ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Istituto Paritario Maestre Pie di Rimini (RN) - 2A

Il dramma delle culle vuote in Italia

Alessandro Rosina, professore dell’università Cattolica di Milano: «Viviamo un inverno demografico»

Culle vuote. Inverno demografico. Sono alcune delle immagini ricorrenti emerse dai relatori dei recenti Stati generali della natalità, svoltisi a Roma l’11 e il 12 maggio scorso, dove si è fatto il punto sulla situazione del nostro Paese, l’Italia. Tra i relatori anche Alessandro Rosina, ordinario di demografia all’Università Cattolica di Milano e autore del libro «Crisi demografica. Politiche per un paese che ha smesso di crescere» (Vita e Pensiero, 2022). Il professore ha risposto alle nostre domande su un tema così urgente per il nostro Paese e il nostro futuro.

Professore, qual è l’andamento demografico dell’Italia rispetto a quello mondiale? «La popolazione sul Pianeta, secondo le previsioni delle Nazioni Unite, è in crescita decelerata e andrà a stabilizzarsi sopra i 10 miliardi verso gli ultimi decenni di questo secolo. L’Europa ha già raggiunto il punto più elevato e si appresta a diminuire.

L’Italia è già da vari anni (dal 2014) in riduzione. Nello scenario centrale delle Nazioni Unite il nostro Paese è previsto scendere sotto i 40 milioni all’orizzonte del 2100».

Cosa indicano i dati relativi alla fecondità? «La riduzione della mortalità è il motore della crescita demografica, la diminuzione della natalità è il fattore di freno. L’Italia è uno dei Paesi in cui la fecondità da più lungo tempo si trova su valori particolarmente bassi. Da oltre 35 anni il numero medio di figli per donna è sotto 1,5, quindi sotto la soglia di 2, che consente un adeguato equilibrio tra generazioni. La conseguenza è stata che il nostro Paese è stato il primo al mondo in cui gli under 15 sono diventati di meno degli over 65».

Ci dà un parere da esperto riguardo le prospettive future dell’Italia? «Entro il 2050 la popolazione con 65 anni e oltre aumenterà di 5 milioni, grazie anche al fatto che si vive più a lungo. L’invecchiamento della popolazione porterà a un aumento dei costi per pensioni, cura e assistenza. Questo è sostenibile solo se la popolazione in età lavorativa, quella che produce ricchezza e garantisce il sistema sociale, non si riduce troppo».

In che modo? «Per invertire la tendenza della natalità e migliorare la valorizzazione nel mondo del lavoro delle nuove generazioni, servono politiche urgenti. Per accedere a un mutuo, trovare lavoro e avere un reddito giusto: difficile nel precariato pensare di mettere su famiglia. Servono politiche di conciliazione lavoro-famiglia: part time reversibile, servizi per l’infanzia, congedi. Solo così potranno crescere fecondità e occupazione».

Gabriele Belotti e Gianmaria Visentin II A

 

Si avvicina l’estate, il periodo peggiore per i cani che spesso vengono abbandonati. Non fatelo. Pensateci bene quando volete fare la rinuncia di proprietà: il vostro cane lo vivrà come un lutto, potrebbe lasciarsi morire.

Portate il vostro amico in vacanza con voi, invece di lasciarlo, oppure adottate un cane anziano. I miei genitori hanno scelto un cane anziano, Orlando (foto). Il cane più buono del mon-do. Non mi riporta la palla se gliela tiro perché vede molto poco, però mi ricompensa con tutto il suo affetto. Il canile di Riccione, se adottate un cane anziano sopra i 10 anni, offre gratuitamente le spese veterinarie a vita. Non ve la sentite di adottare? Potete visitare comunque il canile portando biscotti, cappottini, coperte, lenzuola, pettorine. E potete anche andare al canile come volontari, dai 18 anni in su. Quattro volte l’anno il canile di Rimini organizza invece delle giornate aperte al pubblico per conoscere i cani. Per adottare un amico a 4 zampe nei nostri canili ci sono delle procedure da seguire: serve in media un mese per creare un legame tra voi e il cane. Adottare un ’fido’ è una bella sensazione, è come dare al cane un’altra possibilità e restituirgli fiducia nell’essere umano, farlo sentire nuovamente accettato e amato.

Massimo Zannoni II A

 

I social media hanno aspetti positivi come il mantenimento dei legami familiari, lo sviluppo di una rete professionale e l’attivismo. Consentono di rimanere in contatto con amici e familiari e favoriscono la creazione di opportunità di carriera. Inoltre sensibilizzano su questioni importanti. Tuttavia, l’uso eccessivo può portare a dipendenza, isola-mento sociale e problemi di salute. Il cyberbullismo è un serio problema che può generare danni reali. Importante quindi educare i ragazzi ad un uso responsabile dei social. Ma cosa ne pensano i giovani? Tommaso e Omar ritengono che i social siano utili per apprendere e per comunicare. «Con i social ci si può anche divertire – racconta David – i meme possono rallegrarti dopo una giornataccia».

Ma c’è anche un aspetto legato all’apparenza, «e quando si pubblica una foto spesso si sorride per mostrarsi agli altri» dice Arianna. Per Beatrice «possono essere anche pericolosi, se usati in modo improprio, e condizionare negativamente la vita delle persone». Nicola infine sottolinea come sia «difficile e sgradevole gestire litigi e discussioni online».

Luigi Emilio Pezzini, Matteo Gerardi e Thomas Oldani IIA

 

Quanti saremo sulla Terra nel 2100? Le proiezioni delle Nazioni Unite ipotizzano il picco di 10,4 miliardi. L’economista James Pomeroy dice che scenderemo sotto gli 8 miliardi attuali. Il gruppo di ricerca di Earth4All, sostiene che saremo 6 miliardi. Le stime divergono sulla base di natalità, mortalità, migrazioni e scelte politiche.

Oggi in Italia siamo arrivati a 58,8 milioni di abitanti, eravamo 60,3 nel 2014.

A Rimini la popolazione è di 150mila, +110 sul 2021.

Gli over 64 rappresentano il 24% del totale, i giovani il 12%. L’età media è di 46,4 anni, il dato più alto di sempre. GB e GV IIA

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