ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. Leopardi di Pesaro (PU) - 2C, 2D, 3E

Economia circolare sì, peccato che non ’gira’

Il Green Deal europeo vuole attuare entro il 2050 la produzione globale a zero emissioni di carbonio: ma il riciclo sta diminuendo

Si parla sempre più spesso di politiche green legate alla salvaguardia del nostro pianeta. Ad esempio l’economia circolare, che prevede l’estensione della vita del prodotto attraverso il riciclo, donandogli nuova vita e diverso utilizzo, può essere un valido modello per arrestare il degrado. Ma a che punto siamo? Il Green deal europeo desidera attuare entro il 2050, infatti, un’economia globale a zero emissioni di carbonio e completamente circolare. Tuttavia, la situazione mondiale non è delle migliori: il pianeta, oggi, ricicla e riusa di meno. Gli ultimi dati riportano che il tasso di circolarità mondiale sta diminuendo. Solo negli ultimi anni si è passati dal 9,1% al 7,2%. E anche se l’Italia è uno dei Paesi più virtuosi, leader europeo nel 2020, attualmente ha ridotto la sua circolarità.

Basti pensare che importiamo il 99% delle materie prime critiche e «per un Paese come l’Italia, decisamente più povero di materie prime rispetto ai principali competitor, è ineludibile puntare sulla circolarità», ha spiegato Roberto Morabito direttore del Dipartimento Enea nel maggio 2023. Riciclare e ridare vita ai materiali sotto altra forma produce dei vantaggi sul nostro ambiente. Secondo i dati forniti dal Parlamento europeo, l’economia circolare difende la biodiversità, contribuisce alla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra e comporta anche benefici economici: aumento dei posti di lavoro (in previsione circa 700000 entro il 2030), stimolo all’innovazione, significativo aumento del Pil dello 0,5% e meno richiesta di materie prime, con conseguente riduzione della dipendenza da altri Paesi. Fra le aziende marchigiane in pole nel settore delle circolarità c’è Marche Multiservizi, che opera nella provincia di Pesaro e Urbino. Innovativo e davvero green il loro progetto “Olioro”, servizio dedicato alla raccolta degli oli vegetali utilizzati in cucina che trovano impiego in una nuova destinazione per la produzione di biocarburante.

Virtuosa, altresì, l’iniziativa legata al lancio dell’app gratuita per il cittadino “Il Rifiutologo”, che permette di differenziare correttamente e senza esitazioni il prodotto, inquadrando il codice a barre per sapere come smaltirlo.

Classe 3ª E

 

Vi siete mai chiesti se l’uomo può cambiare il mondo? Uno dei modi per riuscirvi è anche l’alimentazione sostenibile: una scelta che permette di favorire il benessere del pianeta e che predilige la sicurezza nutrizionale rispettando la biodiversità. I cibi che rientrano in questa dieta sono: verdure, legumi, olio di oliva, cereali e frutta di stagione provenienti da agricoltura biologica a km zero. Per quanto riguarda poi il consumo di carne, uova e latticini, bisognerebbe scegliere quelli prodotti nelle fattorie biologiche (in attesa della tanto contestata carne sintetica).

Questi alimenti sono preferibili ad altri perché la loro filiera produttiva ha un impatto minimo sul nostro ambiente e sugli animali stessi. Per il ragionamento opposto, quelli da evitare sono proprio la carne di pesci e animali provenienti da allevamenti intensivi e anche prodotti vegetali come cocco, banane, avocado, cacao che richiedono vaste estensioni di terra e un enorme consumo di acqua per la loro coltivazione.

A questo tipo di produzione sono connessi altri aspetti negativi e nocivi per tutti gli esseri coinvolti, per l’ambiente e anche per la società umana quali il rilascio di gas serra nell’atmosfera, l’inquinamento dell’acqua e del suolo, la deforestazione, lo sfruttamento di lavoratori, adulti e bambini, nei paesi più poveri del mondo. Ognuno di noi può contribuire al cambiamento nella sua vita quotidiana.

Classe 2C

 

Negli alimenti di cui ci nutriamo ogni giorno sono contenuti: proteine (carne, pesce, latticini, uova e legumi), carboidrati (patate, cereali come pane e riso), grassi (di origine vegetale come olio e grassi di origine animale come burro e strutto), vitamine, sali minerali e fibre (frutta e verdura).

Per il benessere di ogni individuo è importante seguire un piano alimentare equilibrato per assicurare all’organismo tutti i micronutrienti necessari: per esempio bisognerebbe bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno e consumare cinque porzioni tra frutta e verdura, seguendo la stagionalità e variando i colori perché ad ognuno di essi corrisponde una diversa sostanza antiossidante, in grado di rallentare i processi di invecchiamento cellulare.

A tal proposito il Ministero della Salute ha messo a disposizione della popolazione italiana delle linee guida per una sana alimentazione, che si basano sul modello della dieta mediterranea, indicate per semplicità all’interno della piramide alimentare così suddivisa: alla base troviamo alimenti da consumare giornalmente (frutta, verdura, pasta, cereali, riso, olio, burro e latticini); poi alimenti da consumare settimanalmente (carni, pesce, formaggi, legumi, salumi e uova); infine alimenti da consumare mensilmente (cibi fritti, sale, dolci, bibite gassate).

Seguire queste semplici indicazioni ci aiuta ad evitare disturbi alimentari, come anoressia a bulimia e a mantenere un peso salutare durante il corso della vita.

È importante, infatti, praticare sport per mantenersi attivi non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale, rigenerando corpo e mente. Non a caso, i latini dicevano così: “Mens sana in corpore sano”.

Classe 2ª D

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