ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di I grado Padre Matteo Ricci di Montecosaro (MC) - 3A - 3D

Shoah, un libro e un momento da ricordare

I ragazzi della scuola Padre Matteo Ricci di Montecosaro hanno incontrato Corradini, autore del romanzo «La repubblica delle farfalle»

Al Teatro delle Logge di Montecosaro abbiamo incontrato lo scrittore ed ebraista Matteo Corradini. Questo incontro si inserisce nel progetto «Lettura al centro» che da anni vede autori di calibro internazionale alternarsi sulle cattedre delle scuole secondarie dell’Istituto comprensivo Sant’Agostino grazie all’organizzazione del team di docenti di lettere e al supporto del comune di Montecosaro.

Prima dell’incontro abbiamo letto insieme in classe il libro «La repubblica delle farfalle», un romanzo che racconta la storia di Terezin, un ghetto e lager di transito in cui, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono confinati più di 150mila ebrei, in particolare è della storia di alcuni ragazzi che la notte si ritrovavano per scrivere clandestinamente un giornale chiamato Vedem.

Un momento che ci ha colpito molto è stato quando l’autore ci ha raccontato dell’incontro con Inge Auerbacher, avvenuto anni prima. Inge, fu deportata a Terezin perché ebrea, quando era soltanto una bambina, ma fortunatamente lei e i genitori riuscirono a sopravvivere in quell’orrore e la sua unica compagna,in quei terribili anni, fu una bambola di nome Marlene, che pochi anni fa Inge ha deciso di donare al Museo dell’Olocausto di Washington.

Corradini ha sottolineato più volte che, nell’incontrarla, è rimasto inaspettatamente colpito dalla gran gioia di vivere e dalla vivace curiosità di Inge, si aspettava una donna triste e affranta dalla vita; lei, invece, si è rivelata completamente l’opposto: sembrava piuttosto voler godere appieno di ogni singolo istante, forse in risposta al Male senza fine sperimentato nell’età più dolce.

Abbiamo apprezzato anche la simpatia e l’ironia dell’autore e il fatto che non sia stato un incontro formale e noioso, ma che anzi lo scrittore abbia saputo rendere quelle ore coinvolgenti, mantenendo sempre vivo l’interesse. Per ringraziarlo della sua disponibilità, tutti noi, con l’aiuto delle professoresse, abbiamo raccolto in un raccoglitore vari disegni e citazioni tratte dal libro, che speriamo abbia apprezzato e grazie al quale ci auguriamo possa ricordarsi di noi, conservandolo.Ginevra Castagnae Giulia Panichelli, III ANoi ragazzi della terza D abbiamo letto il libro «La Repubblica delle farfalle» di Matteo Corradini con la nostra professoressa di italiano. Andando avanti nella lettura abbiamo capito temi importanti sulla Shoah e sulle persone che hanno subito tantissime ingiustizie solamente per il fatto di essere ebrei.

Successivamente alla lettura del libro abbiamo cominciato a realizzare dei disegni inerenti la storia con frasi che mandano un messaggio diretto.

Grazie all’aiuto della nostra insegnante abbiamo personalizzato un raccoglitore con un po’ di feltro nero, abbiamo scritto il titolo con l’uniposca giallo, lo abbiamo circondato con filo in plastica che sembrava filo spinato ed abbiamo inserito all’interno i nostri disegni e quelli delle altre classi terze.

Quando abbiamo incontrato l’autore al Teatro gli abbiamo posto alcune domande riguardo al libro e gli abbiamo consegnato il nostro raccoglitore. Lo scrittore ci ha ringraziato e si è dimostrato simpatico, gentile, giovanile e abbiamo fatto molte foto con lui.

Per noi è stata un’esperienza formativa che ci piacerebbe ripetere in futuro in quanto i temi trattati nei libri rimangono più impressi e ci aiutano a riflettere.Gli alunni della 3ª DGIORNO DELLA MEMORIAIl giorno della Memoria si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime della Shoah. Per noi è una ricorrenza molto importante perché si ricordano milioni di morti innocenti; questo giorno non è solo un omaggio alle vittime, ma ci fa anche ricordare cosa l’uomo è stato capace di fare. Attraverso la memoria riusciamo a costruire un rapporto con la narrazione che, anche se drammati-ca e determinata da guerre, nazionalismi e migrazioni, non va trascurata. La memoria è una risorsa preziosa, ma si consuma.

Per questo nelle scuole è utile parlarne, bisogna far capire cosa hanno subito moltissime persone in quegli anni per la prepotenza di una sola, per far sì che non si ripeta. Grazie al progetto «Lettura al centro», le docenti di Lettere hanno letto in classe il libro «La repubblica delle farfalle» di Matteo Corradini sul ghetto di Terezin, di come i ragazzi della nostra età vivevano in quell’epoca. Affrontare il tema dell’Olocausto è importante perché significa non solo parlare della morte, ma anche di spe-ranza, di solidarietà e di supporto reciproco, di piccole comunità che si erano formate nelle stanze dei campi di concentramento per sterminare la razza ebrea e far emergere solo quella ariana. Ma cosa è la memoria per Corradini? Per rispondere ha pescato tra i ricordi: anni fa aveva scattato una foto a Terezin ad una ragazza che si stava liberando di un sassolino nella scarpa. «La Memoria – ha detto – è per me proprio quel sassolino, che «punge» per non essere dimenticato, anche quando racconta qualcosa di drammatico e doloroso».Giada Cilentie Alice Piolo, III A

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