ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado San Domenico di Cesena (FC) - 1T

Viaggio tra cultura e manoscritti del passato

Cesena ha una ricca storia e tante attrazioni turistiche, come il teatro Bonci, il palazzo del Ridotto e la biblioteca Malatestiana

Cesena è una città vivace e dinamica, con una ricca storia e cultura, attrazioni turistiche come il palazzo del Ridotto, il teatro Bonci e la biblioteca Malatestiana e una forte economia basata sull’agricoltura, l’industria alimentare e l’artigianato. La città è anche famosa per la sua passione per lo sport, soprattutto per il calcio, con la squadra di calcio locale Cesena F.C. che gioca nella serie B. Cesena è anche una città universitaria con una forte presenza di studenti e una vasta gamma di corsi di laurea in diverse discipline. La città offre anche numerose opzioni per lo shopping, la ristorazione e il divertimento notturno.
Oltre ad essere una città ricca di monumenti e luoghi da vedere, è rinomata anche per i suoi numerosi ristoranti dove è possibile gustare le specialità romagnole. Ce ne sono tante e per tutti i palati: le tagliatelle e gli strozzapreti al ragù, i cappelletti e i passatelli in brodo, la piadina e la carne alla griglia. Per brindare qualche vino locale come il Sangiovese, l’Albana o il Pagadebit, prodotti dalle aziende agricole situate nelle campagne e nelle colline cesenati. Diverse le testimonianze della classe.
«Vivo da ben 11 anni a Cesena dice una studentessa – ma solo ieri per la prima volta ho visitato il più bel tesoro che la nostra città possiede e di cui tutti noi cesenati dovremmo andar fieri: la biblioteca Malatestiana. Nasce grazie a Malatesta Novello nel convento dei francescani che si trovava fuori dalla cerchia muraria della città di Cesena. Malatesta Novello viene rappresentato con due simboli: uno steccato e tre persone (i Mori). Viene poi inglobata all’interno delle Mura della città quando nel 1378, ini-zia la sua forte espansione.
Nell’800 si trasforma in una caserma militare. Nel cuore del convento, Malatesta Novello costruì la sua biblioteca privata con 326 libri, prevalentemente di storia. In ogni suo libro troviamo lo steccato o le sue iniziali.
Quando morì Malatesta Novello lasciò la sua biblioteca ai concittadini per evitare che tutti i suoi beni fossero portati via dalla Chiesa».
«La biblioteca Malatestiana Antica – proseguono gli studenti ha tre arcate: le due laterali sono basse mentre quella centrale è alta. Le colonne sono monolitiche, realizzate con pietra rurale. Le pareti sono di colore verde senza nessun affresco, per evitare distrazioni durante la lettura. I banchi sono 58, decorati ognuno con lo steccato o con le tre persone. In ogni banco ci sono dei manoscritti antichi e sono tutti legati al banco. I manoscritti sono sempre rivestiti in pelle. Ogni libro ha delle borchie che servono a tenere il libro stabile. Vi sono inoltre tracce legate alla visita di qualcuno, disegni oppure firme.

Classe I T della scuola media San Domenico.

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