ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Olivieri di Pennabilli (RN) - 1M - 2M - 3A -2C

Post pandemia e crisi scolastica

L’insegnamento online ha portato a una perdita di apprendimento del 35% tra i ragazzi

La pandemia ha sconvolto il mondo, anche dei giovani. Uno studio cinese ha rilevato un consistente aumento dei livelli di ansia e depressione. Lo stravolgimento delle routines, l’isolamento, il distanziamento sociale, il senso di incertezza per il futuro, insieme alla paura della malattia per sé e per i propri cari, hanno provocato non pochi effetti sulla salute mentale dei giovani. Depressione, stati d’ansia, insonnia e disturbi dell’umore sono le conseguenze del Covid ai quali, oggi, gli esperti hanno dato un nome: pandemia emozionale. Due degli aspetti percepiti come stressanti: l’isolamento e la chiusura delle scuole. La scuola è sempre stata un centro di socializzazione importante, dove i ragazzi fanno amicizia e costruiscono figure di riferimento. La pandemia ha messo in evidenza i problemi del sistema scolastico: alcune ricerche hanno dimostrato che l’insegnamento online ha determinato una perdita di apprendimento del 35% e molti stanno manifestando contro gli esami di stato tornati al modello pre-Covid. Quasi il 90% dei ragazzi ha dichiarato di essersi sentito solo o isolato nel periodo del confinamento, ma di essere riuscito, in buona parte, a rimanere in rapporto con i propri amici, usufruendo dell’online. Durante la pandemia, smartphone e pc sono diventati l’unica finestra disponibile sul mondo. La pandemia ha scatenato nei ragazzi la «paura della realtà» portandoli a rinchiudersi in camera tutto il giorno, davanti a uno schermo. Il bisogno di alleviare l’umore ha fatto sì che aumentassero alcune dipendenze comportamentali, come quelle del gioco d’azzardo, dei videogiochi e anche di challenge pericolose. Molti ragazzi si sono trovati a condividere sempre più spesso aspetti importanti della propria quotidianità, diffondendo una quantità di informazioni personali molto elevata (l’oversharing). Il mondo reale e virtuale sono ormai in continuità, tanto che si parla di ‘on-live’. Nonostante ci siano alcune preoccupazioni, è importante riconoscere anche le opportunità che offrono: possono diventare uno strumento prezioso per reperire informazioni e per mantenere le relazioni sociali. Permettono di coltivare nuove passioni come la lettura di e-book, la fotografia, la creazione di video e la progettazione grafica. Noi giovani abbiamo sviluppato nuove competenze e trovato modi alternativi per esprimere la nostra creatività. Tutto tornerà come prima? Sicuramente occorrerà prevedere delle misure di supporto per chi, come noi, è cresciuto e ha sviluppato la propria identità durante questi anni, vivendo paura e disagi che le generazioni precedenti non hanno mai sfiorato. Classe III A Pennabilli

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