ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Da Vinci - Ungaretti di Fermo  (FM) - 3C - 2A

Come difendersi dalle fake news

Oggi con tante informazioni online è diventato difficile distinguere il reale dall’invenzione. Alcuni consigli

Al giorno d’oggi, con così tante informazioni online, è diventato più difficile valutare le notizie in circolazione e stabilire quale contenuto sia basato su fatti reali e veri, o inventati. L’uso di piattaforme digitali per condividere argomenti che riteniamo veri quando potrebbero non esserlo, può avere un potente effetto a catena, influenzando negativamente gli altri e contribuendo a diffondere falsità. ‘Fake news’ è un’espressione inglese che è entrata nel nostro vocabolario per definire articoli che presentano informazioni inventate, create per disinformare e rendere virali ‘bufale’ attraverso internet o social media. Queste si diffondono principalmente attraverso la rete, grazie a Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, o a servizi di messaggistica come Telegram o WhatsApp. Sebbene sembrino viaggiare solo sui social, è bene sapere che esistono da secoli e già nell’antichità le informazioni venivano manipolate e diffuse per disorientare chi leggeva e ascoltava. Infatti già nel 1853 a New York circolava la notizia che la luna fosse abitata da ‘uomini pipistrello’ e altre creature fantastiche o addirittura che il pretesto che ingegnò Hitler ad invadere la Polonia nel 1939, non era altro che un finto assalto a una stazione radio tedesca da parte di alcuni soldati polacchi diffuso dalla stampa. Come si può evitare di cadere nella trappola delle ‘fake news’? Ecco alcuni suggerimenti che ci sentiamo di dare, appresi alla fine di un percorso didattico che ci ha portato a riflettere su questo argomento e ad andare a caccia di ‘bufale’. La prima cosa da fare è andare all’origine della fonte e verificare il sito che viene citato. Analizzare cioè, se è presente il protocollo ‘https’, la cui lettera finale sta per security, o se il nome del sito è solo un facsimile, come ‘ilfattoquotidaino.it’ o ‘gezzetta.it’. Il secondo passo è quello di controllare il testo: se è scritto in modo non oggettivo e contiene errori grammaticali, probabilmente l’autore di quella notizia non vuole informare, ma ingannare. Il terzo passo è verificare se ci sono riferimenti scientifici di ciò che viene scritto nella notizia, spesso infatti chi scrive ‘fake news’ fa leva su dati, scienziati e istituti scientifici inventati. Smascherare le ‘bufale’ non è impossibile perché trovandosi davanti ad una notizia, si deve usare il cervello. Consigliamo di ricordare i nostri consigli prima di condividere notizie.

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