ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Spallanzani di Sassuolo (MO) - Classi 2° e 3°

L’inglese è ormai un pilastro per tutti

E’ la lingua del business e dell’intrattenimento, della scienza e del turismo: conoscerla apre molte porte a noi giovani

La lingua inglese è uno dei pilastri fondamentali per la vita di tutti i giorni e la sua diffusione vive un aumento sempre più capillare. Al giorno d’oggi la comunicazione tra persone di nazionalità diversa è ormai diventata fondamentale per qualsiasi tipo di questione, dal viaggiare, al trovare nuove opportunità di lavoro all’estero o semplicemente per potersi capire con gente che viene da ogni parte del mondo. Per questo ci si trova a studiare una lingua che ormai è universale.

L’inglese moderno si è iniziato a diffondere sin dal ’500, grazie al vasto sviluppo coloniale dell’Inghilterra in quasi un quarto del mondo. Questo ha fatto sì che gran parte degli Stati, una volta sottomessi, adottassero come lingua ufficiale proprio quella dei colonizzatori o dei loro funzionari.

L’inglese sta dunque diventando una lingua sempre più comune perché viene privilegiata dagli ambiti ’più recenti’ e in forte sviluppo, come quello degli affari, della tecnologia, della scienza e dell’intrattenimento.

Inoltre, molte delle più importanti aziende globali hanno individuato l’inglese come la lingua più comoda ed efficace per comunicare sul luogo di lavoro. I soggetti che si interessano maggiormente all’apprendimento di tale lingua spesso svolgono attività online, rivolte a un pubblico internazionale, come blogger, giornalisti o qualsiasi impiegato nell’ambito della pubblicità e del marketing.

Altre professioni che ne richiedono un’ottima padronanza sono poi quelle legate al turismo e agli spostamenti internazionali, in particolare nelle città più visitate; è il caso di coloro che lavorano nel settore dei trasporti, delle guide, dei traduttori.

Non va tralasciato che l’inglese può aprire tante possibilità anche non lavorative per i giovani, come il programma ’Erasmus’ che prevede un periodo di studi all’estero: un sogno per noi ragazzi.

Tramite questa lingua si possono fare nuove amicizie e soprattutto si riesce a comunicare con chiunque, o quasi. Diversamente dall’italiano, questa lingua è fluida e non presenta molte difficoltà grammaticali. Sin dalle elementari ci insegnano questa lingua, dando più possibilità al nostro futuro. Alcune scuole medie, oltre alla lingua inglese, insegnano anche il francese o lo spagnolo.

La nostra scuola, invece, insegna solo l’inglese ma in modo potenziato. Secondo noi è più importante imparare bene una lingua parlata ovunque, piuttosto che altre meno diffuse a livello internazionale. Speriamo che questo ci apra tante nuove strade e opportunità in giro per il mondo.

Classe 2°

 

L’Agenda 2030 è una raccolta di obiettivi, stabiliti nel 2015 dall’Onu, che mirano al benessere del nostro pianeta e della sua intera popolazione: ad esempio si cerca di garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, affrontando aspetti come la pace, lo Stato di diritto e il buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile.

L’Agenda è costituita da 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, i quali esprimono un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, potenzialmente distruttivo sul piano economico, ambientale e sociale.

Gli obiettivi principali riguardano la sconfitta della povertà, la definizione di istituzioni solide e raggiungibili da tutti i popoli del mondo, la salvaguardia dell’ambiente sia terrestre sia marino, la soppressione delle disuguaglianze tra generi.

L’ultimo obiettivo, il numero diciassette, consiste nella collaborazione tra i vari Stati al fine di raggiungere ogni obiettivo, entro il 2030. «Noi civili, come possiamo contribuire?».

Si potrebbe partire dai piccoli gesti, come ad esempio, diminuire il consumo di acqua non necessaria, ridurre le emissioni spostandosi a piedi o in bicicletta, favorire le piccole aziende locali, avere cura della raccolta differenziata e del riciclo, e molto altro ancora.

A questi piccoli gesti può contribuire chiunque: dalle famiglie alle piccole aziende, alle grandi industrie, fino al singolo. Sarebbe un primo grande passo avanti rendere le città più sostenibili, agevolando l’utilizzo di mezzi pubblici, aumentando il numero dei cassonetti e di interventi per svuotarli in modo che la sporcizia non sia rilasciata sulle strade e sui marciapiedi formando accumuli sgradevoli alla vista e maleodoranti all’olfatto.

«Come possono fare gli Stati a collaborare?» è un altro quesito da porsi.

Secondo noi, per favorire la collaborazione tra gli Stati membri dell’ONU, bisognerebbe innanzitutto risalire all’apice di ogni conflitto tra gli stati e revocare le ragioni per cui si è causato il contrasto.

Risolvendo tali motivazioni, il clima di pace e benessere aumenterebbe favorendo la cooperazione.

Classe 3°

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso