ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

ISC Sud di San Benedetto del Tronto (AP) - 1A - 3D - 3E

L’adolescenza vista dai ragazzi

Dal rapporto con i genitori alla valutazione scolastica: ecco cosa abbiamo capito con ’Ben-Essere a Scuola’

L’adolescenza è comunemente conosciuta come quella fase nella quale ogni individuo comincia a subire cambiamenti e a perdere molte delle caratteristiche dell’infanzia, andando in contrasto con il «mondo adulto». Questa è la definizione che tutti possono trovare sui social, ma nella realtà questa fase della vita è molto più difficile da spiegare, soprattutto per chi la vive. La nostra scuola, per farci meglio comprendere e gestire questo nuovo momento della nostra vita e per fare in modo che ci ponessimo delle domande introspettive, ha aderito, nel mese di marzo, ad un progetto socio – psico – pedagogico di supporto, chiamato ’Ben–Essere a Scuola’, che ha previsto tre incontri con uno psicologo e una sociologa. Lo scopo era quello di spronarci a parlare della nostra vita, focalizzando il discorso sui comportamenti tipici degli adolescenti, evidenziandone ed analizzandone tutte le criticità. Inizialmente non abbiamo dato grande importanza a questo progetto e siamo stati sulla difensiva, ma poi si è rivelato molto interessante e siamo riusciti ad aprirci. Gli psicologi hanno iniziato la lezione, evidenziando diverse parole che riguardavano l’accoglienza in un gruppo e l’esclusione che spesso ne consegue. Partendo da questo discorso, siamo arrivati a parlare del rapporto tra genitori e figli. In molti casi è emerso che i genitori si interessano maggiormente alle nostre valutazioni scolastiche, invece di chiederci ‘come stai’ o se abbiamo problemi. Molti di noi hanno detto che vorrebbero cambiare il modo di valutare le varie verifiche ed interrogazioni ed evitare la valutazione numerica, poiché spesso suscita contrasti ed incomprensioni con i genitori. La discussione sull’argomento si è accesa e ha fatto emergere che la maggiore criticità nella nostra fase adolescenziale è proprio il rapporto tra genitore-figlio e la valutazione scolastica. Quello che tutti noi abbiamo detto è che non vogliamo essere classificati attraverso un voto numerico e che esistono mille variabili che possono influenzare o in positivo o in negativo un compito o un’interrogazione. A volte servirebbe ricevere un ‘come stai’, ci farebbe sentire meglio, perché dimostrerebbe che qualcuno si sta preoccupando del nostro benessere e che è interessato a stabilire con noi un rapporto più profondo. Mettere a fuoco queste situazioni familiari ed emozioni ci ha causato molta tristezza ed alcuni pianti liberatori. Sono emerse molte fragilità, che grazie a questi incontri abbiamo in parte risolto. Non è facile tirare fuori le proprie emozioni, perché si ha paura del giudizio altrui, ma grazie a questo progetto siamo stati incoraggiati a superare le nostre timidezze e insicurezze.

Il 2 febbraio, le classi 1ªA e 3ªC della scuola secondaria di primo grado «Cappella», con i loro docenti, hanno visitato a San Benedetto del Tronto la sede dell’azienda «Perotti Cavi», dov’è ancora funzionante l’ultimo «sentiero dei funai», per la fabbricazione di corde destinate alla pesca. I giovani alunni sono stati accompagnati nella scoperta del mestiere del funaio dal responsabile dell’archivio storico comunale, G. Merlini, il quale ha spiegato come la dura vita del funaio ha a lungo rappresentato un pilastro per l’economia della cittadina, da sempre legata al mondo della pesca. Infatti fu nel borgo marinaro di San Benedetto del Tronto che, avvalendosi della canapa, si otteneva una fibra tessile destinata alla produzione di corde per le cime e per le reti. Una realtà che ha avuto larga diffusione dal 1950 e che ha visto moltissimi uomini ma anche bambini percorrere i circa duecento metri di sentiero, necessari alla torcitura del filo di canapa. Il personale della ditta ospitante ha fatto assistere i ragazzi alla realizza-zione delle corde in tutti i suoi processi moderni, con fili di plastica su lamine di alluminio, ma dando anche informazioni su quelli appartenuti alla tradizione. Inoltre gli studenti sono stati accompagnati nella bottega di un pescatore, intento a riparare una rete da pesca con la spoletta e il filo. La mattinata si è poi conclusa con una passeggiata lungo il porto, per osservare da vicino l’utilizzo sulle barche delle cime e delle reti. Questa uscita è stata molto interessante perché ci ha permesso di conoscere una realtà locale che presto scomparirà, in quanto non ci sono nuove generazioni che stanno imparando il mestiere.

La giornata della memoria viene celebrata ogni anno per ricordare le tante vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio 2023, alcune classi terze del plesso «Cappella» hanno partecipato alla visione di uno spettacolo teatrale «Anna Frank e il diario segreto», di Ari Folman, presso il teatro Concordia. Il film racconta di Kitty, l’amica immaginaria di An-na, una personificazione del diario che prende vita nei giorni nostri. Tramite il suo diario, Anna le aveva sempre raccontato quello che succedeva, dalla persecuzione nazista alle cose più intime, tipiche di una ragazza della sua età. All’inizio Kitty è molto curiosa, felice di poter vedere il mondo insieme ai suoi nuovi amici, e inizia a esplorare Berlino, dove scopre l’importanza della storia di Anna. Presto, però, si renderà conto che l’insegnamento non è servito: gli avvenimenti del passato si stanno ripetendo anche oggi, in maniera diversa. Attraverso la storia di Kitty troviamo un parallelismo tra le persecuzioni subite da Anna e quelle subite dai migranti nell’Europa di oggi. Una storia apparentemente banale ma coraggiosa, che (oltre a farci conoscere la storia di Anna) ci aiuta a capire che le persecuzioni di un tempo non sono finite, ma hanno solo cambiato obiettivo.

La pagina dei Campionati di giornalismo di oggi è stata curata dagli studenti e dalle studentesse dell’Isc Sud di San Benedetto.

L’articolo di apertura sul benessere degli adolescenti e sul progetto svolto a scuola in merito a questo tema è stato scritto dalla classe 3E. Il pezzo sulla visita al sentiero dei funai è opera della classe 1A. Infine, l’articolo che parla dello spettacolo in occasione della Giornata della memoria è opera di Emma Di Leo della classe 3D. A coordinare il lavoro dei giovani cronisti sono stati i docenti Mara Cittadini, Maria Perla De Fazi e Silvia Micozzi.

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