ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di I grado G. Mercuriale di Forlì (FC) - 3A

A teatro con Agatha Christie, che emozione

I ragazzi hanno assistito allo spettacolo ’Trappola per topi’ tratto dall’omonimo romanzo giallo della celebre scrittrice

Domenica 6 dicembre ci siamo recati al Teatro Diego Fabbri di Forlì, invitati dalle nostre insegnanti, da Accademia Perduta/Romagna Teatri e dalla Redazione de il Resto del Carlino, per assistere allo spettacolo teatrale ’Trappola per topi’ tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie, una commedia di genere giallo del regista Giorgio Gallione.

Una volta entrati abbiamo occupato i posti assegnati e già si respirava un’atmosfera particolare, forse perché noi alunni solitamente non andiamo a teatro, ma non solo: il pomeriggio risultava in piena atmosfera con il giallo che avremo visto da lì a poco, infatti fuori il tempo era grigio e le nuvole impregnate di pioggia già facevano presagire ciò a cui avremmo assistito da lì a poco. Si abbassano le luci e improvvisamente il vociare degli spettatori si spegne.

La vicenda si apre con la presentazione dei due coniugi, Mollie e Giles Rakston, personaggi alquanto singolari, che hanno appena aperto una locanda nella campagna inglese chiamata ’Locanda del Cacciatore’, nei pressi di Londra.

In una notte di bufera il primo cliente ad entrare nella Locanda porta con sé (come tutti gli altri personaggi) non solo sé stesso, ma anche la neve che copiosa cade sul pavimento del palco.

La scenografia è davvero unica,vi è una grande vetrata che si affaccia su un paesaggio fiabesco che rimanda un po’ al bosco del lupo di Cappuccetto Rosso; l’atmosfera che si intravede all’esterno fa ben capire come a causa della neve chiunque entri nella Locanda vi rimarrà bloccato, come sospeso in un tempo fuori dal tempo. Subito dopo entrano uno di seguito all’altro altri cinque personaggi.

Mentre la tempesta infuria e la pensione resta isolata, viene annunciato l’omicidio di un’anziana signora residente poco lontano. A sconvolgere la situazione, entra in scena il sergente Trotter a cui è stato ordinato di indagare sull’omicidio commesso a Londra. Questo crimine è stato battezzato ’l’omicidio dei tre topolini ciechi’, perché l’anziana signora sembra avere avuto un legame con un fatto di cronaca in cui erano sfruttati tre poveri bambini. Il tenente Trotter è fermamente convinto che l’assassino si trovi nella locanda e l’atmosfera si fa sempre più pesante mentre questo indaga, ma in realtà quella del sergente è solo una farsa.

Ha così inizio il classico giallo dai ritmi frenetici, dove tutti nascondono qualcosa e tutti potrebbero essere i potenziali assassini, gli ospiti pur non conoscendosi sembrano legati da un omicidio avvenuto tempo prima. Ognuno dei personaggi sia nel modo di vestire che in quello di comportarsi esaspera la rappresentazione di sé, i personaggi indossano abiti buffi e spesso le situazioni che si vengono a creare sono impregnate di follia e humor, a volte però è un sorriso amaro… Si percepisce il vissuto di ognuno di questi, del loro passato difficile e doloroso, delle ferite subite rimaste comunque irrisolte e che possono trasformare ognuno di loro in potenziali assassini.

Il finale di questo spettacolo avvincente e coinvolgente non poteva che essere un finale a sorpresa, infatti alla fine il colpevole risulta lo stesso sergente Trotter, che non era un sergente ma bensì l’assassino, ma ognuno dei personaggi indossa una maschera e il regista è molto abile comunque a coglierla e ad evidenziare l’ambivalenza dei personaggi.

Questo spettacolo che ci ha tanto coinvolti ci ha anche successivamente fatto riflettere su come spesso le persone rivelino di se stesse solo una parte e che solo la frequentazione e il tempo saprà metterne in evidenza i segreti più nascosti, la loro vera essenza e a volte nemmeno il tempo potrà comunque rivelare fino in fondo chi sono.

Di questo spettacolo non si può comunque tralasciare la grande abilità del regista che ha saputo così bene reinventare e modellare un romanzo ambientato nel secondo dopoguerra adattandolo ai giorni nostri.

Prima esperienza a teatro piaciuta e riuscita! Ora aspettiamo altri spettacoli per ritornare nella magia del teatro!

Classe 3ªA

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