dava fastidio.

Il personaggio che mi ha divertito di più è stato il Dottor Natale Natale, usava questo nome in codice per aiutare il suo datore di lavoro a nascondere certe situazioni delicate alla moglie.

L’attore Gianluca Ramazzotti è stato davvero bravo. Andare a teatro è un’esperienza che rifarei molto volentieri». (Alessandro).

«Lo spettacolo si teneva al teatro cittadino intitolato a Diego Fabbri, scrittore e drammaturgo italiano nato proprio a Forlì.

La commedia racconta di una coppia di coniugi che finiscono in un gran disastro a causa delle bugie per nascondere le loro tresche amorose. La trama è piuttosto contorta ed è proprio questo a renderla comica, perché si verificano molti imprevisti e situazioni esilaranti. Inizialmente ero un poco titubante, invece mi è piaciuta molto ed è stata anche un’occasione per passare del tempo con i miei compagni di classe. Veramente una bella esperienza che consiglierei anche ad altre classi». (Sofia) I coniugi De Mitri erano interpretati rispettivamente da Antonio Catania e Paola Quattrini. Attori di cinema e teatro ’conosciutissimi’ solo dalla prof e da alcuni genitori, ma ci sta. Comunque hanno recitato le loro parti con grande maestria.

«Gli attori sono stati spettacolari. Hanno saputo coinvolgere il pubblico. In certi punti mi perdevo perché non riuscivo a collegare le varie scene. Poi per fortuna c’è stato l’intervallo e qui ne abbiamo approfittato per fare merenda. Comunque questa esperienza la rifarei molto volentieri». (Michelle) Certo noi siamo abituati ad un intrattenimento più veloce, molto diverso, e, forse anche meno contorto, ma è giusto che ci vengano offerte anche opportunità diverse.

«Anche la scenografia contribuiva a rendere dinamico il racconto, da restare senza fiato: permetteva la visione contemporanea di due stanze d’albergo da cui gli attori entravano e uscivano ad un ritmo impressionante dove le porte si chiudevano e si aprivano in continuazione. È stato difficile tenergli dietro, ma alla fine il risultato è stato molto efficace».

«Lo spettacolo è stato divertentissimo, e, anche se è durato due e mezzo, il tempo è passato velocemente. La mia parte preferita è stata quando i protagonisti si rincorrevano da una stanza all’altra. È stata un’esperienza diversa dal mio solito, è stata infatti è molto strana. Mi sono anche accorta che praticamente tutti gli spettatori erano di media e anziana età, ma, nonostante ciò, mi è piaciuto tantissimo.

Quindi il teatro non è solo per adulti». (Matilde) Alla fine la nostra prof si è anche complimentata con noi per il nostro comportamento.

Per forza, altrimenti avremmo subito ’pesanti rappresaglie!’.

Classe 3ªF

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