ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Volponi di Urbino (PU) - 2A - 2C - 3B

Cari amici del 2030, ecco le nostre tragedie

Il terrore del Covid, la guerra in Ucraina, il dovere della memoria dopo l’Olocausto: la lettera dei ragazzi del 2023 ai compagni che verranno

Cari amici del 2030, vorremmo informarvi sugli eventi accaduti negli ultimi anni. Tutto è cominciato al termine del 2019, quando il terrore è entrato nelle case di tutto il mondo: il Coronavirus, una malattia virale che colpisce le vie respiratorie, iniziata in Cina per poi espandersi rapidamente nell’intero globo e divenendo una vera e propria pandemia. Tale virus ha causato forti ripercussioni sulla vita delle persone, specialmente in noi ragazzi, costretti a trascorrere lunghi mesi confinati in casa senza poter andare a scuola, ma a frequentarne una virtuale attraverso la Dad, a indossare mascherine, a non poter passeggiare all’aria aperta, a non vedere gli amici, i familiari lontani… Il periodo di lockdown, durato circa quattro mesi, a noi pareva infinito e in questa triste circostanza ci siamo resi conto di quanto ci possano mancare le semplici attività quotidiane. Per noi semplici ragazzi della generazione Z molte cose sono scontate, come possedere un cellulare a 12 anni, o avere applicazioni come TikTok, Instagram, Snapchat.

Quando tutto questo si è alleviato, è sopraggiunta un’altra tragedia: la guerra tra Ucraina e Russia, voluta da quest’ultima è scoppiata il 24 febbraio 2021. Vi chiederete il perchè del conflitto. Difficile da spiegare, ma tuttora sta procurando atroci sofferenze, in primo luogo alla popolazione civile e militare ucraina, ma anche a tutti coloro che temono delle ripercussioni sul proprio paese.

Di recente, il 27 gennaio, è stata celebrata la Giornata della Memoria in cui si ricordano le vittime della shoah; è inspiegabile che ci sia una guerra in corso dopo quella immane tragedia che sterminò, durante il secondo conflitto mondiale, sei milioni di ebrei e non solo. Secondo noi è sbagliato celebrare questa giornata una sola volta all’anno, ogni giorno dovremmo ricordarci per non ricadere nei numerosi errori del passato.

Un’importante testimone sopravvissuta è la senatrice Liliana Segre, che in molte occasioni ci racconta la sua orribile esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz. Insieme all’aumentare dell’età aumentano anche le responsabilità e noi dobbiamo sentirci in dovere di tramandare quanto accaduto in passato a tutti voi che successivamente dovrete tramandarlo ad altre generazioni.

 

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