ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Borsellino di Iesi (AN)

Google non può essere onnipotente

L’uso crescente della tecnologia tra i ragazzi non giustifica una completa accettazione delle chiavi del sapere

I ragazzi ormai sono sempre collegati online tramite dispositivi tecnologici di ogni tipo. Questo è dovuto al grande processo tecnologico degli ultimi anni.

Ormai questi dispositivi si usano praticamente per tutto, rendendo obsolete molte cose: cartoline, orologi e molti altri strumenti. Prima di Wikipedia se si voleva sapere qualcosa o si doveva studiare un argomento complesso bisognava andare nelle biblioteche. Adesso basta digitare una parola chiave sulla barra di Google. Internet si usa come una vera e propria fonte di informazioni. Però non bisogna considerare Google onnipotente e non bisogna fidarsi di tutto ciò che c’è scritto. E’ importante sapere è che Wikipedia viene continuamente aggiornato dagli utenti, che possono inserire nuove informazioni. Infatti, persone colte e qualificate, specializzate in una materiao in un argomento, inseriscono articoli di cui poi viene verificata la pertinenza. Solo dopo vengono pubblicati. Molte caratteristiche dei dispositivi elettronici, quando questi non vengono usati con moderazione, potrebbero essere nocive per la nostra salute, per esempio la luminosità elevata è dannosa per la vista. Però non bisogna accusarele case produttrici di smartphone o altri dispositivi perché al raggiungimento di una luminosità elevata compare una notifica a tutto schermo che ci ricorda che non bisognerebbe raggiungere questi livelli. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che adesso anche socializzare è diventato qualcosa da fare connessi, per esempio in molti gio-chi online è presente una chat con cui si può comunicare con i tuoi compagni di gioco e con persone magari che non conosci e che sono poco affidabili.

Esistono molti siti che non sono adatti per tutte le età, per questo in ogni dispositivo si può installare dei programmi per il controllo dei propri figli. Ne esistono diversi tipi: nelle console come per esempio la Nintendo Switch e la Playstation, che servono principalmente per giocare online, c’è il filtro famiglia che proibisce l’utilizzo di alcune funzioni dei giochi. Invece, nei telefoni c’è una applicazione chiamata Family Link che controlla il tempo di utilizzo del bambino e appena raggiunge il limite giornaliero si blocca, inoltre si può mettere un limite di età in modo da escludere dai risultati delle ricerche informazioni non adatte. Esistono molti siti poco affidabili perché basta pagare Google o qualsiasi altro motore di ricerca per comparire tra i primi risultati, quindi i siti che compaiono più in alto nella schermata potrebbero non essere i più adeguati rispetto a quello che cercavi.

Giacomo Stacchiotti e Marco Cesaretti

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